Estate. Tempo di vacanze, calzoncini, amore passionali, occhiali da sole e corse in Vespa. Ma anche e soprattutto tempo di gelati. C'è chi li preferisce artigianali, chi confezionati, chi fatti in casa e chi invece preferisce sempre e comunque un tramezzino al tonno. De gustibus.
Quello che però accomuna tutti gli amanti dei gelati è una ferma presa di posizione. Non esistono vie di mezzo. Sei da cornetto o da biscotto? Da cialda o da coppetta? Nostalgico o temerario?
Di seguito una gallery delle pubblicità più belle, strampalate, surreali e indecifrabili dei gelati. Negli anni ne abbiamo viste di ogni colore. E perché no, di ogni gusto.
La prima selezione di pubblicità è quella più evocativa. Sono le pubblicità che strizzano l'occhio all'ingrediente più che al prodotto finale, e vorrebbero mostrare al consumatore la genuinità senza compromessi.
Altre gioie le regalano i brand che puntano sull'esclusività del proprio prodotto. Gelato di classe. Gelato per un target elitario. Gelato di design. Sì ok ma il gusto? Di che sanno? Ditecelo!
Un'altra categoria di advertising è quella che usa il gelato come riferimento culturale per comunicare tutt'altro: è il caso di Esselunga e Colgate, che in modi diversi comunicano la freschezza e la necessità del proprio prodotto.
Talvolta le pubblicità si rivelano ambigue, rischiando il fail (in questo caso il rischio di razzisimo è dietro l'angolo) ma giocando con i colori e la simpatia delle mascotte.
Altre volte esagerano con il misticismo, paragonando un gelato industriale gusto biscotto al paradiso.
Tengo per ultima la pubblicità che, in barba ad ogni ragionevole equilibrio calorico, propone di adagiare una bella palla di gelato sui cereali della colazione. Gnam!
E voi in quali pubblicità di gelati strane e divertenti vi siete imbattuti? Segnalatecele nei commenti, saremo felici di ampliare questa gallery di nuove golosità per l'estate. D'altra parte, come cantavano gli Skiantos, "il gelato è il mio conforto / mi ripaga d'ogni torto / il gelato mi consola / e fa dolce la mia gola".