A partire dagli anni '60 la tecnologia aerospaziale è sempre stata un terreno di sfida tra russi e americani che durante la guerra fredda facevano a gara per arrivare per primi nello spazio. Con la caduta del muro di Berlino, la crescita dell'Unione Europea e l'espansione economica cinese, gli americani hanno trovato di fronte nuovi attori e competitor: da una parte l'ESA, dall'altra la CNSA.
Se da una parte le agenzie aerospaziali mondiali collaborano per ottenere risultati migliori per l'intera comunità internazionale, dall'altra si sfidano su progetti ambiziosi con vedute totalmente differenti. La Nasa ad esempio sta studiando da parecchio tempo la possibilità dello sbarco umano su Marte entro il 2030, con risultati finora deludenti a causa della scarsa cooperazione tra le varie agenzie.
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Di contro, l'Agenzia Spaziale Europea valuta progetti più realistici e - tramite le parole del direttore Johann-Dietrich Wörner - conferma la progettazione e costruzione di un villaggio lunare che aprirà agli astronauti europei (e in seguito agli studiosi internazionali) nuove frontiere di studi scientifici legate a scoperte ancora sconosciute - quali ad esempio il lato oscuro della luna.
Non si tratterà 'solo' scoperte scientifiche ovviamente, ma soprattutto di nuove risorse minerarie e nuove forme di turismo che daranno la possibilità alle persone comuni di atterrare sulla Luna.
La volontà dell'ESA è quella di costruire il villaggio lunare chiamato "Moon Village" inserendo differenti studiosi con differenti profili psicologici e professionali, in modo da fare una comunità vera e propria che avrà anche il compito di studiare 'da vicino' la Terra. Durante la conferenza chiamata "New Generation Space Leaders Panel: The Future Of Human Spacelight" il direttore Wörner ha confermato:
"Credo che dovremmo andare prima sulla Luna e poi più avanti, Marte sarà solo un secondo step poiché l'umanità può andare oltre."