Chiamatelo self-marketing, personal branding o come più vi piace. In ogni caso, che si parli di trovare un lavoro o fare carriera, siamo di fronte ad un investimento che facciamo sulla nostra persona. Ed in quanto professionista, ognuno di noi rappresenta una marca. Il marketing tradizionale è stato già reinventato migliaia di volte. Per questo motivo è possibile utilizzare il classico marketing-mix come guida ed applicarlo al personal branding, proprio come se sviluppassimo una campagna per un prodotto qualsiasi. Ci tocca, forse, il compito più arduo. Vendere noi stessi.
Product
Si sta provando a smerciare qualcosa che si conosce meglio di chiunque altro. O perlomeno si presume sia così. Necessaria è una Swot Analysis per riconoscere, ancora prima di eventuali opportunità e minacce, soprattutto punti di forza e debolezza sui quali costruire il proprio marchio. Lo scopo finale è quello di essere riconoscibili e consistenti. Per essere appetibili bisognerebbe sempre domandarsi: “Cosa sto mettendo sul tavolo di diverso da tutti gli altri?”. Proprio come con una lattina di Coca-Cola, l’azienda che ci ascolta o analizza dovrebbe rendersi conto di cosa può ottenere quando ci sceglierà. Quando ci aprirà e inizierà a bere non vuole sorprese. Ancora più importante è fare delle scelte. Forse saremo sul serio delle persone dagli interessi variegati e multipli. Non va. Bisogna prendere delle decisioni ed indirizzare la nostra “marca personale” verso ciò che riteniamo sia più conveniente o più vicino alle nostre aspirazioni. Senza appiattirci.
Price
Non bisogna sottovalutare l’importanza di questa leva nell’online self-marketing. Stabilire il valore aggiunto che è possibile dare ad un’organizzazione non è mai facile per un professionista. In base a risultati ed esperienze, le abilità che mettiamo 'in vendita' avranno un prezzo più o meno alto. La parte discrezionale riguarda il range di accettazione. Attenzione a non sottovalutarsi. Se vogliamo essere un luxury brand e possiamo essere acquistati allo stesso prezzo di un mass-market, non attireremo mai il nostro target di riferimento. Lo avete capito. Anche per il personal branding, il pricingdeve tenere conto di tantissime variabili.
Place
Nella concezione tipica del marketing mix, i prodotti sono distribuiti in determinate aree geografiche. Una delle più grandi differenze con il personal branding. La criticità riguarda il fatto che una persona deve scegliere una determinata area di competenza ed attenersi ad essa. Essere realisti è importante. Necessità primaria è anche riconoscere la nicchia di aziende che potrebbero essere interessate ai nostri servizi e focalizzarsi nel “distribuirci” solo in quei canali. Eviteremo il rischio di dilutione perdite di tempo. Per entrambe le parti.
Promotion
Probabilmente la leva più importante. Come comunicare il messaggio al mercato selezionato? L’obiettivo è farsi ascoltare forte e chiaro piuttosto che disperdersi nella confusione. La decisione tra il creare un sito web o pubblicare un annuncio su un giornale locale viene sempre determinata tramite l’analisi del target. Le aziende che vogliamo impressionare dove procurano le loro informazioni? Le nuove tecnologie hanno ridisegnato le interazioni professionali e sociali. Vogliamo un lavoro o vogliamo essere considerati un guru nel nostro campo? Non importa. Utilizzare al meglio le leve del marketing-mix applicato al personal branding servirà per farci diventare una marca che si distingue e si fa riconoscere. I target che abbiamo individuato cederanno e saranno incuriositi al punto da voler sapere qualcosa in più su di noi? Missione compiuta.