Capire come è cambiato e come sta cambiando il marketing nell’era digitale significa non sottovalutare il potere dei canali Inbound, che perseguono l’arduo compito di rendere un brand rintracciabile dai consumatori. Il sito web dell’azienda diventa il fulcro di tutto il successo di un business 2.0.
“Non puoi solo chiedere alle gente cosa vuole e poi cercare di darglielo. Nel tempo che impiegherai per crearlo, vorranno già qualcos’altro” – affermava Steve Jobs.
L’Inbound Marketing fonda le proprie basi su una logica completamente opposta. E’ il cliente stesso che decide quali sono i contenuti di valore, quali sono le forme di comunicazione da tenere in considerazione, fornendo alle aziende gli strumenti utili per poter valorizzare il proprio brand. Come cogliere questi segnali? Non cercare, ma fatti cercare dai tuoi clienti. Ad oggi l’attenzione e la maggior parte degli investimenti in marketing vengono impiegati per i canali Inbound.
Che cos'è l'Inbound Marketing? Una definizione
Provando a definire cosa si intende per Inbound Marketing dobbiamo scomodare le potenzialità del web. La Rete è il luogo, il punto di contatto che ha reso possibile alle aziende di essere trovate dagli utenti formando un ecosistema digitale dal grande potere. Il consumatore diventa prosumer e ciò richiede un cambiamento spirituale del marketer e del brand che deve tornare a dialogare con il proprio pubblico.
HubSpot ha fornito nel 2012 una definizione di inbound marketing come sistema costituito da una serie di tecniche e strategie di marketing il cui scopo è quello di attrarre importanti prospect e clienti nella direzione di un business e dei suoi prodotti.
Noi possiamo definirlo come quell’insieme di strategie e politiche comunicative messe in atto dalle aziende per “farsi trovare” dagli utenti. Con questa rivoluzione silenziosa, il brand non martella più i consumatori con pubblicità assordanti, ma cerca di attirarli direttamente verso l’azienda in maniera semplice, diretta, coerente.
In questo contesto si insinuano la SEO, l’ottimizzazione per i motori di ricerca, il SEM ed i Social Media. Questi sono tutti strumenti che permettono di amplificare la comunicazione aziendale agendo viralmente e con successo. Attrarre traffico qualificato verso il sito web dell’azienda significa proprio questo: raggiungere direttamente non tutti i clienti, ma i tuoi clienti. Certo, non basta inserire soltanto contenuti su un sito web ed il gioco è fatto.
Il SEM e la logica inbound
Le politiche del Search Engine Marketing si inseriscono perfettamente nella logica inbound. L’advertising (o SEA) si occupa dell’acquisizione di link sponsorizzati, mentre la SEO ottimizza i contenuti in modo che il sito aziendale risulti sempre tra i primi risultati dei motori di ricerca e quindi maggiormente visualizzato dagli utenti in seguito ad una loro ricerca per parole chiave. In termini molto semplici, quando ricerchiamo abbigliamento donna su Google, se il nostro sito è tra i primi risultati vuol dire che stiamo facendo un ottimo lavoro. Proprio come accade per Zalando.
La SEO, però, si fonda anche su tutta una serie di strategie rivolte ad aumentare la link popularity di un sito, come lo scambio di link fra più siti, la richiesta naturale di inbound link o il loro acquisto.
I consumatori ricorrono sempre di più alle piazze virtuali per cercare informazioni su aziende, prodotti e brand. Quante volte prima di acquistare una macchina fotografica non leggete le recensioni? Quante volte è capitato di leggere i commenti degli utenti di Trip Advisor prima di prenotare in una struttura alberghiera?
Le aziende oggi non possono non considerare che in Rete sono reperibili foto, video, commenti, che a loro volta generano commenti, conversazioni e citazioni che aumentano la probabilità che il sito dell’azienda sia visibile e di conseguenza che il business continui a prosperare.
Ecco perché i grandi marchi come Coca Cola o Starbucks aggiornano regolarmente i propri Profili Social, oppure organizzano campagne pubblicitarie, curano il proprio sito aziendale ed aggiornano regolarmente il blog con contenuti originali ed accattivanti.
VS Outbound Marketing: il cambiamento
La grande differenza consiste nel passaggio da una comunicazione one-to-many a many-to-one. L’approccio delle aziende nei confronti del cliente cambia completamente. Il modello di fruizione dei messaggi di tipo push, deciso dal marketer che li spingeva saggiamente verso i destinatari con pubblicità televisiva, carta stampata, banner, spot e tanto altro, cede il passo ad una logica di tipo pull.
L’Inbound Marketing consente al cliente di partecipare attivamente al processo comunicativo con l’azienda ricercando lui stesso i contenuti di cui ha bisogno. Per questo diventa fondamentale la generazione di contenuti che siano attraenti per i clienti, capaci di destare la loro attenzione, contenuti che possono scegliere diversi canali, dal website aziendale al post del corporate blog, dalle newsletter ai Social Media.
L’esperienza di acquisto tramite il mondo del Web cambia totalmente. È per questo che Google definisce il processo di decision making come Zero Moment of Truth (ZMOT), uno spazio così esteso che nasce da un bisogno del potenziale cliente il quale effettua una ricerca online e fa un investimento emotivo per soddisfare la propria necessità, diventa un prosumer a tutti gli effetti.
Le strategie vincenti: creare relazioni autentiche
L’Inbound Marketing opera attraverso differenti canali e differenti strategie. Di questa grande famiglia fanno parte la SEO e il SEM, il Social Media Marketing, il Blogging, l’E-Mail Marketing e tanto altro ancora. Le modalità di relazionarsi ad imprese e brand stanno modificando le modalità di comportamento dei clienti, i processi di formazione delle aspettative e delle preferenze. Le azienda non possono più non considerare l’Inbound Marketing per le proprie strategie comunicative.
I consumatori non vogliono più essere disturbati. La user experience si amplia. Per le aziende che non hanno grandi risorse economiche l’Inbound Marketing risulta vincente. A questo vanno allegate una sapiente strategia SEO e pianificazione di contenuti sui social media.
Come fare Inbound Marketing
Un’azienda che voglia fare Inbound Marketing in maniera efficace e mirata non può fare a meno di:
- post
- video
- immagini ed infografiche
- articoli e press release
- slide e presentazioni
Tali contenuti vanno veicolati con una strategia ed una pianificazione precisa che comprenda la SEO ed i Social Media. Non dimenticate mai di attrarre, convertire, trasformare degli estranei in clienti e deliziare il maggior numero di utenti possibili.
I suggerimenti di Jacopo Matteuzzi
Accarezza i tuoi follower. Smetti di inseguire i clienti e fai in modo che loro cerchino te. Questo è il suggerimento principale di Jacopo Matteuzzi nel suo nuovo libro sull’Inbound Marketing. Founder e co-owner di Studio Samo, consulente e docente SEO e Social Media Marketing, Jacopo sottolinea l’importanza per le aziende di avere un sito aziendale che risponda a determinate caratteristiche, avere un blog pensato per informare gli utenti coinvolgendoli e non soltanto pubblicizzando un prodotto.
Le aziende devono concentrare tutti i propri sforzi alla gratificazione dell’utente. Come? Trasformalo in un tuo testimonial, fallo diventare il veicolo principale del tuo brand.
L’Inbound marketing risulta sicuramente una strategia vincente, ma sul lungo periodo. Occorre, quindi, lavorare duro ed impegnarsi!