Permettere alle persone di incontrarsi, in qualsiasi parte del mondo. Metooo macina successi, approvazioni e finanziamenti anche da partners non istituzionali.
Perché mette al centro dell'evento lo storytelling , trasformandolo in un happening.
Cinque domande a Ferdinando Caruso.
Dalle party alle proposal planner, ormai per qualunque momento della vita vale la pena organizzare un evento. Come nasce l'idea di Meetooo?
Metooo nasce per far incontrare le persone.
Ma non come un social, dove gli incontri sono solo virtuali. Facilitando l’organizzazione (creazione, gestione, vendita e racconto) di un evento, è più facile aumentarne il successo. Ed il successo di un evento è dato appunto dal numero di persone che vi partecipano.
Questo vale per la grande manifestazione internazionale, così come per il falò di ferragosto.
Siamo circondati da eventi, però non sempre riusciamo a scegliere, perché a volte siamo davvero “bombardati” (a mio avviso gli eventi di Facebook cui siamo ripetutamente invitati rappresentano la nuova frontiera dello spam), in maniera piatta e indifferenziata.
Con Metooo invece poniamo l’accento sull’attenzione anche nella fase di invito, e che sia la nostra festa di laurea, o il nostro matrimonio, piuttosto che la riunione della forza vendita aziendale, o un congresso medico o un workshop all’università, il racconto di ciò che vivremo devi iniziare già nella prima fase di contatto. E che poi continua durante il live, grazie all’interazione possibile con l’organizzatore e tra i partecipanti (sempre reale, non virtuale), e nel post, con la condivisione collettiva della memoria digitale.
Ecco perché diciamo che Metooo riesce a trasformare un evento in un happening!
La vostra app semplifica l'organizzazione e la promozione di qualsiasi tipo di evento, ma nell'acquisto dei biglietti direttamente attraverso il vostro sistema quali risultati ha dato la versione beta?
Metooo non è solo app, e non è solo web: è un ecosistema, che fa della logica all-in-one il suo punto di forza. Il sistema di ticketing interno è solo una delle features di Metooo, e rispetto ad i competitor ha tariffe nettamente più basse, una flessibilità senza pari (integrandosi con tutte le altre funzioni, e non essendo uno stand-alone) e ci ha permesso di chiudere il primo anno di vita anche con ricavi :)
Metooo quindi può definirsi una via di mezzo tra Eventbrite e Meetup? Quali sono i suoi punti di forza?
Eventbrite è un sistema ticket-centrico, il servizio esiste solo se esiste il ticket.
Meetup è un sistema social-centrico, la condivisione di interessi è alla base dell’evento, ed è un sistema fantastico per la creazione di comunità locali, ma l’aspetto fortemente social ne rappresenta anche un limite all’utilizzo universale.
Metooo invece è un sistema evento-centrico: mettiamo lo storytelling dell’evento, del prima, del live e del post, al centro del servizio.
E come tale il suo ambito di applicazione è pressoché infinito!
Un primo aumento di capitale nel 2013, ora altri 450mila euro sempre da parte di Business Angels non istituzionali. L'innovazione al Sud si può fare anche senza agevolazioni e supporti da parte del pubblico?
Assolutamente si! Anzi, direi che è la strada elettiva, il venture parte innanzitutto dalla propria capacità di racimolare i capitali iniziali in ogni modo (soldi propri, per quanti pochi siano, poi gli amici, la famiglia, etc.) investendo senza riserve: del resto, perché un Angel dovrebbe investire in un progetto in cui lo stesso Founder non vuole rischiare i propri soldi?
Ed in questo anno e mezzo di lavoro sul progetto ho potuto appurare che in giro ci sono molti più capitali privati in cerca di allocazione rispetto alle idee progettuali di qualità capaci di attirarli.
Il servizio digitale è ancora in fase di completamento, ma ci sono già nuovi orizzonti internazionali. Cosa significa per Metooo lanciarsi sui mercati esteri?
L’Italia è stata per Metooo un terreno-pilota, che ci ha permesso di capire quali siano le criticità nell’introduzione di un servizio digitale innovativo in un territorio culturalmente - diciamolo - un po’ pigro da questo punto di vista. Però si tratta anche di un mercato ricchissimo, proprio perché ancora da esplorare e conquistare.
L’estero è una naturale conseguenza della crescita del progetto, che essendo totalmente e velocemente scalabile, potrà trovare un mercati più reattivi un più veloce feedback. Il nostro obiettivo, non lo nascondiamo, è il “mondo intero”, ed a tal proposito posso anticiparti che dopo Londra (a settembre apriremo la sede inglese) il prossimo step sarà il Brasile, e quindi i paesi asiatici, dove il mercato degli eventi sta crescendo di pari passo al vorticoso sviluppo economico in atto.