Ti è capitato di imbatterti in qualche selfie con linguacce a forma di arcobaleno, con tanto di stelline luminose? Se la risposta è sì, sicuramente avrai pensato oddio che cosa kitsch, ma forse ti sarai fatto tentare per una frazione di secondo dal pensiero di provarci anche tu, giusto per farti due risate con gli amici. Molto probabilmente, poi, avrai abbandonato l'idea, bollandola come roba da adolescenti. Ad ogni modo, la parolina magica per far funzionare l'incantesimo è Snapchat Lenses.
Lenses sono i filtri introdotti dal social circa un mese fa, per rendere molto creativi - a seconda dei punti di vista, chiaramente - i selfie. Se ancora non hai avuto modo di vederli, non farti illusioni: dimenticati il concetto instagramiano di filtri, perché se ti aspetti giochi di contrasto, saturazione eccetera eccetera, rimarrai deluso. Niente di più lontano dal caro Ludwig, per dire.
Si tratta sostanzialmente di effetti "simpatici" che permettono di sovrapporre all'immagine originale arcobaleni, occhi giganti, teste che esplodono come fuochi d'artificio e altre diavolerie di questo genere. Qualcosa di molto simile a quello che già fanno app come ZoombieBooth o AgingBooth, insomma.
In casa Snapchat ormai da tempo ce la stanno mettendo tutta per far dimenticare l'equazione Snapchat=Teenager, o peggio ancora Snapchat=Sexting: anche se il sapore di Lenses è tipicamente adolescenziale, è innegabile che il social ormai stia iniziando ad essere un canale molto interessante anche per i brand, e che sappia molto bene come monetizzare anche la più apparentemente futile e banale delle funzioni.
Come rivelato a Buzzfeed News, nel giro di poche settimane Snapchat renderà disponibili i filtri di Lenses anche per la pubblicità, e ha già iniziato a preparare un prospetto dei costi, in base all'andamento delle visualizzazioni nel corso di questo primo mese di vita della funzione.
La compagnia ha dichiarato di aspettarsi dalle sponsorizzazioni di Lenses circa 11 milioni di visualizzazioni da domenica e giovedì, e 16 milioni di visualizzazioni da venerdì a sabato. Ciò significa, tradotto in "tariffe", che la compagnia intende chiedere per una sponsorizzazione circa 450 mila dollari al giorno, che diventano 500 mila se si tratta di sabato e domenica, e addirittura 700 mila in occasione di festività e ricorrenze particolari.
Sembrano cifre da capogiro, ma considerando la rapida ascesa di Snapchat e la forte attenzione da parte di alcuni top brand, c'è da aspettarsi che in molti si stiano mettendo già in coda. D'altra parte basta pensare che anche Twitter ha introdotto gli emoji sponsorizzati e che i brand stanno facendo a gara per aggiudicarseli.
Il target di Snapchat è molto giovane e non c'è dubbio che molti brand stiano già pensando a cosa inventarsi sul social per competere con gli arcobaleni.
Nel frattempo, se vuoi cimentarti con un tuo selfie e farti due risate, qualunque età tu abbia non sentirti in colpa. Soprattutto perché per gli utenti è gratis, e noi non lo diciamo a nessuno. Promesso.