Il prossimo 23 marzo segnerà la data in cui il nuovo iPad sbarcherà finalmente anche in Italia. Non state più nella pelle, eh? Display Retina, quattro volte i pixel dell’iPad 2, fotocamera da 5 megapixel. Ma non siamo qui per parlare delle sue specifiche.
C'è qualcos'altro che agli utenti non è andata proprio a genio: il nome. Da Cupertino la migliore proposta di naming per il neonato gingillo è stato il semplice e diretto "Nuovo iPad", scelta alquanto inusuale che ha generato un certo dibattito in rete.
Dall'azienda si è alzata la voce di Philip Schiller, che ha dichiarato ai reporter del Wall Street Journal: “Non vogliamo essere prevedibili”. Di certo nessuno ci avrebbe scommesso un dollaro, ma d'altronde un naming del genere batte cassa sull'indiscussa riconoscibilità del brand Apple.
Così l'aggettivo "nuovo" evidenzia la presa di distanza dal passato: sarà un tablet diverso dai precedenti, non solo per le prestazioni, ma soprattutto per il modo d'uso e nell'interazione con gli utenti. In un certo senso rivoluzionario o, meglio, risoluzionario.
Ma il naming scarno e semplice corre il rischio di generare confusione, perché è ovvio che quando il prodotto evolve, la scelta del nome assume un ruolo fondamentale per differenziarlo tanto dai competitors quanto dai predecessori. E allora per quanto tempo sarà nuovo il nostro Nuovo iPad?
Oltre al pessimismo dilagante, in rete scoppia il caso e App Chronicles si è interrogata sulle ragioni di questa scelta. Ecco dunque una lista delle sette ragioni per le quali la Apple avrebbe così deciso il nome del nuovo iPad:
1. Verso l'infinito e oltre: iPad, iPad2, iPad3, iPad4, iPad5...
Apple aveva già sperimentato la mancanza di numerazione con l'iPhone 3G (dove 3G indicava non la versione ma la rete a cui era capace di connettersi). Lo stesso l'iPod, nonostante abbia rivoluzionato un settore, non ha mai dato vita ad una serie di versioni; si è sviluppato secondo diversi modelli (mini, shuffle, touch) ed ognuno ha dato vita a diverse generazioni interne senza mai utilizzare un criterio di numerazione.
Secondo gli esperti di Cupertino dare adito ad una serie infinita di versioni successive porta nel tempo a perdere credibilità e appeal. Un po' come i sequel cinematografici.
2. Sorpresa!
Come abbiamo già scritto, Philip Schiller, Vicepresidente Apple del Product Marketing internazionale, ha asserito che l'intento era il non essere prevedibili. Di fatto, l'effetto sorpresa è un classico del marketing Apple: il nuovo prodotto aveva generato un'attesa incredibile tra i fan della mela e le indiscrezioni filtrate gli scorsi mesi e la scelta del naming non hanno fatto altro che accrescere il dibattito e l'interesse verso il nuovo arrivato.
3. Chiamalo come vuoi, ma chiamalo!
Indipendentemente dal nome scelto, gli utenti si riferiranno al nuovo iPad nella maniera più comoda per loro. Ad esempio, curiosando nel web abbiamo letto i consigli che gli utenti si scambiano su come vendere online l'iPad. L'aggettivo "nuovo" è percepito come eccessivamente ambiguo in questo campo e loro hanno preferito chiamarlo semplicemente iPad3. Un po' di democrazia finalmente!
4. Uno sguardo al futuro
Da diverso tempo si vocifera su un possibile iPad Mini, un dispositivo da 7 pollici in grado di insidiare la fetta di mercato presidiata dal Kindle Fire. Per adesso nessuna anticipazione è giunta da Cupertino, ma a questo punto la logica impone di vedere il nuovo iPad come l'anticipatore di qualcosa di nuovo. In questo senso, è possibile che la scelta del nome sia legata anche a questo, alla necessità di programmare già da adesso l'identità di un prodotto futuro e di svincolarlo dal passato.
5. Leader in un mondo post-PC
Secondo iSuppli IHS, società americana di ricerca e statistica, nel 2011 la Apple ha ottenuto una quota del 62% nel mercato dei tablet. Inseguono a distanze siderali Samsung (9%) e Amazon (6%). Oggi, dunque, parlare di tablet significa parlare di iPad. Ecco perché il suo semplice nome, con o senza migliorie, aggancia i consumatori con la forza imponente di un'intera categoria merceologica che si identifica in esso.
6. Minimal is better
Il gusto estetico orientato al minimalismo ha da sempre guidato i creativi Apple su espresso volere di Steve Jobs. Le linee del design, le interfacce grafiche e anche i nomi dei dispositivi. Tutto orientato alla semplicità, senza per questo perdere la cura dei dettagli.
7. Eterni indecisi...
Molto probabile che la scelta del "Nuovo iPad" ricalchi tutte queste ragioni, in minore o maggior misura. Di certo non è stata una scelta presa a cuor leggero, ma non possiamo escludere che in un momento di forte indecisione, alla Apple abbiano optato per un nome qualsiasi, per il primo venuto in mente. In fondo, chiunque l'ha fatto almeno una volta!