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  • Breve guida agli errori più comuni dei brand sui social media

    Mai sottovalutare il potere e la portata di un post, soprattutto quando fai qualcosa di sbagliato

    13 Marzo 2019

    “Postare o non postare, questo è il problema”. In un mondo digital in cui tutti possiedono un account sui principali social, la differenza è nel come, quando e cosa scrivere con l’obiettivo di aumentare i propri follower e l’engagement.

    Diversi brand ritengono ancora, in modo erroneo, che il social media management non debba essere parte della strategia di brand awarness, ma solo un nice to have, in un mondo in cui il digital sta diventando il focus principale di ogni business.

    Si tende ancora a dare questi canali in gestione all’ultimo (spesso giovane) arrivato, convinti che sia solo l’età a fornire le competenze necessarie, e non una reale professionalità.

    Per essere leader nella comunicazione social è importante invece definire numerosi punti, senza lasciarli al caso:

    • la strategia di comunicazione
    • il tone of voice del proprio brand
    • la creazione di un calendario social
    • la creazione di post che abbiamo senso sia singolarmente che analizzandoli nel loro insieme

    Oggi, poi, ci sono molte più azioni da non fare, che da attuare: scopriamo insieme quali sono gli errori da non commettere.

    LEGGI ANCHE: Piccola Guida all’utilizzo degli hashtag

    Non usare troppi hashtag

    Gli hashtag hanno l’obiettivo principale di contestualizzare la pubblicazione del tuo contenuto, trovando un tema a cui legarlo. La scelta di quello corretto da utilizzare deve essere frutto di una strategia precisa e ponderata.

    Non c’è nessun valore aggiunto nell’avere un hashtag per ogni singola parola, preposizioni incluse, dal momento che non stiamo creando un contesto chiaro per il nostro utente, ma solo una grande difficoltà nel leggere il messaggio.

    Anche l’utilizzo, all’interno dello stesso social media post, di hashtag popolari solo per creare visibilità può essere controproducente: è come se scriveste un testo dandogli un titolo che si discosta totalmente dal tema analizzato.

    Utilizzare lo stesso post su social differenti

    Diversi canali social sono integrati fra loro, ma questo non significa che lo stesso post sia adatto per tutti. L’errore più comunque rimane nel non cogliere le diverse sfumature di comunicazione, senza analizzare i dati di engagement dei propri social.

    Instagram, ad esempio, ha un tasso di engagement maggiore di Facebook, e lo rende quindi un canale più adatto a postare contenuti più coinvolgenti, emozionali, all’utilizzo di brevi video, potremmo dire che è il canale attraverso il quale creare la propria brand identity.

    Facebook ha un ruolo più informativo: è utile per comunicare i benefici di un prodotto, un canale efficace per la corporate communication e la gestione degli eventi principali.

    LEGGI ANCHE: I 5 errori più comuni di Facebook Advertising (e come evitarli)

    Consumatori e social

    Quante volte è successo di scorrere post e trovare lamentele o commenti negativi da parte dei consumatori? L’errore principale da non commettere è quello di nascondere tutte le interazioni “scomode” giudicandole spesso dannose per l’immagine del proprio business.

    Anche il commento negativo può rappresentare un’opportunità: ad esempio un consumatore che si lamenta di un customer service poco efficiente, può essere il punto di partenza per un’analisi interna approfondita di quest’area, per crescere ed avere un miglioramento significativo.

    Mai lasciare un commento di disappunto senza riposta; come prima regola è opportuno rispondere e cercare una soluzione efficace, per trasformare un potenziale consumatore scontento in un utente fedele.

    Contenuti sensibili

    Post riguardanti temi religiosi, politici e tutte le sfere più personali dei nostri utenti, sono sempre molto rischiosi. Diventa necessario distinguere tra temi sociali condivisi dalla maggioranza e quelli che riguardano solo una piccola parte di persone, che potrebbero urtare la sensibilità di alcuni.

    Sarebbe dunque opportuno prendere una posizione quando il sentimento e la causa può essere condivisa dalla maggioranza, come una giornata contro la violenza sulle donne, lotta all’AIDS, giornata per l’infanzia, ed evitare occasioni come elezioni politiche o fatti religiosi per cui le reazioni potrebbero essere contrastanti o di totale rifiuto.