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  • Da Prime Video a Patagonia fino ad Heineken, ecco le 7 pubblicità più belle di aprile

    Buone realizzazioni, ironiche e consapevoli che però non anticipano grandi creatività per i Cannes Lions.

    15 Maggio 2023

    Momento di grande fermento per i più grandi brand che si preparano per l’eccezionale evento di Cannes. Nell’attesa di vedere grandissime realizzazioni, godiamo nel frattempo delle più belle pubblicità di aprile, periodo quieto in fatto di creatività in cui, comunque, non mancano alcuni lavori di rilievo.

    PUBLICIS ITALY/ LE PUB |The Laundry Screen

    Le Pub presenta The Laundry Screen un progetto particolare realizzato per Prime Video nei quartieri spagnoli, il cuore di Napoli. Il racconto di una comunità appassionata, la storia di un popolo caldo, scaramantico, vivo, allegro e pittoresco in attesa della proiezione della partita definitiva che ha fatto vincere alla sua squadra di calcio il suo terzo scudetto. Ci muoviamo tra i vicoli del quartiere, viviamo una tenera emozione nel vedere non mega schermi led ma semplici lenzuola stese tra un balcone e l’altro e sorridiamo con il cuore, proprio come in un film d’altri tempi.  

    HEINEKEN SILVER | All The Taste. No Bitter Endings

    Tra le pubblicità più belle di aprile non poteva di certo mancare l’ultima realizzazione di Heineken che ci delizia con la sua creatività costruita sull’ironia. Una volta si usava chiedere la mano al padre dell’amata. Ai vichinghi assetati di vendetta o chissà, di una buona bibita, invece si dà in dono la speciale Heinken Silver con pochi carboidrati, per un finale che non deve essere amaro. Mai!  

    PEOPLE LIKE US | Autocorrected Pay Gap

    L’organizzazione no-profit People Like Us sostiene i professionisti del marketing e della comunicazione in generale, promuovendo posti di lavoro più inclusivi. Si rivolge in particolare agli individui provenienti da minoranze etniche come quella asiatica, nera e mista. Nella sua campagna, People Like Us mostra come questi professionisti avvertano a lavoro una certa forma di esclusione, ad iniziare dallo stravolgimento del proprio nome. I cartelloni mostrano infatti l’autocorrezione dei nomi stranieri, sostituiti in modo erroneo. L’attenzione è rivolta soprattutto verso la retribuzione di queste minoranze, spesso non equa e che risente della disparità in ambito professionale come in quello di genere. In una ricerca condotta infatti dall’organizzazione nel 2022, si è evinto come i lavoratori di origine nera, asiatica e le minoranze etniche siano pagati il ​​16% in meno rispetto ai loro colleghi. people like us - ooh - pubblicità aprile people like us 2 ooh - pubblicità aprile

    HEINZ | Ketchup Fraud

    Più di qualche ristoratore del nord America è stato beccato con le mani nel ketchup, intento a travasare un’anonima salsa in una bottiglia Heinz. Non vale! Certo questa scorretta pratica non è nuova, come testimonia proprio il brand in una dichiarazione del 2000 sul Wall Street Journal in cui ha rivelato che almeno il 20% dei ristoratori ha ammesso la scorrettezza. Heinz però ha saputo sfruttare l’accaduto a suo favore, ironizzando sul misfatto e sottolineando quanto famoso sia il suo nome come sinonimo di qualità e fiducia, perché “Anche quando non è Heinz, deve essere Heinz”. Heinz Ketchup Fraud - pubblicità aprile -ninja marketing

    PATAGONIA | Wht’s Next?

    Patagonia compie 50 anni ed è sempre incentrato e concentrato verso il futuro. Tra le pubblicità più belle di aprile, quella di Patagonia ci parla di un futuro sostenibile, di qualità, di collaborazione, soprattutto ora che il cambiamento climatico richiede necessariamente un intervento congiunto. Può dunque il capitalismo evolversi nella creazione di partner non competitivi? Può la società ricostruirsi sui valori della collaborazione e delle connessioni di qualità? Patagonia ci crede, portando avanti la promessa di un’azienda incentrata sul connubio tra natura, persone, prodotti e valori di qualità.  

    BARBIE | First Barbie Doll with Down Syndrome

    In collaborazione con la National Down Syndrome Society, Barbie ha creato la sua prima bambola rappresentativa della sindrome di Down. Della Collezione Fashionista, in cui il brand si è immerso completamente in un mondo più inclusivo e vicino alle diversità, questo modello ha avuto una testimonial d’eccezione: la modella britannica Ellie Goldstein, affetta dalla stessa sindrome e diventata celebre grazie alle passerelle di Gucci. Barbie amplia la sua gamma di bambole che rappresentano per i bambini un mondo in cui rispecchiarsi ed un modo per sentirsi tutt’uno con la società. Questa Barbie, insieme alle altre ci ricorda quanto sia importante il potere della rappresentazione: questi modelli possono effettivamente aiutare i bambini a riconoscersi in una società più inclusiva e, attraverso la manifestazione delle diversità, danno loro la reale possibilità di farli sentire uguali agli altri. barbie sindrome down- pubblicità aprile-ninja marketing

    POND’S MEN | The Oily Warrior

    Pensavate che l’air kiss – il bacio di saluto senza toccarsi le guance – sia stato inventato dalle influencer per non rovinarsi il trucco? No, vi sbagliate, ha origini ben più antiche e dalle motivazioni molto più ragionevoli! Una pubblicità di sicuro semplice ma che unge bene il concetto.   Adori l’Advertising? Allora dà un’occhiata qui:

    Le 8 pubblicità più belle di marzo: Barilla, Coca-Cola, Philips e altri big brand

    Le collaborazioni più belle di Heinz e Absolut Vodka

    Le pubblicità più belle di gennaio: BMW, British Airways, i 3D billboard di Meta e le altre

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