Aziende e agenzie di ogni tipo, ognuno con un suo metodo di “interrogazione”. Sicuramente sarà capitato anche a te, colloquio di lavoro dopo colloquio, di incontrare tra i responsabili delle HR quello che si crede un vice questore aggiunto della polizia e ti tartassa di domande come se tu fossi un indagato, o quello che ti chiede la luna come obiettivo di marketing, o ancora chi ti mette a suo agio facendoti sembrare "quello giusto per noi".
Le mie ultime settimane, in giro per l'Italia, con un'agenda fitta di appuntamenti per sostenere un colloquio di lavoro dietro l'altro, mi hanno portato a riflettere sulla più importante delle domande durante una intervista di lavoro. Qualunque sia lo stile una cosa è certa: al termine del colloquio anche il più amabile dei responsabili delle risorse umane ti chiederà, hai qualche domanda da farmi? E sebbene tu abbia risposto alle domande tecniche più difficili, questa rimane quella che ti farà tremare di paura. Perché? Perché dalla tua risposta-domanda dipenderà la buona riuscita del colloquio.
Per non sbagliare proprio nel momento fatidico, ecco una serie di domande che non devi mai fare alla fine di un colloquio di lavoro.
1. Di che cosa si occupa la vostra azienda?
Ti sembrerà strano ma la maggior parte dei candidati invia CV alle aziende senza essersi prima informato su ciò che andrà a fare o, peggio, sulla mission, vision o sul portfolio prodotti. Arrivare impreparati nell’era di Google è da sconsiderati. Per cui, studia ogni singola azienda come se fossi già un dipendente.
2. A quanto ammonta il mio stipendio mensile?
Supponiamo che l’azienda sia una multinazionale, una di quelle per le quali hai sempre sognato di lavorare; supponiamo inoltre che tu sia uno stagista: per quale motivo dovresti chiedere a quanto ammonta il tuo compenso mensile? Non sto dicendo che non sia importante, lungi da me pensare che il denaro non lo sia (non si vive certo d’aria). Tuttavia chiedere questo genere di cose rischia di farti sembrare un avido interessato solo ai soldi.
Considera poi che una grande azienda, o meglio, un’azienda seria, ti informa in anticipo riguardo al compenso. Vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare, è meglio!
UPDATE (N.d.R.) in seguito ai vostri commenti sulla fanpage, teniamo a precisare che non è assolutamente nostra intenzione consigliarvi di accettare lavori non remunerati o sottopagati. Il nostro consiglio è quello di prestare attenzione a come si presenta l’argomento: se ci si mostra troppo sbilanciati - soprattutto al primo colloquio - verso le componenti economiche si rischia che il recruiter possa sminuire il vostro reale interesse a lavorare in quella posizione.
3. Quando posso prendere una vacanza?
Sul serio? Non sei ancora stato preso e pretendi di sapere quando potrai andare in ferie? Attendi almeno un mese prima di iniziare a fare queste domande. Dimostra di essere interessato al lavoro, fai di tutto per sembrare professionale. Insomma, inizia prima a pedalare, non è il momento delle vacanze.
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4. Cosa succede se non vado d'accordo con il mio capo o con i colleghi di lavoro?
Domanda sciocca. Chiedere questo genere di cose può far supporre che in passato tu abbia avuto battibecchi con i tuoi colleghi. Assumeresti qualcuno che potrebbe, in qualche modo, sgretolare un team di lavoro?
5. Girano certe voci riguardo il CEO. È vero?
I pettegolezzi da bar o da parrucchiera non si addicono ad un lavoratore intelligente e serio. Fare domande di questo tipo non può portare a nulla di buono. Non serve che te ne elenchi i motivi.
Queste prime cinque domande sono sciocche, dirai. Ma quale uomo e quale donna potrebbero chiedere questo genere di cose? In realtà lo fanno in molti. Esiste però anche un altro livello del problema, che riguarda l'etiquette: le domande imbarazzanti e infantili.
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6. Come sono andato durante il colloquio? Ho avuto il lavoro?
Vuoi davvero un feedback? Attendi i fatidici dieci giorni, perché in questo modo potresti facilitare la vita ai responsabili delle risorse umane. Evita di sembrare ansioso e soprattutto non metterti ad inviare email spam per ottenere risposte.
Ricorda, porre un quesito intelligente è cosa buona e giusta, star zitti non lo è affatto. Dimostrati interessato e quantomeno potrai dirti soddisfatto di come è andato il colloquio; ottenere il lavoro è solo il passo successivo.