Vi ricorderete sicuramente della campagna #whipit, che pochi mesi fa Pantene ha lanciato sul web e di cui ci parlò la nostra Nunzia Falco Simeone. Oggi un'altro brand cosmetico di P&G, ancora in Asia, torna a focalizzare la sua comunicazione sugli stereotipi che riguardano le donne e il loro corpo. Stiamo parlando di Olay (commercializzata in Italia come Oil of Olaz) e della campagna Don't hold back your beauty | #BestBeautiful.
Se a contrapporsi nello spot di Pantene erano le etichette affibbiate a uomini e donne (per cui, ad esempio, laddove un uomo viene definito pulito, una donna è percepita come vanitosa), qui la narrazione si concentra esclusivamente su soggetti femminili e sul diritto di sentirsi belle e a proprio agio, senza paura di pregiudizi in società o in ufficio.
A fare da "grillo parlante" nello spot sono gli alter ego delle stesse protagoniste, simbolo di un profondo radicamento di certe percezioni: come leggiamo in coda la video "in Thailandia 3 donne su 4 temono di essere giudicate perché cercano di sentirsi belle" sul luogo di lavoro, o quando superano una certa età.
Alla donne Olay rivolge questa ultima campagna, con un messaggio inevitabilmente ingaggiante: non trattenetevi dall'essere al massimo della vostra bellezza.
Cosa ne pensate della direzione che P&G sta intraprendendo nella comunicazione dei suoi brand di cosmesi?