Per avere successo e diventare grandi imprenditori oggi basta avere l’idea giusta. Un po’ come Zuckerberg, siamo tutti pronti a diventare startupper. Ecco, questo è quello che certamente non abbiamo imparato al Corso online in Startup Management
della Ninja Academy.
Grazie ai docenti Jacopo Pasquini, Gennaro Varriale, Antonia Verna, Marco Bellezza, Augusto Coppola e Paolo Gesess abbiamo capito che ogni aspetto ha un peso specifico importante nella realizzazione e nella gestione di una startup: dalla scelta della forma giuridica alla giusta interfaccia del nostro sito, sino all’accurata conoscenza dell’ecosistema dei Venture Capital.
Prima di lanciarsi nella nuova impresa è necessario prepararsi con cura, ecco cosa abbiamo imparato.
1. Il primo check: UX Design
Cosa significa User Experience? Soprattutto che prima di fare è necessario progettare.
Per progettare un eCommerce, un sito o una App partendo da zero è indispensabile seguire linee guida che rendano il design usabile, disegnando siti e landing page piacevoli e intuitive. Solo in questo modo potremo incrementare le visite, la durata, la fidelizzazione e le conversioni.
Prima di tutto è necessario tenere bene a mente che non sempre creativo coincide con usabile, ma che una caratteristiche non deve necessariamente escludere l’altra. “Se un sito funziona non se ne accorge nessuno: è quando non funziona che se ne accorgono tutti”.
2. Usabilità: efficacia, efficienza, soddisfazione
È sempre necessario tenere a mente, nella progettazione di un sito come di un ecommerce, che l’usabilità è data dalla somma di questi tre fattori: efficacia, efficienza e soddisfazione.
In altre parole devi sempre ricordare la misura in cui un utente è in grado di raggiungere l'obiettivo di un compito in modo corretto e completo, la quantità di risorse spese dall’utente per raggiungere l’obiettivo e la piacevolezza con cui l’utente raggiunge l’obiettivo.
3. Prevedere il successo per scegliere gli strumenti giusti
Per la realizzazione del tuo progetto, specie se online, devi prevedere anche le caratteristiche tecniche necessarie per l’infrastruttura server. Quello che devi valutare è innanzitutto il traffico previsto, poi il tipo di informazioni e servizi offerti, le criticità, la variabilità ed espandibilità del servizio e infine la necessità di interfacciamento con altri sistemi.
Un singolo server basterà per gestire un basso traffico, come quello di un sito aziendale, mentre una infrastruttura distribuita sarà necessaria per medi carichi (siti con traffico medio) e una infrastruttura complessa servirà per alti carichi (siti con alto traffico).
Prevedere la scalabilità e quindi il successo della tua idea, significa anche prevedere la scalabilità di queste infrastrutture.
4. Scegliere la forma giusta
S.r.l. o S.r.l. semplificata? O forse meglio ancora una S.p.A.
Per evitare di incorrere in blocchi improduttivi nelle fasi più cruciali per la nostra stratup, è importante la scelta del veicolo societario più adeguato per lanciare una startup, valutare quali requisiti bisogna possedere per essere una startup innovativa e che cosa comporta esserlo.
Ma dopo essere partiti, bisogna essere preparati anche al successo. Ecco perché è essenziale valutare anche le principali questioni da affrontare in caso di ingresso di un socio investitore.
5. Il primo valore della tua idea, il copyright
Ecco un aspetto ancora molto spinoso nell’ambito digitale: perché la proprietà intellettuale è così importante per le startup?
IP, brevetti, marchi, diritto d’autore, devi tutelare la tua idea considerando tutti gli aspetti possibili.
6. Cosa vogliono gli investitori
La tua idea può essere la migliore del mondo, ma se non hai un team convincente, non sei attento alle nuove tecnologie o non hai cognizione del potenziale di scalabilità della tua startup, nessuno punterà mai su di te.
Tieni bene a mente che la tua idea deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali: fattibilità, scalabilità e innovazione innanzitutto.
Prima di partire, anche con un business plan piuttosto approssimativo come primo step, devi sempre considerare il mercato di riferimento e i concorrenti: anche se ti sembrerà che non ce ne siano, controlla meglio, c’è sempre chi ha avuto un’idea almeno molto simile alla tua.
Inoltre non dimenticare di valutare attentamente quale investimento richiedi per realizzare il tuo progetto, quando ipotizzi di cominciare a guadagnare – nessun investitore ti dà soldi per nulla – e quanto vale il tuo progetto o la tua società.
7. Dream team: motivazione e passione
Alla base di una startup ci sono sempre le persone chiamate a realizzare l’idea e il motore principale che deve muovere i componenti del team è certamente la passione.
Nella scelta della composizione della tua squadra, ricorda che alla base di un progetto di successo vi è sempre la preparazione, quindi mai improvvisare, soprattutto per le capacità e competenze specifiche richieste dai diversi aspetti di una startup.
Dedizione e disponibilità di tempo completano il quadro del team ideale. Questo sì che contribuirà a richiamare l’attenzione di Venture Capital e Business Angel.
8. L’arte di investire in imprenditori innovativi
Se i ritorni generati dal Venture Capital non seguono una distribuzione normale e un piccolo numero di aziende supera ampiamente le altre, non significa che non potresti essere proprio tu il caso di successo.
Abbiamo scoperto i criteri usati da un Venture Capital per selezionare le startup in cui investire. Pochi, semplici e chiari: team, prodotto e business model, ampiezza del mercato potenziale, investimento richiesto e potenziale ritorno.
Sono gli stessi criteri da cui dovrebbe partire la tua analisi per costruire un pitch perfetto.
9. Al posto giusto, al momento giusto
Quale investitore è adatto alla mia startup in questo momento? Una domanda che non va sottovalutata.
Infatti uno degli errori più grandi che uno startupper possa commettere è rivolgersi all’investitore sbagliato al momento sbagliato. Chiedere un investimento a un VC quando si è ancora in una fase Early Stage, sarà una inutile perdita di tempo per loro, ma anche per voi.
Oltre a rischiare di farti perdere qualsiasi possibilità di rivolgerti nuovamente a quel Venture in futuro. Un investitore si ricorderà di te, soprattutto se sbaglierai il primo approccio.
10. Fail fast and cheap, learn and move on
Una delle prime lezioni da imparare per uno startupper è proprio quella di saper fallire. Velocemente, ma in modo economico.
Da ogni fallimento infatti è possibile imparare qualcosa per ripartire più forti e consapevoli.
Abbiamo appreso le basi del Lean Startup, che implica un approccio ciclico e veloce al prodotto e che soprattutto rende consapevoli del fatto che: “il rischio di sbagliare non può essere eliminato, ma può essere gestito”.
La Ninja Academy Experience
Vuoi un altro buon motivo per partecipare a un corso online della Ninja Academy? Te ne do altri tre.
Terminato il corso i materiali sono sempre pronti da consultare e sul sito della Ninja Academy puoi trovare i video delle lezioni. Se hai qualche domanda puoi rivolgerti direttamente al docente via email o utilizzare il tempo a disposizione durante i Question Time, e le lezioni dedicate agli approfondimenti.
La possibilità di rivedere all'occorrenza le lezioni e di consultare le slide anche dopo la fine del corso ti permette un rapido ripasso per fugare tutti i tuoi dubbi.
Infine, il gruppo privato su Facebook riservato ai partecipanti del Corso Online diventa un vero e proprio forum in cui confrontarsi, scambiarsi idee e fare networking.
E ora?
Il Corso online è terminato, ma dai un'occhiata ai prossimi corsi in programma:
- Corso online in SEO e SEM Strategy
- Percorso esperienziale in Professional Empowerment
- Master online in Web Marketing e Social Media Communication