Acquisizioni, cessioni e quotazioni in Borsa "social"

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito ad una serie di passaggi di proprietà, acquisizioni, cessioni, ingressi nei mercati azionari, che ha riguardato i principali social network e che ha disegnato un quadro di relazioni societarie completamente nuovo, mostrando nel contempo quanto quello dei social media sia un campo interessante ed appetibile per molti investitori.

In questo articolo ripercorriamo alcuni degli episodi più recenti, introducendo anche qualche (quasi certa) operazione futura.

Uno dei processi di acquisizione sicuramente più importanti e che ha contribuito a modificare lo scenario di riferimento nel campo della telefonia VoIP è quello che ha portato all’acquisto di Skype da parte di Microsoft. Dopo una serie di rumors che volevano sia Google che Facebook interessati ad assumere il controllo del servizio di video web conferencing o a costituire una joint venture, con un colpo di coda la società di Redmond si è inserita nelle trattative e ha chiuso un accordo con il quale ha acquisito il client VoIP per una cifra di 8 miliardi di dollari, più altri 500 milioni per farsi carico dei debiti della compagnia. Per Microsoft si è trattato della più grande acquisizione nei suoi trentasei anni di storia, che va ad inserirsi in una strategia di rilancio del settore voice e mobile.

Una cessione che può definirsi una vera e propria svendita è invece quella che ha riguardato Myspace. Quello che è stato il primo vero social network di successo della storia è stato venduto alla Specific Media, una compagnia specializzata nella pubblicità online, per 35 milioni di dollari dalla News Corp. di Rupert Murdoch, che a sua volta lo aveva acquistato nel 2005 per ben 580 milioni di dollari. Solo lo scorso anno, la divisione che include il social network ha accumulato perdite per 575 milioni. Gli utenti di Myspace diventeranno così la base per la rete pubblicitaria della Specific Media, che ha affidato la direzione creativa del progetto all’attore e musicista Justin Timberlake.

L’IPO di Renren, social network diffuso principalmente in Asia, ha aperto invece la strada a quello che è stato un vero e proprio ingresso di successo nei mercati azionari, vale a dire quello di LinkedIn. La rete sociale per professionisti prima al mondo per numero di utilizzatori è sbarcata a Wall Street con una valutazione di 4,3 miliardi e il primo giorno di contrattazioni il prezzo delle azioni al pubblico si è aggirato tra i 42 e i 45 dollari, ben al di sopra di quello preventivato di 32-35 dollari. Lo scorso luglio il titolo ha raggiunto la quotazione di 100 dollari per azione, in una specie di gioco al rialzo da parte degli speculatori.

E Facebook? Dopo voci e smentite circa la sua possibile quotazione sui mercati azionari, il sito della CNBC riporta che il social network di Mark Zuckerberg potrebbe lanciare la sua IPO nei primi mesi del 2012 e raggiungere una valutazione di 100 miliardi di dollari.

Le 5 proposte di matrimonio tra le più famose della Rete [VIDEO]

Proposte di matrimonio?! Proprio così! Vi tranquillizzo subito, siete proprio su Ninja Marketing, non siete capitati sul blog di una rivista femminile (nel caso ve lo foste chiesto). Niente paura dunque, non ci saranno romanticherie né sdolcinatezze.

Quello che vogliamo fare è semplicemente proporvi una piccola classifica di alcuni dei video più famosi del Web che ritraggono coraggiosi e fantasiosi ragazzi nel chiedere la mano della propria amata.
Sappiamo bene che anche i video virali sono soggetti a mode e tendenze: che si tratti di parodie o semplici casi di “ispirazione”, quando un filmato ha successo dopo poco tempo ne vengono prodotti altri molto simili. Ed è quello che è successo anche in questo caso. Facendo una piccola ricerca voi stessi troverete decine e decine di video del genere.

Spettacolarizzazione del privato frutto dell’esibizionismo figlio della nostre era? O semplice voglia di condividere un momento importante? Non è dato saperlo, quel che è certo è  che sulla scia di questo successo alcuni brand hanno fiutato l’occasione per farsi un pò di pubblicità: e infatti su un paio di questi video sono stati avanzati parecchi dubbi in merito alla loro genuinità (fatto che lancia più di un ombra sulla reale efficacia di questo genere di viral marketing!). Lascio a voi capire quali siano i video in questione…e nel frattempo, se volete, potete prendere qualche spunto per il grande momento  😉

Su grande schermo

A Disneyland

Al parco

Sul tetto

Con l’Iphone

CleaNap, l'iniziativa di alcuni giovani napoletani per pulire la loro città

Il problema della spazzatura sta diventando per Napoli qualcosa di insostenibile, che rovina la vivibilità e la bellezza di un’intera città.

Lasciati molte volte in balia di loro stessi, i cittadini Napoletani (e in particolare i più giovani) non sono stati a guardare, ma hanno cercato di attivarsi per cercare di risolvere la situazione con le loro stesse mani.

Tra queste lodevoli iniziative si colloca CleaNap. Leggiamo sulla pagina del blog dedicata alla presentazione del progetto:

La comunità CleaNAP nasce dall’idea di alcuni ragazzi di voler creare azioni dimostrative ai fini del miglioramento di alcune piazze e monumenti del centro storico di Napoli, ormai lasciati al degrado e all’incuria del tempo, nonché sopraffatti dall’invasione perenne dei rifiuti. A tale proposito si è deciso d’intervenire con azioni decisive, dandosi appuntamento in rete attraverso facebook. Armati di rastrelli, pale, scope, piantine e tanti attrezzi di giardinaggio, un centinaio di persone hanno iniziato da Piazza Bellini questo percorso di guerilla pacifica.

Come scritto, è dunque la pagina Facebook di CleaNap il ‘luogo’ di incontro dei volontari che, dall’11 Giugno, cercano di fare tornare Napoli al suo splendore.

D’altronde, l’adesione al progetto è semplice e immediata e non presuppone solo la diretta partecipazione alle ‘spedizioni pulitive’ che vengono via via organizzate: è anche importante far girare la notizia, invitare amici, effettuare delle micro-donazioni (in forma economica o di utensili necessari per le azioni).

Per agevolare le operazioni è stato anche creato da Nicola de Innocentis un WebGIS che permette all’utente di visualizzare grazie a icone sulla mappa di Napoli vari contenuti (video, foto, etc.) sulle attività di pulizia e guerrilla gardening del movimento.

E tu, vuoi unirti ai partecipanti di questa bella iniziativa? Consulta il blog e guarda la pagina Facebook: troverai sicuramente il modo di dare una mano al team di CleaNap.

… anche il sindaco De Magistris ha dimostrato di voler appoggiare e far parte del progetto!

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iCloud Beta: rilasciata la versione per gli sviluppatori

iCloud, il servizio di cloud computing sviluppato da Apple, è stato finalmente rilasciato, ma è in versione beta e solo  per gli sviluppatori, ovvero gli iOS Developer Program, cioè coloro che possono installare le beta dei firmwares sugli iDevices.

iCloud Beta include iWork


L’interfaccia di iCloud per gli sviluppatori è dotata di tutte le app più usate:  Mail, Calendar, Contacts, Photo Streaming. Inoltre contiene anche l’app iWork (Pages, Keynote e Numbers) e Find My iPhone.

iCloud gestisce lo spazio dando maggiore importanza all’archiviazione di documenti,per la felicità degli utilizzatore più accaniti di iWork. Per non correre il rischio di restare a corto di spazio su iPhone e iPad, le foto non vengono contate nello storage da 5 GB. Appena inviate al dispositivo iOS, le foto appaiono nello Streaming foto, un album che contiene gli ultimi 1000 scatti. iCloud conserva le nuove immagini per 30 giorni: dopo che sono apparsi nello Streaming foto, si può decidere di salvare gli scatti preferiti nel Rullino foto o in altri album, oppure di scaricarli su un altro dispositivo.

In concomitanza con questo rilascio, appare nella sezione download di iCloud sul sito developer, il link per scaricare la beta 2 di iPhoto per OS X Lion, che ingloba il servizio di Foto Streaming per sincronizzare in automatico e wireless le foto tra iPhone, iPad e Mac. Questa versione però sovrascrive la precedente, dunque le librerie già create non vengono conservate.

Prezzi

Come abbiamo già anticipato, si parte da un servizio base gratuito di 5 GB per archiviare i propri file, uno spazio che secondo Apple potrebbe essere già sufficiente per gran parte degli utenti. Le altre soluzioni a pagamento, in aggiunta sempre ai 5 GB gratis, sono: 16 euro all’anno per 10 GB (15GB in totale), 32 euro all’anno per 20 GB (25GB), 80 euro all’anno per 50 GB (55GB).

 Prime prove per gli sviluppatori

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Gli sviluppatori hanno a disposizione l’accesso ad iCloud per le prime prove sul campo, così esistono già i video sul web di iCloud Beta in azione, come questo di IGM – Insately Great che vi abbiamo riportato qui sopra. Purtroppo non esiste una versione in italiano di iCloud Beta. La versione finale ricordiamo invece che arriverà in autunno.

Nel frattempo, per gli utenti MobileMe la notizia è che Apple sta automaticamente migrando i loro contenuti a iCloud. In altre parole, il loro vecchio nome utente e password MobileMe funzionerà ora come il nuovo iCloud ID Apple.

E Amazon?

Cosa fa nel frattempo Amazon? Il mese scorso, Amazon ha aumentato i suoi Cloud Drive e Cloud Player, offrendo uno spazio illimitato di archiviazione per la musica (anche se per un tempo limitato) e spazio libero per tutti gli acquisti Amazon MP3. Il gigante del retail online ha anche realizzato la versione di Cloud Player per iPad. Cloud Player permette anche di riprodurre la musica memorizzata nel cloud su qualsiasi dispositivo, inclusi telefono Android, Android tablet, Mac e PC.

Staremo a vedere chi la spunterà tra Amazon e Cloud, intanto ci aspettiamo che i nostri lettori che possono testare la versione beta di iCloud ci facciano sapere presto le loro prime impressioni, :)!

10 Errori che un graphic designer non dovrebbe commettere

Il modo più comune per un graphic designer di apprendere è attraverso tentativi ed errori. Soprattutto per i giovani designer e aspiranti tali, che continuano a commettere errori a causa della mancanza di esperienza. Charlie B. Johnson è un graphic designer che ha aperto un blog, il  Graphic Design Blog , il quale è ormai diventato un‘utilissima risorsa web per tutti i grafici. Ed essendo del settore, ha voluto delineare i 10 errori più comuni commessi da un grafico.

Vediamo insieme quali sono.

1) Lavorare senza un brief

In ogni progetto grafico i dettagli sono necessari per guidare un designer attraverso l’intero processo di creazione. Alcuni grafici hanno la cattiva abitudine di essere eccessivamente fiduciosi e avviano così il progetto senza un breve riassunto di ciò che devono fare. Un riassunto, una bozza iniziale, sono necessari per raccogliere tutte le informazioni sul progetto che i clienti hanno in mente. Senza conoscere le esigenze e le condizioni del cliente, semplicemente non si può lavorare su un progetto.

2) Ignorare il target di riferimento

Lo scopo del graphic designer è aiutare le aziende a trasmettere visivamente il loro messaggio al target di mercato. Quindi, se i  grafici ignorano il target di riferimento, non saranno mai in grado di creare il visual giusto. Al fine di creare progetti rilevanti, è necessario analizzare la tipologia di clienti per cui sono concepiti, tenendo sempre presente a chi ci si rivolge.

3) Non firmare un contratto


Nella carriera di un designer, le questioni spinose dal punto di vista salariale sono frequenti. Quando non si ha un contratto con il cliente, a volte si rischia di essere truffati. Non si vuole insinuare che tutti i clienti abbiano cattive intenzioni, ma alcuni hanno l’abitudine di ottenere il lavoro svolto e fuggire con esso senza pagare il grafico.

4) Evitare di chiedere feedback al cliente


Alcuni progettisti sono timidi, mentre altri sono completamente ignoranti quando si tratta di rimanere in contatto con il cliente. Uno dei più grandi errori che si possono fare nella  vita professionale è non comunicare con i clienti in modo corretto. Non comunicare al cliente stesso come procede il lavoro lo può far sentire ignorato e indesiderato. E’ più giusto invece chiedere dei feedback per evitare di essere criticati alla fine.

5) Procrastinare

In ogni professione, le scadenze sono estremamente cruciali. Completando il lavoro in tempo, si mostra determinazione e sincerità d’ impegno. Alcuni grafici tendono a procrastinare nei loro progetti. Quando infatti si viene meno alla scadenza, si rischia di passare per designer mediocri. Il procrastinare rischia di far scappare i clienti, in quanto possono pensare che voi non siate efficienti.

6) Non essere aggiornati


In questa concorrenza spietata, è essenziale per ogni designer  rimanere sempre aggiornato con gli ultimi sviluppi nel campo del graphic design. Coloro che restano  indietro perdono facilmente la competitività.

7) Non iniziare in bianco e nero

Alcuni grafici non riescono a capire l’importanza di avviare un progetto in bianco e nero, ma creano direttamente la versione colorata del design. Questo è un grave errore, perchè come molti sapranno, alcuni mezzi promozionali non permettono determinati colori. Quindi, ciò che si crea a colori potrebbe non risultare poi soddisfacente in bianco e nero.

8 ) Definire il plagio come ispirazione


Una delle qualità principali di un graphic designer è la capacità di essere originale. Un altro grande errore in cui però spesso si incorre  è quello di copiare il lavoro degli altri. Alcuni designer hanno la cattiva abitudine di far passare quello che plagiano come semplice ispirazione, ma in questi casi a risentirne è la propria credibilità come artista.

9) Trascurare la semplicità


Alcuni grafici credono che aggiungendo particolari effetti il lavoro sarà più attraente, ma la realtà è un’altra. Aggiungere troppi elementi può rendere il lavoro confuso e complicato da osservare. Spesso infatti si trascurano la potenza e l’importanza della semplicità.

10) Perdere la fiducia in se stessi


Uno dei più gravi errori che si può fare come graphic designer è quello di perdere la speranza nel bel mezzo di un progetto.Ci sono momenti infatti in cui ci si stanca a lavorare su un progetto, a volte non si è mai soddisfatti del risultato.  Ma non bisogna mollare mai, tutt’altro, bisogna continuare fino a raggiungere i risultati desiderati. Che si tratti di grafica o di qualsiasi altra professione, la fiducia è fondamentale per il successo della propria carriera.

E voi siete  d’accordo con Charlie B. Johnson? Qualche consiglio utile da parte dei più esperti?

Gingerbread ora disponibile per HTC Desire! [BREAKING NEWS]

 

Disponibile l’aggiornamento a GingerBread per HTC Desire!

Nonostante le voci dei mesi passati, smentite e riconfermate più volte, HTC ha deciso di rilasciare l’aggiornamento per uno dei suoi prodotti migliori. Trovate nei link a fondo pagina dove scaricarlo.

Attenzione!

Ma attenzione. come la stessa HTC fa sapere, non si tratta di una release semplice, è consigliata solo a utenti esperti che vogliono avere un primo assaggio della nuova versione di Android, preferibilmente sviluppatori.  E’ un’ottima occasione per avere un assaggio del gustoso Gingerbread, ma se decidete di installarlo, è importante che facciate Backup di tutti i dati che non volete rischiare di perdere, compresi gli sfondi. La release infatti andrà a cancellare tutte le impostazioni create dall’utente.

Rumors

Sembra che alcuni partner di HTC non siano proprio soddisfatti di questa release e pare che Germania, Nord America, Sud America, Sud Corea, e Giappone si perderanno questo primo assaggio!

I ninja rimarranno vigili su ulteriori news!

Ninja Summer Camp 2011 – la seconda giornata

Al via la seconda giornata del Ninja Summer Camp 2011.

Dopo il #ninjaparty della sera prima, una mattinata di meritato riposo al mare, pranzo a base di pesce e poi subito si scappa alle unconference tenute da editor e contributor di Ninja Marketing.

Ancora per un giorno l’evento più in dell’estate nella splendida location dell’Ostello Borgo Scacciaventi di Cava de’ Tirreni che ha offerto ai più temerari di partecipare all’iniziativa Social Room.

Il via alle danze è stato dato da Adele Savarese, editor della sezione Marketing con i suoi contribuor Giovanna Napolano, Massimo Sommella, Danilo Ausiello, Manuela Ferrara, Alessio Carciofi, Angelo Di Pietro e Ilaria Galeotti.

Si è parlato di trend da tenere d’occhio e indagare con gli occhi creativi del mashupper, di chi cioè combina elementi attuali per trovare soluzioni nuove. Citysumers, gesti di gentilezza random, F factor (friends, fan & follower), extraordinary fiction e sensible branding. Per finire, una riflessione in chiave social dell’importanza dell’audience per la brand communication di oggi.

Durante la prima unconference della sezione Social Media Marketing diretta dall’editor Martha Burns e i contributor Simona Melani e Jonathan Greci si è parlato dell’importanza del social media marketing, attraverso un confronto tra best practice (es: Ben&Jerry’s Italia, Dolce&Gabbana) e worst practice (es: Patrizia Pepe, Samsung Italia) e di come il SMM sia sempre di più una scelta quasi obbligata per i grandi brand (es: Paul&Shark, Jaguar Italia) e i personaggi famosi (es: Alessandro Baricco) nonché una grande occasione per le piccole e medie imprese, per gli artisti emergenti e i creativi (es: Cric, The Jackal) e chiunque sia alla ricerca di lavoro (es: Claudio Nader e il suo profilo creativo su Facebook).

La sezione Social Media, capitanata per l’occasione dal Sub-Editor Alberto Maestri e dalle contributor Ida Perri e Marianna Notarangelo, ha poi proseguito nella direzione tracciata dal team di Martha Burns attraverso un intervento dal titolo “Social media mania! I recenti casi di successo e le tendenze 2.0”.

Durante lo speech sono prima stati analizzati due interessanti e attuali casi di successo come Google Plus e la diffusione dei social network di nicchia/settoriali. L’ultima parte è stata infine dedicata al rapporto tra geolocalizzazione ed entertainment, un trend che coinvolgerà sempre più le strategie aziendali sul web partecipativo.

E’ la volta della sezione Mobile. Il primo intervento su “Mobile [Marketing] Now!” è dell’editor Antonio Prigiobbo“: il mobile è una protesi dell’intelligenza umana, che potenzia le possibilità di conoscenza e di connessione degli individui. Dal concetto di ubiquity, passando per apps economy e geomarketing, Antonio ha spiegato perché il mobile vuol dire “conoscenza in tasca”.

Più nel dettaglio le analisi dei contributor Claudia Ingrassia, Lorenzo Muro, Francesco Piccolo e Nathan Gangi la rivoluzione dell’arte, della musica, della fotografia e del cinema grazie al mobile, il confronto Apple/Android, i cambiamenti nell’advertsing e nel settore dell’automotive, il mercato delle gaming apps.

Dopo un piccolo break con i gustosi gelati Ben&Jerry’s, è subito arrivato il turno della sezione Viral Video, dove l’editor Giovanna Minini e Elena Silvi Marchini hanno parlato dell’evoluzione dei video virali.

Dal primo video virale nel ’99, Alien Song, fino all’avvento di YouTube; il personal branding con i video virali, le star del tubo e i filmmaker più famosi, passando poi per i viral video realizzati dalle aziende diventati famosi casi di bad reputation.

Il turno della sezione Design è stato diretto da Luigi Ferrara, editor, e dalle sue contributor, meglio conosciute come le Luigi’s Angels, Daniela Mazza e Annamaria Fontanella.
Una coloratissima presentazione, è il caso di dirlo, dove si è parlato di design e non solo.

Quello che vediamo non è quello che arriva al nostro cervello. Le informazioni vengono sempre elaborate.

Comunicare visivamente non è quindi un semplice “rispecchiare” qualcosa, è un RICREARE, confrontarsi, interagire, interpretare. E questo si può sfruttare a vantaggio di chi comunica, per modificare il comportamento del destinatario: lo strumento principale che possiamo utilizzare per farlo sono proprio i colori.

Dalla sezione Startup, con l’editor Fulvio Rubini e il suo contributor Michele Barisciano, una rassegna di tutte le iniziative che hanno animato la scena durante questo anno cercando di fare il punto della situazione con un occhio verso il futuro. Nella seconda parte un piccolo how to su come sviluppare una Startup e cosa si aspettano gli investitori italiani. Molto IMPORTANTE per noi ninja l’interesse che suscitano questi temi tra i nostri lettori!

Alle unconference hanno partecipato anche le sezioni Mobile e Tech che ci hanno aggiornato sulle ultime novità di settore.

Ogni momento è stato catturato dalle coloratissime videocamere PLAYSPORT offerteci da Kodak che hanno reso ogni istante indelebile.

Tutto si è concluso con la consegna dei diplomi, la bellissima e gustosissima ninjatorta, tante risate, commozione e un po’ di malinconia per dover lasciare la splendida compagnia.

Ma non disperate, già stiamo pensando al prossimo Ninja Summer Camp 2012.

Grazie a tutti da Ninja Marketing … Be Ninja!

Top 5 Horror – Luglio 2011

Nei nostri post di solito cerchiamo di mostrarvi le idee più belle trovate in rete, le più interessanti o quelle stilisticamente realizzate meglio.

Ma spesso nelle nostre ricerche ne vediamo anche altre veramente brutte, schifose e stupide e siccome non vogliamo privarvi di nulla, ecco la Top Horror di Luglio, la classifica con gli orrori del mese.

Se non avete paura dei pubblicitari, beh dovreste averne!

Spot non ufficiale, ma sempre orribile, per le Skittles in stile Skittles

Vi ricordate gli spot demenziali ed insensati delle Skittles, dove ogni tanto venivano fuori arcobaleni fatti di caramelle colorate? Eccone uno ancora più demenziale, ma almeno questo non diventerà mai una pubblicità vera e propria, perchè non è stato realizzato per conto dell’azienda. A voi “La prima notte di nozze”:

Questo mese ben 2 ad assurdi per Volkswagen

Se avete una Touareg, state molto attenti! E’ talmente comoda che vi farà addormentare ovunque vi troviate, anche sul tettuccio o dentro il cofano magari. Più che altro però vi consiglierei di stare attenti a non addormentarvi quando la guidate, chè poi sono problemi seri…

Quest’altra invece era un’ottima idea in effetti, peccato che sia stata realizzata veramente, veramente male. “Con 188 kWh di potenza, la Golf R è la più potente Volkswagen mai realizzata. Quindi abbiamo assunto delle persone per girare in strada con una bocca finta per simulare l’effetto della forza gravitazionale”. Va benissimo, cari pubblicitari, ma a parte il fatto che magari l’avete un po’ scopiazzata dalla Vigorsol, vi siete resi conto di quanto sono inquietanti quelle bocche finte? Cioè, guardate voi stessi.

Per risparmiare la carta igienica, facciamo tutti la pipì nei boschi

Chi l’ha detto che il Green Marketing non è sexy? Ecco a voi, direttamente per Model Environment (un gruppo di modelle ambientaliste), un video dimostrativo con protagonista la bella norvegese Helene Traasavik, finita nella top 15 di Miss Universo nel 2005. A chi non è mai capitato di dover fare una pausa pipì mentre stava facendo una corsetta per i boschi? Fin qui niente di strano, ma voi l’avete mai visto un water con l’acqua collegata in pieno verde? Penso di no… la Traasavik invece ne trova uno, si ferma per il suo “pit-stop” e poi vi spiega che la carta igienica non è poi tanto necessaria. E la cosa più strana è che nello spot non c’è nemmeno un guardone!

L’ansia è una piaga sociale, e Fernet la cura creando il panico

Ansiosi di tutto il mondo unitevi! O meglio, ri-unitevi in un aeroporto dismesso, perchè potrebbe capitarvi una cosa unica nel suo genere. Un elicottero potrebbe improvvisamente trasportare e quindi scaricare sulle vostre teste un tappo per la penna di dimensioni bibliche. Non dovrete fare altro che sconfiggere i vostri avversari, in questo caso 1882 ansiosi come voi, per mordicchiarlo! Dopo il tappo della penna restate all’erta, perchè potrebbe arrivare dal cielo un dito gigantesco, per evitare magari di mangiarvi le unghie. Che dire, la scritta “Bere con moderazione” è sovraimpressa in tutto lo spot, ma chi ha avuto l’idea l’avrà seguito questo consiglio?

Ho una confessione da farvi…

Ringrazio tutti quelli che seguono assiduamente questa rubrica ed hanno imparato ad amarla, però, ho una cosa molto importante da dirvi, che potrebbe lasciarvi sconvolti per sempre, come i protagonisti dello spot: io non sono il Ninja che sta scrivendo questo articolo, in realtà io… SONO UNA MARIONETTA IA IA OH! SONO UNA MARIONETTA IA IA OH! Personalmente definire odioso questo motivetto mi sembra un eufemismo, e definire idiota lo spot ancora di più. C’è a chi piace però, ne conosco diversi… ma allora c’è da aver paura sul serio?