Il 2015 sembra essere l’anno che vedrà come protagoniste le startup italiane, certo è ancora presto da dire, ma i dati parlano chiaro: quest’anno il numero delle startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese è pari a 3.7 11, in aumento di 532 unità rispetto alla fine di dicembre(+16,7%).
Ogni startup si occupa di settori diversi e ben identificati. Il 73% di esse fornisce servizi alle imprese, nelle quali prevalgono le aree di produzione di software e consulenza informatica(30,2%), attività di R&S, 16,3%;attività dei servizi d’informazione, 8,1%), il 18,2% opera nei settori dell’industria in senso stretto(fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici,fabbricazione di macchinari, fabbricazione di apparecchiature elettriche) e infine il 4,1% nel commercio. Il dato che non ci stupisce è che le startup che guidate da donne sono 447 mentre quelle capeggiate dagli under 35 sono 879.
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E’ la Lombardia la silicon valley italiana per le startup italiane
La Lombardia rappresenta la regione con la più alta densità di imprese iscritte al registro nazionale, con 808 imprese che equivale al 21,8% del totale a livello nazionale. Essa è seguita dall’Emilia-Romagna con il 12,2 %, il Lazio 9,4%, il Veneto 7,4%, e il piemonte con il suo 7,2 %.
Sono ben il 56,7% le startup innovative che hanno sede nelle regioni del nord grazie soprattutto alla presenza di incubatori e acceleratori d’impresa. Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) ne ha certificati 29 in tutto il Paese e 9 di questi si trovano in Lombardia mentre altre regioni come la Campania e la Puglia non ne hanno nemmeno uno. Essere in possesso di strutture che soddisfano determinati requisiti in termini di locali, management e attrezzature disponibili, permette indubbiamente una proliferazione maggiore rispetto a chi non le dispone. Senza dimenticare che anche gli incubatori certificati beneficiano di alcune delle agevolazioni previste per le startup innovative.
Ed è proprio in virtù di tali agevolazioni che la Regione Lombardia sostiene e favorisce la nascita di nuove imprese intervenendo in modo attivo nel panorama imprenditoriale.
Ne è un esempio il programma “Startup e Re Start”, finalizzato al sostegno delle nuove imprese e al rilancio delle attività già esistenti.
Con l’obiettivo di aumentare il tasso di sopravvivenza delle imprese, per mezzo di contributi a fondo perduto da spendere in servizi di consulenza presso una lista di fornitori selezionati, si innesca un circolo virtuoso che determina al contempo una maggiore efficacia nell’utilizzo delle risorse regionali ad esse destinate, oltre allo sviluppo di azioni "personalizzate" ad hoc sulla base delle loro concrete esigenze.
E’stata prevista, inoltre, una riduzione del carico fiscale alle start-up innovative consistente in una rimodulazione dell'IRAP a favore delle imprese iscritte nel 2013 nel registro istituito presso le CCIAA e definite come innovative dalla legge 221.
Altra iniziativa adottata della Silicon Valley italiana è data dalla Lombardia Net Generation, giunta solo alla sua seconda edizione ma di importanza fondamentale per chi vuole creare una startup e non possiede i fondi necessari. La Lombardia Net Generation mira ad incentivare le startup italiane di imprese innovative, attraverso finanziamenti che possono raggiungere l’importo di 12.000,00 euro, e ad essa possono partecipare coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 40 anni e che vogliono veder realizzata la propria idea di business.
Come si legge sul sito ufficiale del progetto: “Lombardia Net Generation 2 è un’iniziativa rivolta ai giovani che intendono acquisire servizi utili allo sviluppo della propria idea d’impresa, realizzata e diffusa via web, per la quale la rete è il principale veicolo di comunicazione e marketing, distribuzione, produzione di contenuti e servizi”.
Ciò che spicca è come in questa regione lo spirito e la voglia di fare impresa facciano da padrone. Diventa chiaro quindi che per concretizzare il proprio business è fondamentale imparare le regole del gioco, capire le proprie strategie e saperle presentare in maniera chiara e sintetica, e qui proprio sul nostro territorio sembrano esserci tutte le condizioni per frutti prodigiosi che crescono e che continuano a far crescere l’occupazione e le competenze.