La Maker Faire 2015 si è da poco conclusa, e il suo ricordo è ancora vivido: inutile negarlo, durante il weekend romano è stato messo in mostra il futuro dell'innovazione e della tecnologia internazionale.
Tra i diversi partecipanti, abbiamo avuto il piacere di incontrare Alessandro Sarcina, un giovane startupper italiano con tante idee e stimoli. Ne abbiamo approfittato per una chiacchierata sul suo ultimo progetto Trashly, e su una panoramica più generale sul mondo dell'innovazione. Buona lettura!
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Ciao Alessandro, benvenuto su Ninja Marketing. Presentati ai nostri lettori!
Preferisco presentarmi senza scomodare i titoli di studio ma semplicemente posso definirmi un maker, uno startupper e un consulente che ha la passione per l'innovazione e ama la contaminazione reciproca dei settori differenti in cui lavoro quotidianamente.
Lifepage è sicuramente la mia sfida più grande, un progetto di startup innovativa molto ambizioso, ma in cui credo molto e che ha come obbiettivo restituire ad ognuno di noi i diari della nostra vita scritti inconsapevolmente (tramite whatsapp ed altri sistemi di messaggistica istantanea), arricchiti con nuovi contenuti multimediali. Queste pagine di vita potranno essere sia stampate, sia rese disponibili in forma digitale.
Cosa è Trashly, e quale è la roadmap di progetto?
Altre passioni come l'Internet of Things mi hanno portato a partecipare ad un hackathon organizzato da intel presso il Fablab di Milano insieme a tre amici (Daniele Ciminieri, Luca Feliciani, Marco Seguiri). In quella circostanza abbiamo pensato e prototipato Trashly in circa 24 ore di tempo.
Trashly è un sistema domestico che supporta l'utilizzatore nello smistamento corretto dei rifiuti. Mostrando l'oggetto da smistare ad una telecamera, viene scattata una foto, inviata poi ai sistemi. Essi la analizzano restituendo la tipologia di oggetto e la categoria di smaltimento, che verrà utilizzata per illuminare il cassonetto corretto.
L'idea è nata un po' per gioco un po' per sfida; in poco tempo abbiamo cominciato ad avere un'importante attenzione da parte di enti pubblici e privati coinvolti nel settore, che ci hanno permesso di comprendere meglio il tema e ci stanno portando a raffinare il prototipo.
Lo step successivo è individuare un finanziatore che crede in questa idea permettendoci di trasformare il prototipo in un prodotto di design da vendere ad un mercato che, con il passare del tempo, è sempre più attento al tema delle smart & green cities.
Trashly alla Maker Faire di Roma 2015: come ti è sembrato l'evento, e cosa vi siete 'portati a casa'?
Il team Trashly al completo è stato invitato a partecipare in maniera attiva al #MFR15 per presentare il suo prototipo nel padiglione Intel. Per questo, oltre al team Intel, ringraziamo anche i fablab di Milano e Bologna per il supporto e l'ospitalità che ci hanno fornito durante questi tre giorni. Last but not the least, il Laboratorio Creativo Geppetto.
Per quanto riguarda MFR15, mi ha sorpreso l'enorme partecipazione, anche internazionale, che denota sicuramente una grande curiosità della gente nella tecnologia e in tutte le sue applicazioni pratiche che toccano la vita comune di ognuno di noi.
In particolare, per lo stand Trashly abbiamo riscontrato tantissima curiosità, ma soprattutto tanto stupore per la possibilità di fare la raccolta differenziata in una maniera più semplice e precisa. Anche se non possiamo dire di aver individuato con esattezza il target del nostro prodotto, possiamo però affermare che gli anziani e i bambini erano sicuramente quelli che lo considerano uno strumento indispensabile, mentre tutti gli altri lo vedono come un oggetto utile nei casi di incertezza per lo smistamento di alcuni rifiuti.
Per concludere, dalla Maker Faire 2015 sicuramente ci siamo portati a casa la contaminazione con altri maker le idee bellissime in circolazione; inoltre, abbiamo trovato la giusta carica di team per migliorare il prototipo e pensare ad una roadmap di sviluppo del progetto.
Un consiglio a chi vuole avviare una startup, o anche solo realizzare un nuovo progetto.
Abbiamo incontrato anche tante persone che io definisco "io c'ho un'idea" e per tutti questi innovatori allo stato embrionale consiglio di non fermarsi a raccontarla ma di mettersi seduti per realizzarla solo dopo essersi accertati che non esista già.
Grazie Alessandro, e in bocca al lupo per il futuro!
Ninja, vi è piaciuta la Maker Faire? Quali progetti innovativi avete apprezzato di più? Scrivetecelo e raccontatelo nei commenti a questo articolo!