Da quando abbiamo coniato il termine Marketing Transpersonale, molti ci hanno chiesto di definirlo, ma effettivamente non è facile. Possiamo dire che quell’aggettivo, transpersonale, sta ad identificare un marketing che mira alla soddisfazione dei bisogni di un maggior numero di soggetti e di bisogni oltre a quelli costituiti dai clienti e dai classici stakeholder e dai loro bisogni funzionali ed emotivi: un marketing in cui, olisticamente, si cerca di fare vincere veramente tutti.
Ma niente paura: se stavamo cercando una case history chiarificatrice del nuovo marketing, quello che sta emergendo e che sentiamo sempre più vicino a noi e che noi definiamo appunto Transpersonale, a Padova ne abbiamo trovata una molto significativa.
Uno sforzo davvero imponente – sei giorni di workshop formativi, suggestioni digitali, laboratori creativi, rappresentazioni teatrali, show cooking, degustazioni all’interno di un centro culturale prestigioso – per affermare che il cuore dell’azione di marketing di Despar Nord-Est è un’essenza, un modo di essere prima ancora che una strategia di marketing, un’intenzione, un valore che può essere riassunto in una sola parola: responsabilità.
Il nuovo Marketing Transpersonale trasmette una bella sensazione: che c’è qualcuno che crede davvero in qualcosa
Quello che abbiamo sentito al Despar Festival che si è tenuto nel Centro Culturale Altinate / San Gaetano, nel cuore di Padova, si è andato via via definendo e chiarendo nello svolgersi della manifestazione: tanta informazione sulle iniziative che Despar Nord-Est svolge ogni giorno per realizzare concretamente i quattro valori che Despar ha individuato come radice delle sue azioni – attenzione al cliente, attenzione alle persone, innovazione, sostenibilità – ma soprattutto tante esperienze, dalle degustazioni agli incontri formativi fino agli spettacoli teatrali.
E poi una bella sensazione, qualcosa che senti prima ancora di razionalizzarlo: che qui c’è un gruppo di persone che crede veramente in qualcosa e che ce la sta mettendo tutta per trasmettertelo, con tutti i mezzi possibili.
La nuova era dell’offerta responsabile: le aziende devono assumersi la responsabilità di quello che offrono alle persone
Ciò in cui crede Despar si è capito bene unendo i puntini dei numerosi eventi della manifestazione: è appunto l’impegno a prendersi delle responsabilità in più rispetto a quelle che ci aspetterebbe da un’azienda della grande distribuzione che volesse impostare la sua azione sul mercato secondo i criteri tradizionali del vecchio marketing.
Non basta offrire tutto a tutti, avere un assortimento di prodotti enorme, non basta puntare alla convenienza, non basta essere sorridenti; occorre che l’azienda utilizzi il suo grande potere che ha nel determinare le scelte dei clienti per aiutarli a fare le scelte giuste, proponendo ad esempio nuove scelte alimentari e creando nuova consapevolezza circa il potere del cibo nel determinare il nostro stato di salute e la nostra vitalità, e questo a partire già dalle scuole; è necessario che l’azienda si impegni verso il territorio, per impattare positivamente verso chi è cliente e chi non lo è, come ad esempio lottando contro lo spreco collaborando con Last Minute Market e il Banco Alimentare e redistribuendo quintali di alimenti a chi si trova in difficoltà; è fondamentale costruire punti vendita capaci non soltanto di risparmiare energia ma di essere addirittura autosufficienti.
Sapori del Nostro Territorio: Face-to-face Marketing
Il tema dell’identità è già emerso prepotentemente nel marketing degli ultimi anni: le persone hanno dimostrato di cercare proposte sempre meno massificate e anonime, preferendo invece indirizzare le loro scelte di acquisto verso offerte che abbiano un volto, un nome, un’identità umana e non soltanto societaria.
In campo alimentare questo bisogno è ancora più forte, perché si unisce al bisogno profondo di fiducia: stabilire un legame che consenta appunto di potersi fidare del cibo che introduciamo nel nostro corpo è diventata infatti una priorità per la maggior parte delle persone.
In questo senso, il territorio ed i suoi produttori soddisfano questo bisogno di identità che conduce alla fiducia: è un marketing che si fa faccia a faccia, dove è fondamentale conoscere di persona chi produce ciò di cui ti alimenti.
Questo tema è al centro di Sapori del Nostro Territorio, il marchio che contraddistingue i prodotti Despar Nord-Est che sono appunto prodotti dagli artigiani del cibo presenti nelle regioni in cui operano i punti vendita Despar Nord-Est.
Ed anche al Despar Festival è stato possibile incontrare faccia a faccia i produttori veneti che forniscono questa gamma specifica di prodotti : degustare prodotti insieme a chi li ha realizzati è una pratica che crea un forte legame transpersonale, uno scambio di valori alla pari tra produttore, cliente e distributore. Che si guardano in faccia e stabiliscono un rapporto di reciproca fiducia.
Il nuovo Marketing Transpersonale come architettura delle scelte: le aziende devono aiutare le persone a scegliere
“Architettura delle scelte”: questa espressione racchiude il senso dello sforzo di Despar nei confronti della creazione di una nuova consapevolezza alimentare dei suoi clienti. Un’azienda come Despar sa di avere un grande potere: scegliendo cosa offrire e cosa lasciare fuori dai suoi scaffali determina le scelte dei suoi clienti.
Ampliando lo spazio e dando risalto nel punto vendita a ciò che fa bene, è sano, è positivo per la nostra vita, Despar aiuta le persone a fare scelte più sane per se stesse. Allocando i propri budget di comunicazione, sia on line che off line, sui temi della sana alimentazione e dei corretti stili di vita, piuttosto che semplicemente pubblicizzare prodotti e sconti speciali, Despar utilizza le sue energie di marketing in modo nuovo e più responsabile: non addossare al cliente tutta la responsabilità di prendere le giuste decisioni verso se stesso, ma prendersi come azienda la responsabilità di ciò che offre perché questa selezione costituisca una base sana sulla quale il cliente possa costruire uno stile di vita più sano per sé e per la propria famiglia.
E c’è anche una responsabilità grande verso il futuro, nei confronti delle nuove generazioni: per Despar è fondamentale creare cultura alimentare già nei bambini, informandoli nel giusto modo sui temi alimentari, divertendoli e appassionandoli con spettacoli ed attività pensate per loro. Proprio per questo, durante il Despar Festival, in ciascuna delle giornate dell’evento, ogni mattina è stata dedicata a loro, con interventi studiati da pedagogisti, nutrizionisti, chef, psicologi ed operatori teatrali.
E questo è un impegno di Despar che parte da lontano e che fa parte del più ampio progetto di educazione alimentare per le scuole “Le Buone Abitudini”, che dal 2010 ha già coinvolto più di 1500 classi e oltre 40.000 bambini.
Casa di Vita: la salute è un bisogno profondo di crescita
La salute è un concetto che per la maggior parte di noi consiste semplicemente nell’assenza di malattia. In realtà la salute è molto di più: è un percorso verso la massima espressione delle nostre energie vitali, in modo che queste ci consentano di fare ciò che sentiamo essere veramente importante per noi e che ci permettano di dare pieno contenuto e significato alla nostra vita attraverso le nostre azioni. Salute è, in definitiva libertà di portare a termine i nostri obiettivi esistenziali, vivere pienamente la nostra vita, al meglio, ad ogni età.
Una libertà che si conquista giorno per giorno, prendendo consapevolezza di quanto sono importanti le nostre scelte nel determinare questo nostro più alto grado di libertà.
In termini di Marketing Transpersonale quindi, la cura di se stessi è riconducibile al bisogno profondo di crescita personale, “Personal Growth”: imparare a vivere nel modo migliore, partendo dalle nostre abitudini di vita, come l’alimentazione, l’attività fisica, l’equilibrio interiore e la gestione dello stress. Si tratta del nostro bisogno profondo di migliorare attraverso l’impegno, per sentire che stiamo facendo qualcosa che ci fa crescere.
Questi temi sono al Centro di Casa di Vita Despar: una testata web il cui Direttore è il Dr.Filippo Ongaro, testata che è il luogo virtuale del Progetto Salute Despar che, nell’ambito del Despar Festival è diventato anche un luogo fisico, dove hanno preso vita le dimostrazioni dello chef Stefano Polato, supportato dai nutrizionisti Filippo Brocadello e Lucio Parrello.
Il fulcro della proposta di crescita personale Despar in tema di corretta alimentazione consiste nel piatto unico: consumare ad ogni pasto una precisa proporzione tra carboidrati da verdura e frutta (50%), carboidrati da cereali integrali o patate (25%), proteine animali e vegetali da pesce, carne, uova e legumi (25%). Un sistema semplice, intorno al quale elaborare sane e gustose combinazioni sempre nuove, anche con i suggerimenti disponibili sul sito casadivita.despar.it
Nel nuovo Marketing Transpersonale l’azienda è anche il tuo coach: trasmette l’energia per amare la vita
Tra i sedici bisogni profondi che abbiamo individuato nella nostra ricerca sul Marketing Transpersonale ce n’è uno che abbiamo definito Personal Growth: il bisogno delle persone di prendere in mano la loro vita, in ogni campo, e migliorare. A Padova ne abbiamo avuto un chiaro esempio di come soddisfare questo bisogno profondo.
Quando un’azienda ti offre un’intera giornata con un prestigioso esperto di alimentazione, intervallata da un pranzo pensato per la tua salute che si conclude con un caffè rigorosamente senza zucchero, e alla fine della giornata ti regala anche un piatto in ceramica con stampate le giuste proporzioni di nutrienti per creare un perfetto piatto unico, ti rendi conto che nel nuovo marketing l’azienda non è più soltanto un’organizzazione che cerca di soddisfare semplicemente i tuoi desideri quali che siano per ricavarne un profitto.
Capisci che siamo entrati in una nuova era: quella in cui le aziende si prendono la responsabilità di cercare di indirizzarti verso ciò che è meglio per te e che può farti vivere meglio. Per farti crescere come persona.
L’azienda diventa di fatto il tuo coach: ti informa, ti rende più consapevole e soprattutto cerca di trasmetterti il valore fondamentale che è costituito dall’amore per la vita, che passa necessariamente attraverso la cura di se stessi per mezzo delle nostre scelte.
Questo impegno nel trasmettere l’energia giusta che aiuti le persone a prendersi maggiore responsabilità verso se stesse ha avuto infatti il suo culmine nella giornata conclusiva, domenica 20 marzo: nell’auditorium del San Gaetano, il Dr.Filippo Ongaro, precursore della medicina preventiva ed anti invecchiamento, colui che per intenderci si è preso cura anche dell’alimentazione degli astronauti italiani, si è profuso per un’intera giornata per farci capire quali siano le scelte migliori da fare per mantenerci in salute e potenziare la nostra vitalità.
Quello che è passato tra il Dr.Ongaro e il pubblico, però, non è stato soltanto un flusso di informazioni: è stata un’energia potente, fatta di volontà, autodisciplina, desiderio di stare bene e di stare meglio, che poi è la risorsa indispensabile, il carburante che consente di intraprendere il viaggio che ci porta a prendere davvero in mano la nostra vita, in modo globale.
La socialità è il cuore del nuovo Marketing Transpersonale
Tirando le fila di questa interessante, sana e piacevole esperienza padovana quello che emerge è una considerazione strategica: la socialità, creare comunità, è diventato il cuore del nuovo Marketing Olistico.
I temi della socialità, del benessere, della sostenibilità, che fino ad adesso, ammettiamolo, erano relegati nelle pagine finali delle brochure istituzionali e in una paginetta dei siti aziendali, stanno diventando realmente il motore delle azioni di marketing.
Questi valori contribuiscono sempre più alla selezione della gamma dei prodotti offerta, ispirano la creazione di nuovi prodotti e servizi, costituiscono il contenuto principale dell’azione e della narrativa aziendale.
L’attenzione si sta ampliando dalla focalizzazione del momento del consumo verso anche le fasi che lo precedono e lo seguono: cosa avviene prima che un prodotto venga realizzato, da dove viene, quale distanza ha percorso, come è stato prodotto, chi lo ha prodotto; cosa avviene dopo il suo consumo, cioè qual è il suo impatto sulla vita delle persone, sulla comunità, sul territorio, sulle future generazioni.
Quello che sta emergendo è quindi un marketing che possiamo davvero chiamare transpersonale: prende in considerazione tutto, il prodotto ma anche il processo, e amplia finalmente l’identità dei produttori e clienti: non più soltanto produttori e consumatori di beni, ma persone al centro di flussi di relazioni che estendono ben al di là degli scaffali dei supermercati.
Persone responsabili, che non producono e acquistano più soltanto prodotti, ma interi processi di produzione, fruizione e infine di rientro nell’ambiente di ciò che acquistano.
A Padova ci sembra che tutto questo, non così facile da spiegare con le parole, si sia manifestato concretamente, con naturalezza e semplicità, che poi è il modo migliore per ottenere veri risultati di cambiamento.