L'advertising nel mondo mobile può assumere numerose forme, ma sono pochi i criteri fondamentali che regolano l'acquisto e la vendita di spazi pubblicitari sulle app. Per chi vuole promuovere la propria app, gli annunci su altre app non sono soltanto un canale per la promozione in sé, ma possono trasformarsi in download e dunque direttamente in guadagni.
I due criteri più importanti (gli stessi di internet, d'altronde) sono le visualizzazioni e i clic: si paga o si è pagati, in base al numero di volte in cui un banner è visto o in cui viene cliccato.
Negli ultimi anni si è affermato, poi, esclusivamente per il mobile, un terzo criterio, quello dell'acquisto di installazioni: chi acquista l'ads decide di pagare solo per quegli utenti che, una volta cliccato sul banner, installano effettivamente l'applicazione sponsorizzata.
Come funziona?
Vediamo più nello specifico come funziona questo mondo.
Chi decide di pubblicizzare la propria app ha tre modi per farlo: pagando per numero di visualizzazioni (in genere si stabilisce un prezzo ogni 1.000 visualizzazioni), per clic o per installazioni.
E' importante sottolineare che, indipendentemente dalla scelta che si fa, è sempre l'acquirente a stabilire il prezzo che è disposto a pagare per lo spazio pubblicitario. Il prezzo determinerà il livello di visibilità dell'annuncio e quindi di efficacia della campagna di advertising.
Se il prezzo offerto è alto, il messaggio pubblicitario verrà visualizzato spesso in un breve lasso di tempo; se invece è basso, inferiore all'offerta media del mercato, si corre il rischio che l'annuncio venga visualizzato con una bassa frequenza, poiché le piattaforme di advertising danno la precedenza a chi ha offerto di più.
Le piattaforme del mobile advertising
L'acquisto e la vendita di ads in genere avviene attraverso piattaforme che fungono da intermediari, le più grosse a livello mondiale sono ovviamente quelle due due più grandi competitor nel mondo degli app market: AdMob di Google e iAd di Apple (solo per iPhone). E' interessante sbirciare tra i casi di successo di AdMob, dove è possibile leggere di aziende sviluppatrici di applicazioni che come Backflip Studios hanno guadagnato 100mila $ al mese in entrate grazie alla pubblicazione di annunci.
Esistono comunque molte altre piattaforme del genere, citiamo qui le più famose: MdotM, InMoby, RevMob, AppCircle, Millennial Media e TapJoy.
Il rapporto con queste società non è esclusivo per chi possiede un banner all'interno della propria applicazione. E' infatti possibile vendere lo spazio pubblicitario di un singolo banner a più di un intermediario contemporaneamente, così da assicurarsi una maggiore continuità nell'occupazione di questo spazio.
Quanto si guadagna con l'advertising?
Ma ancora, dov'è il guadagno per le app gratuite che hanno come modello di business l'advertising?
E' chiaro a questo punto che sono tre i fattori che determinano un profitto per queste applicazioni:
- il numero di visualizzazioni/clic;
-il prezzo di vendita degli annunci;
- la continuità con cui essi appaiono.
Non è altrettanto chiaro né prevedibile quale sia l'entità del guadagno. Esperienze dirette in campagne di mobile advertising e dati raccolti attraverso ricerche in rete indicano che mediamente un singolo banner all'interno di un'app con 10.000 visualizzazioni al giorno, produce quotidianamente un profitto tra i 25 e i 32 dollari, che si traduce in un guadagno mensile tra i 750 e i circa 1000 dollari.
E allora, per chi volesse sviluppare un'app gratuita, il cui guadagno si basi sull'advertising, è bene comunque sapere che il primo obiettivo da raggiungere è un alto traffico quotidiano di utenti. Come raggiungere un alto traffico di utenti? Questo ve lo diciamo nel prossimo appuntamento con gli approfondimenti su come guadagnare grazie ad un'app gratuita, seguiteci ;)