Una delle cose che si rimproverano più spesso all'Unione Europea è quella di essere accomunata per lo più da una moneta unica, mentre mancano politiche, cariche e istituzioni che si occupino di rendere l'insieme dei paesi un sistema federale che condivida molto più del solo Euro.
Nei giorni scorsi è stato fatto un importante passo in avanti, il Consiglio Europeo ha infatti posto le basi per l'Unione Bancaria Europea che dovrebbe entrare a regime tra il 2014 e il 2015.
Quando si parla di Unione Bancaria Europea si intende il potere conferito alla BCE di supervisionare e prendere importanti decisioni riguardanti le più grandi banche nazionali degli stati membri, al fine di promuovere un comportamento più armonizzato di alcuni fenomeni finanziari all'interno dell'UE.
In particolare si sente la necessità di uscire dal meccanismo per cui ogni nazione deve salvare le proprie banche in difficoltà rischiando di mandare il paese in bancarotta.
Inoltre le principali banche Europee operano abitualmente al di fuori dei loro confini nazionali, quindi ha senso che si incarichi la BCE di supervisionare le loro azioni e soprattutto di intervenire quando le banche sono in difficoltà.
Questo in realtà è solo il primo passo verso un'Unione Bancaria Europea funzionante e l'UE dovrà affrontare nei prossimi mesi altri due punti fondamentali quali la protezione centralizzata dei depositi bancari di tutti i cittadini europei, la famosa assicurazione, e l'attribuzione del potere in seno alla BCE di ricapitalizzare o decretare la chiusura delle banche in difficoltà.
Solo dopo aver definito questi due ulteriori elementi ci saranno tutte le regole per far funzionare l'Unione Bancaria.
Intanto le regole stabilite dal Consiglio Europeo definiscono quali banche ricadranno sotto la supervisione della BCE. Le regole interessano tutte le banche nazionali con patrimonio superiore ai 30 miliardi di Euro o superiore al 20% del PIL del paese; ad ogni modo saranno supervisionate le prime 3 banche di ogni nazione anche se non soddisfano i requisiti precedenti. Si stima che questa regola metta sotto controllo della BCE oltre il 90% degli asset bancari Europei.
Tutte le altre banche continueranno ad essere sotto il controllo delle banche centrali nazionali eccetto per una deroga a tale principio di sussidiarietà che può entrare in azione a discrezione della BCE.
Non resta altro che attendere il corso delle prossime tappe fino ad arrivare, si spera, a vedere questa Unione Bancaria in azione tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015.