Se pensiamo che il selfie sia un'innovazione dei nostri tempi, ci sbagliamo di molto. Era il 1948 quando fu venduta la prima Polaroid in un grande magazzino di Boston. Grazie all'invenzione di Edwin H. Land bastavano solo cinquanta secondi di attesa per avere un'immagine stampata da poter ammirare. Una rivoluzione per quell'epoca che negli anni si è trasformata, grazie all'innovazione tecnologica, nella tendenza del selfie. Adesso come allora ognuno di noi ha modo di esprimere la propria creatività fotografica con un clic.
In che modo le innovazioni digitali hanno influenzato il mercato della fotografia
Ogni nuova tendenza culturale e sociale spinge le migliori menti creative a generare nuovi accessori per donarle facilitazioni d'uso o di applicazione, una condizione necessaria nella spinta all'innovazione. Il selfie sin dal 2003 ne ha generate moltissime, sia di natura hardware che software. Il selfie stick ad esempio è stato una di queste facilitazioni che ci ha aiutato molto in questa pratica (ad evitare le cadute degli smartphone) e che ha ottenuto e continua ad ottenere molto successo di business, per quanto riguarda gli strumenti software possiamo pensare ai vari filtri fotografici sugli smartphone che ci hanno consentito di creare immagini saturate, in bianco e nero, seppia, in negativo, o le tante app per modificare le immagini in fase di post produzione.
Capita però che le vecchie tendenze ritornino in auge in modo alternativo, è il caso delle fotografie istantanee analogiche. La Polaroid, mamma di tutte le innovazioni relativamente alla fotografia amatoriale, ha fatto scuola. Due startup hanno infatti pensato ad un ritorno alle origini, scommettendo magari sulla possibilità di surclassare la moda del selfie digitale e trasformare la pratica di alcuni in un'esperienza fotografica tattile grazie a due accessori per smartphone che consentono di stampare istantaneamente i nostri scatti, selfies e non.
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Una scommessa difficile da vincere. Tutti sappiamo quanto il selfie si sia ormai insidiato nelle nostre menti e nonostante il mondo si divida tra apologetici e apocalittici la tendenza sembrerebbe inarrestabile. Basti pensare che nel 2013 il Museum of Modern Art di New York ha presentato una mostra intitolata: Art in Translation: Selfie 20/20 Experience, nella quale i visitatori hanno potuto usufruire di una fotocamera digitale e di uno specchio per fare il loro autoscatto artistico.
Caso ancora più straordinario e di totale immersione nella tendenza viene dal fatto che il termine "selfie" è diventato un neologismo che ha trovato spazio persino nel noto Oxford Dictionary, questa la definizione tratta dal sito: A photograph that one has taken of oneself, typically one taken with a smartphone or webcam and shared via social media. A questo punto capiamo bene come tentare di vincere la scommessa contro il selfie digitale sarà un'impresa molto ardua.
SnapJet
SnapJet è una startup nata in California dall'idea di due ingegneri: Ismail e Isaac Degani. Si tratta di una tecnologia open source che consente di scannerizzare le immagini del nostro schermo, rilasciando immediatamente una stampa in alta risoluzione. Snapjet può utilizzare due tipi di pellicole, una di queste è, non a caso, Polaroid 300, l'altra Fuji Instax Instant Film. Kickstarter è stata la piattaforma di crowdfunding scelta dai due fratelli per ottenere fondi utili alla produzione.
Le vendite dei primi esemplari sono già iniziate, due le varianti: una vintage e l'altra moderna, il costo varia in base alla scelta dai 99 ai 175 dollari. Costo diverso invece per la versione deluxe che si aggira sui 299 dollari. In aggiunta i due fratelli Degani stanno già pensando ad una cover per smartphone che abbia lo stesso tipo di utilizzo, cosa alla quale ha già pensato la startup francese Prynt.
Prynt
Il team di Prynt ha progettato una case dentro cui inserire il nostro smartphone, che restituisce un'immagine istantanea con la possibile aggiunta di un nostro commento. Attualmente si tratta soltanto di un prototipo ed è quindi applicabile ai soli smartphone da quattro pollici. La capienza di pellicola non è tanta, è possibile infatti stampare al massimo trenta fogli al termine dei quali il case va ricaricato. Il progetto apparirà a breve su Kickstarter, vedremo se riuscirà ad ottenere i fondi utili alla produzione.
SnapJet e Prynt stanno probabilmente realizzando il sogno dei tanti appassionati della fotografia analogica. La possibilità di surclassare il selfie sembra molto difficile, ogni novità ha bisogno del suo tempo per essere apprezzata e dopo diventare tendenza.