Quando un giovane Jeff Bridges sfrecciava ad altissima velocità sulla scia blu della moto futuristica del mondo di Tron, era il 1982.
Kevin Flynn, giovane e geniale programmatore di software per videogame, difendeva un mondo virtuale parallelo a quello reale.
La tecnologia per gli effetti speciali a cui siamo abituati era totalmente inesistente: le riprese, effettuate su sfondo scuro con un particolare tipo di pellicola doppia, erano in bianco e nero; coloritura, campitura dei piani e dei solidi venivano aggiunte in post produzione, a mano, da un team di 90 artisti.
Tron è stato uno dei primi film con un massiccio uso di computer grafica, quando ancora il suo utilizzo escludeva, di fatto, la possibilità di aggiudicarsi una statuetta dorata, perché il ricorso a questo tipo di tecnica era considerato "scorretto" in una competizione.
Cult movie del 1982, ha rappresentato una svolta: oltre a definire e contribuire a sdoganare la figura del programmatore di videogame, ha anticipato l'impatto che il gaming avrebbe avuto, in lungo e in largo, sulla società.
Negli anni '80, in cui il massimo del divertimento da joystick si muoveva in due dimensioni (Pac Man, Space Invaders), immaginare un mondo virtuale in 3D, navigabile come facciamo oggi sul web e visitabile come in mondi virtuali stile Second Life, era di certo pionieristico.
Chi non ricorda le bellissime moto digitali, le impossibili curve a 90 gradi di Tron? Beh, quel sogno era disegnato a mano perché la tecnologia necessaria a realizzare i rendering ancora non era disponibile. Ma nella testa del regista Steven Lisberger, oh sì, il futuro era arrivato eccome.
Il futuro (e l'acquisto) dei game è online
Si stima che entro il 2020 il mercato dei giochi acquistabili online varrà circa 1 miliardo di euro e coinvolgerà in appassionanti avventure oltre 35 milioni di utenti.
Sembra una cifra stratosferica? Lo è: l'incremento è pari al 90% rispetto al 2014, anno in cui il mercato ha raggiunto la ragguardevole cifra di 550 milioni di euro grazie agli oltre 22 milioni di utenti.
Sebbene il settore venga ancora considerato ripartito tra mobile game, giochi per PC e browser game, trainano il mercato i popolari giochi per tablet e smartphone: secondo le previsioni fattureranno nel 2020 circa 445 milioni di euro, con un incremento del 106% rispetto al 2014 e con utenze che raggiungeranno i 15 milioni (contro i 12 registrati nel 2014) e conquisteranno una quota di mercato superiore al 40%.
“In questi anni si sta assistendo a una rivoluzione nel mondo dei video giochi digitali - ha dichiarato Udo Muller, CEO di paysafecard –il formato fisico sta progressivamente lasciando il passo al nuovo metodo digitale per la distribuzione. Per gli acquisti online ciò che viene maggiormente richiesto dagli utenti sono la sicurezza, la velocità e la comodità. Proprio queste sono le basi su cui si sviluppa il sistema di paysafecard che offre voucher prepagati di piccolo taglio per i pagamenti online. Sono già utilizzati da milioni di utenti europei in una moltitudine di popolari giochi online come League of Legends, Aion, Combat Arms, Neverwinter, Goodgame Empire, i titoli Wargaming.net e molti altri.”
E in Europa? Nel 2015 il fatturato dei giochi digitali risulta superiore a 7,8 miliardi di euro, con il Regno Unito a guidare la classifica con 2,3 miliardi di fatturato, seguito dalla Germania e dalla Francia (1,3 miliardi), dall’Italia (690 milioni) e poi dalla Spagna (629 milioni).
Gaming, acquisiti e sicurezza
Se i servizi Cloud hanno ormai messo piede stabile nel nostro quotidiano (pensiamo ad Adobe che si indirizza sempre più nella vendita dei prodotti della celebre suite grafica con la formula del Creative Cloud), il tema della sicurezza delle transazioni e delle informazioni assume una importanza del tutto nuova, emerge con tutta la sua forza la necessità di strumenti inattaccabili che rendano questa operazione facile come un gioco.
Attualmente le transazioni avvengono in prevalenza tramite PC (75%), ma stanno crescendo molto quelle da mobile e tablet (rispettivamente +20% e +5%), per cui è ancora più sentita l’esigenza di sicurezza.
Come tutelarsi, quindi? Facile: utilizzando sistemi sicuri di pagamento.
L'ideale è pagare sul web senza indicare i dati personali o gli estremi della carta di credito o del conto corrente, in modo da rendere l'esperienza gioco non solo coinvolgente e appassionante ma soprattutto sicura.
Paysafecard ti permette esattamente questo: è una soluzione prepagata di pagamento per internet, presente in 500.000 punti vendita di 41 paesi del mondo, utilizzabile da chiunque; non è necessario infatti disporre né di conto corrente né di carta di credito. In tutta facilità, sicurezza e rapidità puoi acquistare non solo giochi, ma anche musica, film e intrattenimento e tanti altro.
Sono migliaia gli shop online che accettano paysafecard e reperire le carte prepagate è facilissimo: i tagli sono da 10, 25, 50 e 100 euro e sono emessi sotto forma di scontrino da oltre 50 mila punti vendita in Italia, tra cui i partner della grande distribuzione, come Esselunga, Il Gigante, Tigros, Iper, Metro e dell’intrattenimento (Sisal e Lottomatica).
Un sistema che si impone sui tradizionali metodi di pagamento online arrivando a diventare la vera alternativa alle notti insonni da paura di furti informatici.
L'unico nemico di cui dovrai preoccuparti sarà il GAME OVER.