Chiunque sia alla ricerca di un lavoro sa quanto sia importante tenere d’occhio il proprio profilo Linkedin, ma non tutti sanno come usarlo al meglio per attirare offerte interessanti: il recente aggiornamento della piattaforma ha fornito degli strumenti molto utili per aumentare le opportunità di essere trovati e contattati.
“Chi ha visitato il tuo profilo”: cos’è e come funziona
Avete presente quando siete in metropolitana o in autobus e pizzicate qualcuno mentre vi fissa? Bene, “Chi ha visitato il tuo profilo” è l’equivalente su Linkedin della suddetta situazione: permette all’utente di controllare chi ha “sbirciato” il proprio profilo negli ultimi 15 giorni.
Gli utilizzi a cui si presta sono diversi: c’è chi lo usa semplicemente per tenere traccia dell’interesse riscosso e chi invece lo vede come uno strumento attivo per la creazione di opportunità.
Udi Milo, Product Manager che si è occupato del remake della funzionalità, ha dichiarato: “Ci siamo accorti che guardare il profilo di un utente è un po’ come bussare alla porta di qualcuno: tu mi hai visualizzato, io ti ho visualizzato, abbiamo qualcosa in comune di cui parlare”.
La versione precedente di “Chi ha visitato il tuo profilo” informava semplicemente l’utente sulle ultime cinque persone che l’avevano visualizzato, con un grafico che illustrava l’andamento delle visite nelle ultime settimane, e la percentuale di quanto fosse apparso nelle ricerche negli ultimi sette giorni.
Le informazioni si arricchiscono
Quando Linkedin ha deciso di aggiornare la funzione, Udi Milo ha deciso di partire da una domanda: come possiamo aiutare i 277 milioni di utenti del social network professionale a realizzare attivamente delle connessioni utili?
L’aggiornamento (per ora disponibile solo per la modalità in lingua inglese) ha comportato un arricchimento delle informazioni disponibili. Adesso è possibile sapere in che settore operano i “visitatori”, dove vivono, e come sono arrivati al tuo profilo.
Come utilizzare queste informazioni? Milo ha dichiarato: “Il perchè questi utenti hanno deciso di cercarti non riusciremo mai a saperlo nè a comunicarlo, ma quello che posso fare è fornire agli utenti un’approssimazione del perchè. Quello che ho voluto dare all’utente sono tanti puntini che lui deve saper connettere da sé”.
Per esempio se qualcuno di un’azienda presente su Linkedin ha visitato il mio profilo, posso andare a visitare la pagina dell’azienda e vedere se ci sono delle offerte che combaciano con il mio profilo professionale. In caso positivo posso contattare direttamente il mio “visitatore” e chiedere conferma. Questo è connettere i puntini e crearsi attivamente un’opportunità e un contatto utile.
Aumentare la propria visibilità su Linkedin
Come fare quindi per aumentare la possibilità di essere trovati e “visitati” da potenziali contatti preziosi?
Udi Milo ha cercato di rispondere anche a questa domanda, utilizzando i dati sugli utenti per raccomandare loro delle azioni finalizzate ad incrementare l’interesse esterno nei loro confronti.
Nell’ultimo elemento della sezione “Chi ha visitato il mio profilo”, viene anche chiaramente mostrato all’utente il valore dell’azione consigliata: più 15% di visibilità in più se aggiungi una competenza al tuo profilo; partecipa a un gruppo, un altro 10% in più; aggiungi un riepilogo e guadagni un altro 15%.
Queste azioni creano interesse, e questo interesse si trasforma poi in opportunità.
E voi, che tipo di utenti Linkedin siete? Quanti contatti utili siete riusciti a generare dalle informazioni che il social network vi ha messo a disposizione?