• About Author

  • Tutta l'Informazione Ninja nella tua mail

  • Jack Dorsey: Twitter vieterà la pubblicità politica (tutta) sulla piattaforma

    Il CEO dell'azienda Jack Dorsey lo ha scritto in un tweet mercoledì e si tira fuori dalle critiche sulla disinformazione dei politici sui social

    31 Ottobre 2019

    Twitter ha annunciato che bloccherà la pubblicità politica a livello globale sulla sua piattaforma, rispondendo alle crescenti critiche sulla disinformazione dei politici sui social media. L’amministratore delegato Jack Dorsey ha scritto in un tweet che l’azienda ha preso l’azione per prevenire potenziali problemi di “ottimizzazione basata sull’apprendimento automatico di messaggistica e micro-targeting, informazioni fuorvianti non controllate e falsi profondi”. Una mossa in netta controtendenza con la politica di Facebook che ha definito “importante” dare voce a tutti anche perché vietare gli spot dei candidati politici significa favorire quelli in corsa per la rielezione.

    Facebook sotto pressione

    La mossa viene con Facebook sotto pressione per applicare il controllo dei fatti ai politici che pubblicano annunci pubblicitari con richieste di risarcimento sfrenate. Dorsey ha detto che la nuova politica, i cui dettagli saranno svelati il mese prossimo (il 15 novembre), vieterà gli annunci su questioni politiche così come dai candidati. “Abbiamo considerato la possibilità di fermare solo gli annunci dei candidati, ma ci sarebbe un modo per aggirare” il blocco, ha detto. Secondo le intenzioni di Dorsey il blocco dovrebbe andare a regime dal 22 novembre prossimo.
    twitter

    Quali annunci

    “Alcuni potrebbero sostenere che le nostre azioni oggi potrebbero favorire i politici di lungo corso – ha detto Dorsey – ma abbiamo assistito a molti movimenti sociali che hanno raggiunto dimensioni enormi senza pubblicità politica”. Ha aggiunto poi: “Non si tratta di libera espressione. Riteniamo che la portata del messaggio politico debba essere guadagnata, non acquistata. E pagare per aumentare la portata del discorso politico ha implicazioni significative che l’infrastruttura democratica di oggi potrebbe non essere pronta a gestire”.