L'epoca professionale nella quale i lavoratori di oggi si trovano a vivere è caratterizzata da una sempre crescente complessità, velocità e necessità di approccio multidisciplinare. Per questo, creare una cultura aziendale che contempli sia una visione generalista che una specialistica è prioritario per la costruzione di team di successo, in grado di finalizzare progetti, produrre crescita e risolvere imprevisti e problemi.
Il lavoro di squadra, oggi più che mai, riveste un aspetto non trascurabile della mission aziendale e ogni team dovrebbe prevedere componenti che provengano da esperienze e formazioni differenti e complementari tra loro.
La varietà di prospettive attraverso cui guardare e affrontare uno stesso progetto aziendale o uno stesso problema permette una profondità di analisi e una diversità di visione e di problem solving indispensabili per affrontare la complessità del mondo digitale. Ma i team così composti, con un approccio multidisciplinare, hanno bisogno di essere guidati da un pensiero manageriale che favorisca la meritocrazia e costituisca network orizzontali, laddove prima c'erano rigide gerarchie basate su esperienza e anzianità.
La gestione di team così diversificati al proprio interno, insomma, richiede una cura e un rigore maggiori rispetto ai gruppi di lavoro tradizionali, con una attenzione più rilevante sulle possibilità di apporto produttivo di ciascun membro, quantificabili in valore.
Lavorando in questo modo, nonostante l'investimento in termini di tempo sia certamente maggiore rispetto al passato, anche i risultati saranno più gratificanti, per il team e per l'azienda.
Cultura aziendale significa dialogo nel rispetto dei ruoli
Tutti devono essere in grado e devono essere messi nelle condizioni di poter contribuire con un apporto propositivo, sostenendo le incombenze del proprio specifico ruolo, ma anche confrontandosi con gli altri, perché un solo anello debole può rompere l'intera catena. L'essenza di una cultura aziendale vincente sta proprio in questo: la soddisfazione delle esigenze di tutti i membri del team, la capacità di risolvere eventuali incomprensioni o risentimenti, la possibilità di alleviare le tensioni attraverso il dialogo sono essenziali.
Ricercare tempi e occasioni adatti a favorire questo confronto è un buon punto di partenza, anche al di fuori delle mura aziendali e in contesti più informali.
Alcuni elementi della tradizionale gerarchia andrebbero mantenuti all'interno della struttura organizzativa della squadra, ad esempio per quanto riguarda responsabilità e autorità, ma con un approccio che consenta ai dipendenti di capire in che modo vengono valutati, remunerati e possano ottenere opportunità di crescita. La parità all'interno del team si ottiene fornendo a tutti gli strumenti per comprendere il proprio ruolo all'interno della squadra stessa, ma anche proponendosi obiettivi comuni semplici e chiari e creando progetti che facciano sentire ogni membro parte di un tutto.
Ciascun ingranaggio deve lavorare nel proprio ruolo al meglio per far girare con puntualità le lancette dell'orologio aziendale.
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La collaborazione viene prima di ogni titolo
Non importa che tu sia il Direttore Creativo e la proposta geniale arrivi dal neoassunto Strategist, a tutti è affidato un compito comune: collaborare per raggiungere l'obiettivo. Questo significa, naturalmente, assegnare compiti chiari per massimizzare questo sforzo comune. In questo tipo di team anche le figure manageriali saranno in grado di lavorare al meglio, ispirando la propria squadra e mantenendo il quadro d'insieme.
Il confronto costante con ogni membro del team sarà infatti essenziale per poter ricostruire, da una prospettiva generalista appunto, il singolo lavoro specialistico svolto da ciascuno. Le figure più anziane insomma, non dovrebbero avere un semplice ruolo di controllo e supervisione, ma di vero e proprio collante tra i singoli componenti.
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Costruire un team con l'empatia
Quando si lavora in una squadra in cui i ruoli sono paritari, non si può trascurare l'empatia. Se ad esempio si sa che uno dei colleghi è più introverso e ha bisogno di qualche prova in più prima di una presentazione importante, è bene tenere in considerazione questo aspetto anche nella pianificazione dei tempi. Non si tratta di una perdita di tempo o di una debolezza per il team. Rafforzando il valore dell'empatia nel gruppo, infatti, si potranno raggiungere risultati qualitativamente migliori e la squadra potrà davvero sentirsi tale.
Certo, non bisogna a tutti i costi considerare i bisogni di ogni dipendente se questi non sono connessi al progetto aziendale. La responsabilità di gruppo nasce anche dal senso di responsabilità del singolo e una buona squadra sa che l'azione vincente si costruisce insieme. Conoscere punti di forza e di debolezza di ogni membro del team aiuta la condivisione oltre che l'empatia. Parole chiave in questo senso devono essere onestà, trasparenza e rispetto.
Se i membri del team non condividono ciò che per loro funziona all'interno del gruppo, o iniziano a provare risentimento per le esigenze di un collega, distruggeranno ogni possibilità di lavorare in modo collaborativo.
I manager, infine, non dovrebbero avere paura di premiare ed elogiare apertamente i dipendenti più talentuosi. Una volta spiegate le motivazioni, anche agli altri membri del team sarà più chiara la strada da seguire per migliorare, sempre sottolineando l'importanza del gruppo anche nei risultati individuali.