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Leader si nasce o si diventa, l’importante è imparare le regole d’oro per comportarsi come tale e risultare una figura di riferimento all’interno dell’azienda, sia da boss sia da componente di un team.
Un bravo Leader è colui che pensa ai successi di tutto il suo staff dedicando all'aspetto motivazionale parte del suo tempo, è una persona disposta a ritornare sui banchi di scuola per imparare a comportarsi come Leader e soprattutto non è spaventato dal fallimento perché è consapevole che dagli errori si può sempre imparare.
Un bravo Leader, insomma, non è quello che con questa caratteristica è nato, o meglio, non solo: un affermato Leader è colui che di un’organizzazione conosce tutti gli aspetti, dal basso all'alto e non si limita ad essere un imprenditore visionario.
Se leader si diventa è necessario capire cosa imparare.
Innanzitutto è importate trovare delle figure di riferimento, i cosiddetti mentors, da cui prendere esempio ed imparare a comportarsi; fissare degli obiettivi da raggiungere ed analizzare il proprio percorso compresa la considerazione che il team ha del nostro operato, cercando mete anche fuori dagli abituali percorsi per continuare a mettersi alla prova e capire a fondo le proprie potenzialità; mai tralasciare nulla: celebrare ogni successo come fosse il migliore e imparare dai fallimenti non tollerando la mediocrità, propria e del proprio team, ma al contrario dare risalto alle capacità di leadership visibili in altri collaboratori. Infine continuare a migliorare le proprie capacità comunicative, sia verbali che del corpo, e di ascolto.
Un buon Leader è una persona motivata e appassionata, una figura aziendale che il team segue ed imita in modo spontaneo, che stimola nei suoi colleghi la stessa motivazione e non sempre questa figura coincide con il capo.
Come in ogni scuola che si rispetti, anche nell’ambito della leadership, è importante applicarsi su alcuni concetti base utili a raggiungere la vetta. Ecco 5 pratiche che se seguite costantemente trasformeranno chiunque da una persona comune ad un Leader a tutti gli effetti.
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Fallire non è considerato allo stesso modo in tutto il mondo, se negli Stati Uniti chi fallisce ha una marcia in più perché ha la possibilità di imparare dai suoi errori, in Italia, invece, un insuccesso è considerato un segno indelebile.
Vinton G. Cerf, Bon Horowits, Travis Kalanick, Elon Musk e Richard Branson, sono tra i più importanti digital influencer al mondo e sono accomunati dall'aver visto il fallimento molto da vicino e da questo hanno imparato che il fallimento è un’esperienza che anche i grandi big hanno affrontato almeno una volta nella vita, che sbagliando si impara soprattutto nel tempismo e nella responsabilità e che tutte le aziende vivranno prima o poi un momento difficile, nessuna paura!
Fallimento, una parola necessaria per diventare un Leader ed un imprenditore migliore. Riassumendo per diventare un Leader si deve partire dall'osservare, ascoltare ed imparare, non basta avere la personalità giusta.
E tu ti senti un leader? Scoprilo con il test