Sabato 28 novembre, dalle 9.30 alle 13.00, si svolgerà l'evento Digital Warriors. Ecco una prima anticipazione di quello che succederà durante il panel: "Digital Life: Vision & Tool" con Claudio Gagliardini, Andrea Fontana, Francesco Gavatorta e
Perché per un'azienda è importante essere su Google?
Claudio Gagliardini
Perché Google è sempre più il punto di riferimento per miliardi di utenti in tutto il mondo, che oggi fanno ricerche da dispositivi fissi e mobili. Ma non solo. I motori di ricerca non si limitano a rispondere alle ricerche degli utenti; essi dialogano con i sistemi operativi e forniscono informazioni in tempo reale, basandosi sui dati che raccolgono dalla rete, offrendo agli utenti utili "predizioni" (predictive search), su tutto quello che può servirgli e interessargli.
Essere su Google, pertanto, non significa più solamente intercettare passivamente le ricerche degli utenti ma, soprattutto, offrire al motore di ricerca / sistema operativo (Chrome - Android) una serie di informazioni che possono essere offerte agli utenti in determinati contesti o situazioni, aumentando le opportunità di business.
Essere su Google (My Business), pertanto, è un'occasione da sfruttare a 360°, per lo più gratuita, poco impegnativa da gestire e propedeutica per l'avvento di nuove tecnologie e funzionalità, che offriranno molte nuove opportunità a tutte le tipologie di aziende.
Non deve essere dimenticato, infatti, che già oggi Google è molto più della sola dimensione Search, con servizi e applicazioni che permettono di fare tutto quello che oggi può esser fatto in rete.
Come può un'azienda raccontare con successo se stessa in rete?
Andrea Fontana
Prima di raccontare bisogna ascoltare. Non si racconta mai solo la propria storia, ma bisogna raccontare gli altri, nella propria.
Poi bisogna pensare e conoscere gli interlocutori a cui si sta raccontando. Che storia di vita stanno vivendo?
È necessario pianificare bene i diversi media che ospiteranno la storia e su quali piattaforme farla "girare". Avere coerenza tra ciò che racconti e ciò che sei e quello che desiderano i tuoi interlocutori.
E infine avere competenze specifiche, non improvvisarsi storyteller: hai fatto un lavoro strategico di analisi dei tuoi lettori? sai scrivere narrativamente? sai costruire mondi visivo-narrativi? Hai idea di come fare il design delle diverse piattaforme del tuo racconto?
Ecco se si gestiscono queste questioni si fa un ottimo processo di narrazione d'impresa.
Quanto è cambiato da quando, nel 1996, Bill Gates proclamò Content is King?
Francesco Gavatorta
Posso essere provocatorio? Da un certo punto di vista, nulla.
Il contenuto è sempre stato il centro di tutto, se si pensa che tutti i media per essere in grado di influire sulla vita delle persone hanno bisogno di "dire" qualcosa. E anche quando ci saranno macchine (e media) in grado di pensare, il contenuto rimarrà sempre la cosa più importante.
Ciò che è cambiato è la consapevolezza di quanto quest'affermazione sia vera, e forse lì sì che Bill Gates ha indicato una strada da seguire. Oggi attorno a "Content is King" si costruiscono metodologie di lavoro che influenzano il modo di parlare, fra utenti e consumatori, di cui non si può più fare a meno. Alcuni fanno parte del DNA del modo di comunicare dell'uomo, altri si sono sviluppati in funzione dei media e dei modelli che nascevano.
Una cosa è sicura: da quella presa di coscienza, non si tornerà mai più indietro.