Tutti quanti avrete posseduto almeno una volta nella vita un'enciclopedia cartacea. Una media di 25 volumi con un peso e uno spessore notevole. 25 volumi in cui è racchiusa tutta l'autorevolezza del Sapere.
Bene. Ora pensate... da quanto non li aprite più? Almeno da quando esiste Wikipedia. Tutto digitale, tutto velocemente consultabile, con un'ottima attendibilità.
Ma anche Wikipedia adesso non è più SOLO digitale.
L'artista Michael Mandiberg ha voluto combattere l'obsolescenza dei big data passando gli ultimi 3 anni a trasformare l'intera versione inglese di Wikipedia in 7600 volumi stampati e rilegati.
L'opera si chiama "Print Wikipedia" e la sua realizzazione è dipesa da un software (progettato e sviluppato da Mandiberg) in grado di convertire velocemente le 11.5 milioni di voci dell'enciclopedia online, trasformandole in un formato adatto alla stampa.
Per darvi un'idea delle dimensioni mastodontiche di questo progetto, 36 tomi sono dedicati esclusivamente a ospitare la lista di tutti i singoli contributors, un numero che va oltre i 7.5 milioni. 91 invece sono i volumi con le tavole dei sommari.
Per terminare l'opera, Mandiberg sta organizzando la mostra "From Aaaa! to ZZZap!": durante l'esposizione, tutti gli 11 Gb di file saranno uploadati sul sito Lulu.com per dare la possibilità agli utenti di effettuare un print-on-demand. Non che sia un'opportunità da tutti, ma anche questo fa parte del sapere open source.
L'upload impiegherà circa 2 settimane a completarsi: questa sarà anche la durata della mostra.
L'artwork di 7600 libri sarà poi disponibile per l'acquisto a una cifra di circa 500.000 dollari.
E voi, ninja da biblioteca, vi stampereste almeno un volume di Wikipedia?