Avete trovato un argomento interessante di cui scrivere. Vi siete informati, avete le giuste conoscenze e siete rilassati, con una tazza di buon tè pronti a sfornare il vostro articolo. Le dita si muovono agili sulla tastiera, picchiettandola con ferma decisione fin quando, con un ultimo punto, chiudete il vostro scritto. Siete piuttosto soddisfatti, è stato tutto meno faticoso del previsto.
Siete lì per pubblicare il vostro articolo quando una voce dentro di voi fa capolino e urla di fermarvi. È la vostra coscienza che dice che forse è il caso di aspettare e dedicare un po’ di tempo ed energie alla revisione. Non fate i Pinocchio e ascoltate quel grillo parlante forse fastidioso, ma saggio.
Nonostante il mondo del web sia frenetico e rapidissimo, la fretta non è ancora diventata una buona consigliera e saper rivedere e modificare una bozza è tanto importante quanto le capacità di storytelling e scrittura creativa. Ecco allora alcuni semplici passaggi da seguire, una checklist da spuntare prima di scagliare il vostro articolo nel ribollente mare magnum di internet.
Il tuo testo è formalmente corretto?
Sembra banale, ma i siti internet e i blog sono pieni di pagine piene di errori linguistici. Per non parlare dei social network, spesso usati abbandonandosi all’impulso del momento. Una volta terminata la bozza quindi è buona norma, magari dopo una pausa per riposare gambe e schiena, tornare sulle proprie parole in cerca di errori di battitura, di grammatica o di sintassi. Anche il correttore automatico del word processor più affidabile non è infallibile o affidabile al cento per cento: tocca armarsi di pazienza e concentrazione per scovare, come il miglior Sherlock Holmes, anche tracce minime che conducono al colpevole errore da eliminare dalle strade del vostro testo.
È un lavoro duro, ma che qualcuno deve fare. Ecco, magari se potete chiedete a un amico o a un collega di dare una rilettura di quanto avete scritto. Si sa, gli autori sono follemente orgogliosi delle loro opere e spesso l’amore è cieco, o perlomeno miope: un occhio esterno è in grado di individuare distrazioni ed errori con più facilità, proprio perché meno “emotivamente coinvolto”.
Il tuo testo è scorrevole?
Ora è il turno di oliare gli ingranaggi del tuo articolo. Catturare l’attenzione del lettore è difficile, mantenerla ancora di più. Controlla che nel passaggio che porta dal tuo cappello introduttivo alle tue sagaci conclusioni ci sia ritmo, un flusso o comunque un filo conduttore che accompagna per mano chiunque capiti sulla tua pagina.
Controlla l’impaginazione del tuo articolo, l’alternanza tra testo e immagini, scegliendo tra foto e infografiche accattivanti ma soprattutto rilevanti. Fornire delle distrazioni al lettori già di loro bombardati da informazioni può essere letale. Evita le ripetizioni, ma scegli sinonimi di uso comune. Organizza il tuo articolo in paragrafi, ognuno dotato di un proprio titolo. Ciò agevolerà gli utenti più frettolosi o coloro interessati solo a una parte dei tuoi contenuti. Scrivere è un piacere, ma scrivere senza pensare al tuo pubblico è una perdita di tempo.
Il tuo testo potrebbe essere più semplice?
Questo è un punto che richiede molta pratica e un equilibrio non facile da raggiungere. Bilanciare semplicità di linguaggio senza rinunciare all’autorevolezza e alla profondità dei propri concetti è difficile ed è forse il miglior traguardo che uno scrittore online può raggiungere.
Il modello di riferimento? Piero e Alberto Angela, vere autorità nel campo della divulgazione scientifica e storica la cui missione è esemplare: diffondere conoscenza in maniera interessante, semplice ma mai banale. Devi accompagnare il tuo lettore e trattarlo con la massima cura e gentilezza, senza però mai offendere la sua intelligenza. Riduci gli avverbi inutili, evita il più possibile la forma passiva e, soprattutto, evita le frasi fatte, specialmente le solite espressioni così abusate da essere ormai diventate prive di significato.
Ovviamente queste indicazioni vanno bilanciate con il tuo pubblico di riferimento: se la tua audience è composta da esperti o professionisti del settore, puoi e devi concederti l’utilizzo di termini tecnici e specifici. Se il tuo sito o blog tratta di filosofia tedesca, ad esempio, puoi concederti un Weltanschauung con piacere!
Il tuo testo è denso al punto giusto?
No, in questo caso la keyword density non c’entra nulla. Controlla se quanto hai scritto è ricco di significato, se è davvero utile per il tuo lettore. Se riesce, insomma, a dare un valore al tempo che ha speso sul tuo sito. Fornisci fonti di supporto alle tue tesi, link ad articoli correlati, magari includendo anche altre pagine web che reputi adatte.
Il tuo lettore è il sole della tua attività di scrittore online, quindi evita di “allungare” il brodo solo perché credi che un wall of text sia più autorevole di un una decina di righe. Ma al contempo non essere nemmeno troppo avaro di parole. Il lettore deve avere modo di ricevere, al termine dell’articolo, tutto ciò di cui ha bisogno per la comprensione, per poi magari approfondire con i link in uscita che hai fornito prima.
In conclusione
Si dice spesso che dietro un grande uomo c’è una grande donna. Allo stesso modo, dietro un grande articolo c’è una grandissima e scrupolosa revisione. Per questo, oltre a fornirvi qualche utile dritta, questo post è anche un modo per fare un plauso a chi, qui in Ninja Marketing, giorno dopo giorno agisce nell’ombra per far fuori con precisione ogni refuso o strafalcione e protegge gli articoli dalle distrazioni e gli errori in cui ognuno di noi, talvolta, cade. Grazie di cuore!