Che il mondo della tecnologia non sia solo affare di uomini è cosa nota, ma queste 1o donne sembrano volerlo ribadire a gran voce: ecco le 10 dirigenti - in ambito tech - più potenti al Mondo!
Sheryl Sandberg
Prima Google e poi Facebook, dove dal 2008 è direttore generale. Appena arrivata in azienda la prima cosa che ha fatto è stata quella di pensare a come rendere il noto social network remunerabile. Fatto scontato oggi, ma non tanto all'epoca. Pare ci sia riuscita bene...
Ginny Rometty
Nell'ottobre del 2012 è diventata la prima donna a capo del gigante IBM, apportando subito grandi novità ed una strategia quinquennale basata su cloud e business analytics software.
In IBM dal lontano 1981 "Ginni" è una vera e propria veterana dell'azienda, entrata 30 anni fa come systems engineer, oggi ne è a capo.
Ursula Burns
Da 3 anni CEO della Xerox, è da circa tre anni che prova a cambiar faccia all'azienda: da "semplice" produttrice di stampanti e scanner, ad azienda erogatrice di servizi alle imprese, anche grazie ad un'attenta politica di acquisizione di piccole realtà.
Ursula Burns è il sogno di qualsiasi stagista: è entrata nel 1980 proprio come summer intern, prendete nota!
Meg Whitman
Dopo aver provato, senza successo, a diventare governatrice della California nel 2010, solamente un anno più tardi è diventata CEO di Hewlett-Packard. Ha subito ritrattato quanto il predecessore aveva detto, smentendo che il focus dell'azienda non fosse più la produzione di PC. L'attuale situazione finanziaria di HP è critica e per il nuovo CEO sono indispensabili 4 - 5 anni per far si che le cose migliorino.
Marissa Mayer
Dopo anni di onorato servizio in Google (ben 13), nel 2012 passa a Yahoo! per diventarne CEO. La Mayer ha da subito chiarito il focus dell'azienda, ovvero servizi di e-mailing, finanza e sport. Arduo compito il suo, ovvero quello di risollevare le sorti un'azienda che per anni, sopratutto in tempi di Web 1.0 ha dettato marcia, ma che nell'ultimo decennio ha un po' smarrito la strada.
Il nuovo CEO è anche una delle donne più giovani a rivestire una carica del genere, a soli 37 anni.
Susan Wojcicki
Sicuramente una delle donne più potenti al mondo: nel 2011 è stata responsabile del 96% degli introiti di Google. Senior vice president della sezione che si occupa di advertising, la Wojcicki si occupa di tutti quei prodotti che in pratica invadono la nostra vita quotidiana, come AdWords, AdSense, Analytics e DoubleClick.
Tra l'altro è proprio grazie a lei che è nato il noto motore di ricerca: nel 1998 affittò il suo garage a Sergey Brin e Larry Page, e lì nacque Google, il gigante che tutti noi conosciamo.
Safra Catz
In Oracle dal lontano 1999, nell'Aprile del 2011 è divenuta co-presidente e CFO (Chief Financial Officer) dell'azienda. Con lei alla guida i risultati hanno già ampiamente superato le aspettative degli analisti e molti sono gli investimenti portati a termine con successo, tra cui figurano sicuramente le acquisizioni delle software-house Taleo e Sun Microsystems.
Cher Wang
Co-fondatrice e presidente da 15 anni di HTC, nota azienda taiwanese, Cher Wang non sta passando di certo un buon periodo. L'azienda è in profonda crisi e le "guerre di brevetto" con Apple e Samsung non aiutano di certo. Questo dovrebbe essere l'anno del riscatto, della risalita. Lei dice di non essere affatto preoccupata per le sorti della compagnia, staremo a vedere.
Padmasree Warrior
Fino al 2007 CTO di Motorola, ora Chief Technology & Strategy Officer (CTO) presso Cysco System, una delle più grandi (se non la più grande) aziende produttrici di accessori per computer-networking. Ingegnere chimico, la Warrior è attivissima su Twitter, con quasi 1,5 milioni di follower.
Sue Gardner
Prima del suo avvento, Wikipedia era una compagnia diversa, soprattutto dal punto di vista economico. Nel 2007 c'erano meno di 10 impiegati e meno di 3 milioni di dollari di ricavi mentre nel 2011 si è passati a circa 23 milioni: una cospicua differenza frutto del lavoro certosino della Gardner.
Da annoverare un contratto del 2012 con 2 partner europei del calibro di Oracle e Telenor, con il quale si è riusciti a garantire l'accesso gratuito, senza costi di connessione, agli abitanti di paesi in via di sviluppo come Africa e Sud Asia.