Ordinare un Big Mac con il proprio iPhone? Presto sarà possibile farlo e non solo: potremo anche pagarlo direttamente da un'app!
Secondo Leslie Patton di Bloomberg infatti McDonald's ha lanciato una sperimentazione per l'ordinazione e il pagamento tramite app smartphone. Per ora solo i clienti Mac di Salt Lake City e Austin possono usufruire di questo servizio, ma se la sperimentazione funzionerà, questo sarà presto disponibile in tutti gli States.
La sperimentazione
Già nel 2011, quando fu pubblicata l'applicazione dei ristoranti McDonalds che consente di consultare i menu, le sedi dei ristoranti e di scoprire il valore nutrizionale dei vari piatti, il messaggio era chiaro: McDonald's si avvicinava ai propri clienti con un'app smartphone.
Ora, ha deciso di fare un'ulteriore passo in questa direzione. Qualora la sperimentazione di Salt Lake City e Austin dovesse andare a buon fine, l'ordinazione e il pagamento in app verranno di certo integrate tra le funzionalità base dell'applicazione già esistente.
Il sistema è semplice: attraverso l'app dei ristoranti McDonald's sarà possibile ordinare nel locale della catena prescelto (ristorante, take away o drive thru), pagare attraverso l'app con Paypal o carta di credito, infine passare a ritirare il pasto.Sono previste, inoltre, per i fruitori del servizio di ordinazione e di pagamento in app, altre funzionalità quali offerte, promozioni speciali e premi fedeltà in genere.
Il target
Il nuovo servizio sembra mirare soprattutto alla clientela giovane e giovanissima: teenager, millenials, nativi digitali, insomma, con il dito sempre attaccato allo schermo dello smartphone.
Ma non solo, secondo le parole di Lisa McComb, una portavoce del gruppo, il servizio "renderà migliore l'esperienza dei ristoranti McDonald's per ogni nostro cliente", soprattutto per quelli che non hanno tempo da perdere in fila.
Qual'è la novità?
In realtà, già alcuni competitor di McDonald's, come KFC in Uk o Chipotle, catena di ristoranti di cucina messicana, che a marzo ha aggiornato la propria applicazione con servizi di ordinazione e acquisto in app. Infine anche Burger King offre servizi mobile che consentono di migliorare l'offerta e il rapporto con il cliente.
Ed è anche vero che, in America come in Europa, nascono sempre più piattaforme - come WeOrder o ChowNow - per l'ordinazione e il pagamento in app delle pietanze, che siano d'asporto o da consumare al tavolo, non solo presso le grandi catene ma anche e soprattutto presso i piccoli ristoranti.
Insomma, niente di nuovo nella sperimentazione di McDonald's, eppure secondo Bob Goldin, vice presidente della Technomic, azienda leader nella consulenza e ricerca nel settore della ristorazione: "molti competitor (di McDonalds ndr) stanno concentrando gli sforzi per entrare nel mercato mobile ma nessuno ha sviluppato una soluzione unica e onnicomprensiva che integri tutte le opportunità offerte da questa tecnologia".
Insomma: è la capacità di usare lo strumento che fa la differenza, è la capacità di renderlo onnicomprensivo e integrato a determinarne le capacità di successo. E in un mondo sempre più cashless, sempre più elettronico, sempre più mobile, offrire ai propri clienti la possibilità di ordinare e pagare in app sembra proprio una mossa vincente.