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  • Vicino a Mosca si costruisce la prima “città felice”, attenta alla tecnologia ma anche alle persone

    Come si evolvono le nuove città intelligenti e quali sono gli impegni in fatto di diritti digitali

    8 Gennaio 2019

    Se pensiamo all’evoluzione delle città, dalle antiche agorà alle moderne città periferiche dormitorio, probabilmente troveremo un nuovo equilibrio nel progetto del distretto Rublyovo-Arkhangelskoye a sud ovest di Mosca. La realizzazione di questa nuova smart city, che ricoprirà una superficie di 460 ettari, è partita da uno studio sulla felicità che ha fatto emergere tre fattori chiave:

    • necessità di accedere alla natura
    • costruzione di una comunità di cui sentirsi parte
    • design rispettoso dell’ambiente

    Il progetto

    Il progetto, ad opera degli studi Zaha Hadid Architects e Pride Architects sarà un centro residenziale, commerciale e culturale misto: potrà ospitare circa 65.000 abitanti e uno spazio di 800.000 mq sarà dedicato ad uffici. Un terzo di tutto il territorio sarà destinato al parco e a un bosco e 30 ettari a un lago situato al centro della nuova cittadina. “Abbiamo sviluppato un progetto incentrato sulle persone per una città interconnessa intelligente che riunisca le persone non solo attraverso la tecnologia innovativa, ma anche attraverso l’organizzazione della sfera pubblica”, ha affermato Christos Passas, direttore del progetto presso Zaha Hadid Architects . La direzione dell’implementazione della smart city è quella di un processo di sviluppo graduale, in modo che i residenti possano adattarsi alla nuova tecnologia e integrarsi correttamente. Le fonti energetiche locali e sostenibili saranno utilizzate per alimentare efficacemente la città. La popolazione di Mosca è attualmente pari a 12,4 milioni, con un aumento del 30% negli ultimi 20 anni. Il nuovo distretto Rublyovo-Arkhangelskoye è stato progettato per alleviare la pressione senza limitare la crescita della città. Rublyovo-Arkhangelskoye sarà collegata a Mosca tramite una linea della metropolitana di circa 19 chilometri.

    Dalla smart city ai diritti digitali

    Le smart cities sono una grande speranza per il futuro del pianeta e per l’implementazione della tecnologia nella quotidianità, ma non solo. Negli attuali e veloci sviluppi presenti in diverse città del mondo, si è sentita l’esigenza di proteggere i diritti digitali a livello globale e sviluppare politiche, strumenti e risorse in linea con la Carta dei diritti umani. Le città di Barcellona, New York e Amsterdam si sono poste in prima linea nell’avanzamento di alcune proposte creando la Cities Coalition for Digital Rights  con l’obiettivo di garantire a tutti:
    • accesso universale e paritario ad internet e alfabetizzazione digitale
    • privacy, protezione dei dati e sicurezza
    • trasparenza, responsabilità, non discriminazione di dati, contenuti e algoritmi
    • democrazia partecipativa, diversità e inclusione
    • standard di servizi digitale aperti ed etici