Recentemente la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha sancito la legittimità del matrimonio gay, con buona pace del 14° Emendamento. A ricordarcelo, la marea di arcobaleni che ha invaso le strade e le foto profilo degli utenti di Facebook.
Tuttavia, molte aziende operanti nel settore tecnologico non hanno atteso questo pronunciamento storico per garantire la parità di diritti agli impiegati omosessuali, dimostrandosi all'avanguardia anche in questo campo.
Ecco le più famose.
Airbnb
Sin dalla sua nascita, nel 2008, la startup californiana ha portato una rivoluzione nel settore dell'ospitalità turistica, ma si è dimostrata intraprendente anche in altre decisioni: ai partner offre una copertura sanitaria completa, nonché dieci settimane di ferie pagate a tutti i novelli genitori; dulcis in fundo, spesa anche il costo della chirurgia di transizione per i dipendenti transgender.
Apple
E se il frutto proibito fosse stato condiviso tra due "Eva"? O magari due "Adami". Per non farne una questione di costole, da tempo Apple garantisce pari benefici a tutti i dipendenti, senza badare al loro orientamento sessuale.
L'azienda ha dichiarato: "Ci complimentiamo con la Corte Suprema e con tutti coloro che hanno lavorato così duramente negli anni per arrivare alla storica decisione di oggi. Si tratta di un passo avanti importante per l'uguaglianza dei diritti umani fondamentali negli Stati Uniti. Non potremmo essere più felici per i nostri dipendenti, clienti e persone in tutta l'America, che ora hanno il diritto di sposare la persona amata".
In merito alla recente decisione della Corte, lo stesso Tim Cook ha più volte twittato il suo entusiasmo per la "vittoria per l'uguaglianza, la perseveranza e l'amore".
La policromia della scritta che troneggia nell'homepage di molti utenti lascia pochi dubbi su quale sia l'opinione di Big G in merito: Google si può perfino definire un trendsetter delle politiche gay friendly per i propri lavoratori.
In una dichiarazione rilasciata a Mashable, un portavoce del colosso di Mountain View ha dichiarato che "Google supporta i propri dipendenti LGBT in vari modi: prendendo posizione in materia politica, mettendo in atto i programmi che supportano i Gayglers e le loro famiglie, e ospitando eventi che in tutto il mondo per continuare la discussione sulla parità".
Netflix
Se questa web tv che sta per sbarcare in Italia ha in programma di dare uguale visibilità a Daredevil e a The Punisher, non poteva che dimostrarsi equa anche in altri ambiti.
Da più di dieci anni, dunque, Netflix offre a tutti dipendenti pieno accesso ai benefici aziendali, indipendentemente dal segno dei cromosomi dei rispettivi partner.
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Square
Ad avere un soprannome per i propri impiegati omosessuali è anche l'azienda di servizi finanziari a cui offre assicurazione sanitaria e spese oculistiche e odontoiatriche pagate.
Sposati o conviventi, gli Squeer possono usufruire di un congedo retribuito per maternità/paternità fino a quattro mesi, indipendentemente dalla natura filiale o adottiva della prole.
Tempo addietro il social network ha rivelato il nome della sua mascotte, Larry, ma ha mantenuto il riserbo sulla sua razza e il suo genere. Niente discriminazioni, dunque, nella piattaforma di microblogging: i costi delle operazioni chirurgiche per cambiare sesso sono spesati, al pari dei benefit sanitari equivalenti per i partner del medesimo o diverso sesso che vi lavorano.
Da segnalare anche il gruppo LGBTQA, creato per connettere i dipendenti sensibili all'argomento: Twitter Open.
In America, come nel resto del mondo, ci sono molte altre aziende che hanno apertamente dimostrato lungimiranza e apertura mentale in merito all'omosessualità: te ne viene in mente qualcuna?