Google: cloud computing e risparmio energetico

Google ha recentemente pubblicato uno studio sulla natura ecologista dei suoi servizi in cloud computing (post promozionale?). Stando a quanto riportato, in ambiente business, l’adozione di un sistema di email in cloud computing (GMail) si dimostrerebbe molto più efficiente (di circa 80 volte) di una soluzione “in house” in termini di risparmio energetico  e quindi di abbattimento dei costi di gestione e soprattutto di immissioni ambientali nocive. La tabella qui di seguito mostra proprio l’assunto di base.

Insomma, tutto merito di centri dati e software dedicati pensati proprio per fornire prestazioni e servizi a condizioni operative che le installazioni di piccole e medie realtà business non possono ovviamente approntare.

In termini di risparmio energetico – Watt nudi e crudi – Google sostiene che:

“Optimizing the entire process of storing, hosting and serving email means that Gmail requires less than 250 mW per user,” Google said. “Over the course of a year, that’s just a bit more than 2 kWh of energy, or about $0.22 per user per year, representing significant savings over the locally hosted alternatives…”

 

E voi che ne dite? Disposti a spostare tutti i vostri dati nella nuvola per puro spirito ecologista?

Aatma Studio presenta il suo iPhone 5 [VIRAL VIDEO]

Già a gennaio correvano voci sul nuovo nato in casa Apple: l’iPhone 5. In questi ultimi mesi, l’azienda con sede a Cupertino ci ha tenuto sulle spine, facendoci sognare un device ultrasottile con un iOS all’ennesima potenza.
La rete è stata letteralmente invasa da ogni tipo di previsione, al punto da non riuscire a distinguere tra le notizie ufficiali e i fake.

Da fine agosto questo video circola sul web, alimentando la curiosità degli utenti. Un video molto realistico che ci presenta in maniera dettagliata tutte le caratteristiche del nuovo iPhone 5.
Il video ci presenta un I phone estremamente sottile: pochi millimetri che racchiudono tutta la potenza del nascituro in casa Apple.

Il nuovo device sarà, inoltre, dotato di una tastiera laser: un tasto ci permetterà di proiettare su un piano (un tavolo o una scrivania che sia) una tastiera a misura di dita che renderanno più facile che mai scrivere le nostre mail e i nostri messaggi.

Infine, terza, e non scontata, novità dell’iPhone5 sarà lo schermo olografico, trasmesso direttamente dal device, che permetterà di vedere al meglio le proprie fotografie, i propri video e, perché no, i film preferiti.

Insomma, un gioiello della tecnologia che tutti vorranno avere. Peccato che questo video sia solo un concept, una personale interpretazione che lo studio di animazione AAtma Studio, innovativa azienda con sede – e c’è da dirlo?! – nella Silicon Valley, ha realizzato con gran maestria, al punto da essere considerato vero da tanti utenti della rete!

Eh, cari miei, per sapere cosa si sono inventati di nuovo i creatori della Apple, dovremo aspettare ancora qualche mese. Quindi, se proprio non riuscite a tenere a freno la vostra curiosità, non vi rimane che dotarvi di sfera di cristallo e improvvisarvi veggenti.
Oppure attendiamo pazientemente e continuiamo a sognare l’iPhone 5 che vorremmo.

Nike Mag, all'asta le scarpe di Ritorno al Futuro

Oggi analizziamo l’ultima eccezionale campagna della Nike “Back 4 the future” nata per promuovere il ritorno delle Nike Air Mag: “le scarpe più famose mai realizzate”! Avete capito bene, fan di Ritorno al futuro, stiamo proprio parlando delle scarpe che si allacciano da sole indossate da Marty McFly (alias Michael J. Fox) nel secondo episodio della saga.

Tutto è iniziato con questo viral (che oggi supera 1,800,000 views) pubblicato dall’utente DocEmmettBrown88:

I fan della saga hanno chiesto per anni all’azienda di realizzare queste scarpe e finalmente dall’8 al 18 Settembre verranno messe all’asta 150 paia di scarpe al giorno tramite Ebay.

I modelli non “si allacceranno da soli”come nel film, ma contribuiranno a creare un futuro senza il morbo di Parkinson. Il ricavato dell’asta sarà infatti devoluto alla Michael J. Fox Foundation per la lotta al Parkinson (di cui l’attore è affetto dal 1991) attualmente il fondo privato più grande al mondo per la ricerca contro questa malattia.

http://www.youtube.com/watch?v=eYMyEqRb2cw&feature=player_embedded

Inoltre se l’associazione riuscirà a raccogliere 50 milioni di dollari entro la fine del 2012, Sergey Brin, co fondatore di Google e sua moglie Anne Wojcicki, co fondatrice di un’azienda per la ricerca genetica, doneranno a loro volta altri 50 milioni di dollari al progetto.

http://www.youtube.com/watch?v=3yiSdjwi_bg&feature=player_embedded

Nello spot ufficiale delle Nike Mag Christopher Lloyd riprende i panni di Doc irrompendo in uno store Nike alla ricerca delle scarpe che si allacciano da sole. All’interno del negozio l’attore Bill Hard che interpreta un commesso e Tinker Hatfield, designer delle scarpe nei panni del direttore di negozio, informeranno Doc che le Nike Mag che si allacciano da sole non saranno disponibili prima del 2015.

L’asta per le scarpe è riservata ai cittadini residenti negli Stati Uniti mentre in Italia l’unico paio di Nike Mag 2011 verrà esposto dal 10 al 18 Settembre a Milano, al Nike Stadium di Foro Bonaparte 50.

Vediamo come è stata curata la cerimonia di inaugurazione del Juventus Stadium attraverso una breve analisi della comunicazione su Facebook, sito, Youtube e Twitter.

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Juventus e il nuovo stadio visto dai social network

08/09/2011 – Si è conclusa l’inaugurazione del nuovo stadio della Juventus. Evento curato dall’agenzia K-Events che ricordiamo per aver curato anche la cerimonia inaugurale delle olimpiadi invernali di Torino e il lancio della nuova 500.

Un evento entusiasmante, ricco di musica, spettacolo e naturalmente tanto sport; la storia e il presente della Juve in una cornice architettonica unica nel suo genere.

Lo scopo della serata era la presentazione del nuovo spettacolare stadio, il primo in Italia di proprietà della società sportiva, oltre che rilanciare l’immagine della Juventus dopo un periodo buio per una società e tifosi abituati ai grandi risultati. Proprio per questo motivo i socialmedia rappresentano uno strumento importante per rafforzare il legame società-tifoso.

Ma com’è stato preparato e vissuto l’evento sui social network?

PRIMA DELL’EVENTO

Già da diverso tempo un countdown sulla pagina Facebook contava i secondi che mancavano al grande evento. Il canale Youtube ufficiale, ricco di video, nel pomeriggio ha inserito un video teaser della serata. Su twitter e facebook già da ieri sono iniziate ad uscire le prime indiscrezioni sulle prove generali.

Il clima è giusto e l’attesa alta per i tifosi e gli appassionati che a poche ore dall’inizio commentavano sui canali ufficiali le prime foto dello stadio.

DURANTE L’EVENTO

Inizia lo show, l’evento diffuso in diretta tv su sky e Cielo è stato seguito anche on line con aggiornamenti sulla pagina ufficiale Twitter della Juventus oltre che sul canale di Tuttosport, aggiornato minuto per minuto.

La pagina Facebook della squadra registra più di 2.340.000 fan da tutto il mondo è ben curata e attiva già da tempo, con diverse iniziative tra le quali proprio il progetto e la campagna per il nuovo stadio “accendi una stella”.

Una pagina molto attiva e seguita da parte dei tifosi, con più di 13.000 “mi piace” e 1.800 commenti in meno di un’ora sulla foto inaugurale dello stadio.

Non son molti però gli aggiornamenti di stato durante la serata inaugurale: mi sarei aspettato continui aggiornamenti dei momenti salienti, magari con informazioni aggiuntive o alcune foto “rubate” dietro le quinte, invece è stato scelto un approccio molto più istituzionale.

Molto istituzionale, e forse meno orientato ai social, è anche il sito ufficiale della squadra che durante la serata ha trasmesso in streaming l’evento (anche se in leggera differita).

Altro dettaglio che personalmente non apprezzo e trovo poco elegante è il watermark “juventus.com” in calce alle foto, nemmeno molto discreto direi.


DOPO

Grande attenzione è stata data alla memoria dell’evento e della serata. Nel canale Youtube è stato immediatamente inserito un video sintesi della serata.

 

Inoltre sulla pagina facebook è stata aperta una nuova scheda “send your pic” nella quale si invitano le persone presenti alla serata a condividere e inviare le proprie foto, come memoria collettiva, “Le foto più belle comporranno l’album ufficiale dell’inaugurazione della nuova casa della Juve!”

Non conosciamo i numeri ma credo sia un’ottima iniziativa per coinvolgere e rendere protagonisti ancora una volta i tifosi.

 

Una serata davvero spettacolare ed emozionante per i tifosi che in generale é stata ben gestita sui social ma forse nell’analizzare in maniera trasversale tutta la comunicazione (sito, tv, immagini, Facebook, Youtube…) sono emersi alcuni piccoli dettagli e incongruenze tra la voglia di essere “social” e un’impronta più tradizionale.

Flash su iPhone e altre Soluzioni per Sviluppare App

 

Riparte la sezione Mobile di Ninja Marketing per scoprire nuove app, nuovi trends, nuove strategie di mobile marketing e nuovi dati [magari infografiche ;)].

Adobe pochi giorni fa ha annunciato il suo ultimo prodotto: Flash Media Server 4,5 per permettere agli sviluppatori che usano Flash come piattaforma di  riassemblare i loro contenuti a seconda delle piattaforme d’uso, dal Mobile al Broadcast TV.

Quella che sembrava una battaglia persa per Adobe nei confronti di  Apple, ora, sembra ridisegnare un nuovo futuro per i contenuti sviluppati in Flash. Infatti, con questa soluzione possono essere convertiti automaticamente per i dispositivi mobile che usano il sistema iOS (ma non solo), sistema a cui attualmente manca il supporto per un sistema “multimediale” di authoring.

Cosa permetterà Flash Media Server 4.5? Certo, Flash non girerà direttamente dispositivi IOS, ma il nuovo software di Adobe sarà in grado di esportare i contenuti Flash in HTML5, standard che Apple è da tempo che promuove per IOS.

In passato, Apple ha rifiutato di abilitare il supporto per Flash, perché consuma troppe risorse di calcolo, portando il dispositivo a scaricarsi facilmente. Questa novità porta una nuova strategia in casa Adobe che riesce così finalmente ad accontentare la voglia dei propri  sviluppatori di creare apps senza lasciare la piattaforma Flash [riferimento notizia e post venturebeat].

Se sei interessato a sapere tutte le soluzioni che ti permettono di sapere di più su i sistemi alternativi per sviluppare la tua app questi sono i link utili che ti consigliamo:

2 tool a confronto per creare la tua app senza programmare

5 mosse per convertire intefacce ios in android

Non perdertevi anche una nostra selezione (ci sono tantissimi post che puoi leggere scorrendo le pagine) su questo argomento:

Mobile shoppers come conquistarli

Il Viaggio di un’App verso il Market

WebApp contro App Native

Mobile Marketing strategie vincenti per essere competitivi sul mercato

"Scusa, sai morire in discoteca?" [VIDEO]

E’ un esperimento, quello dei dei Monkey Mono & the Machine Orchestra.
Si tratta di un video clip musicale interattivo, “DIE IN A CLUB (Scusa, sai morire in discoteca?)”, uscito lo scorso 29 agosto, prodotto in modo del tutto artigianale.

E’stato infatti girato in prima persona, utilizzando una Canon 5D e un supporto da casco per reflex, costruito e montato dalla stessa band.

Lo scopo del progetto è quello di promuovere un loro brano in modo semplice e curioso, coinvolgendo allo stesso tempo lo spettatore che in questo caso riveste un ruolo attivo.

La scommessa di chi gioca è quella di riportare a casa il protagonista sano e salvo a seguito di mille peripezie…
Pensate di riuscirci?
Provate!

11 settembre: su Youtube, Twitter e Facebook per non dimenticare

Dov’eri l’11 settembre?

Io ero davanti alla televisione, stavo per iniziare a fare i compiti. Mio fratello e mia sorella in un’altra stanza stavano guardando la Melevisione. Tutti i programmi furono interrotti da quelle immagini. Mio fratello corse a chiamare mia madre e poi lei venne da me. Stavo già guardando eppure quelle immagini mi sembravano troppo assurde per non restare immobile nell’incredulità.

Dieci anni dopo stento ancora a credere che sia toccato all’intoccabile America e che siano già passati dieci anni. Perché il ricordo è ancora vivo in tutti noi.

Guardare i trending topic è particolarmente interessante a mio avviso perché rappresenta forse l’insieme delle reazioni più spontanee che si possono ritrovare sul web. E’ ancora più sorprendente a mio avviso che alcuni dei trending topic italiani oggi siano ancora dedicati all’11 settembre, a differenza dei TT americani, fatta eccezione per alcune aree come quella di New York.

Infatti oggi #11settembre, Never Forget, Torri Gemelle e Twin Towers sono ancora trending topic in Italia. Mentre a New York lo sono #godblessamerica e Empire State of Mind, dal titolo dell’album  Empire State Of Mind (Part II) 9/11 Tribute e del singolo Empire State Of Mind (Part II), realizzato da James Davis e dai bambini delle scuole di New York. Lo spot già virale è stato diretto da Spike Lee e i ricavati andranno alla National Fallen Firefighter Foundation.

Esistono diverse canzoni su New York, questa stata scelta, come raccontano alcuni bambini, perché ricorda che in questa città “non c’è niente che tu non possa fare”.

Ecco il link del canale Youtube dove trovate il video Empire State Of Mind (Part II) 9/11

E questo è quello del backstage:

Un altro canale di Youtube senz’altro interessante è September 11  realizzato dal New York Times, con la raccolta di storie e dei ricordi di quel giorno.

Inoltre sulla pagina Facebook National September 11 Memorial & Museum è stata lanciata un’app per sostituire la propria immagine del profilo con la tristemente celebre data e dedicare il proprio stato alla memoria di quel giorno.

 

Se vi va, raccontateci qual è il vostro ricordo dell’11 settembre e come pensate che sia cambiato il mondo dopo quel giorno.

Super Mario in scatola!

Non metto in dubbio che acquistare NES, controller e la famigerata cartuccia di Super Mario su Ebay sia facile e molto più economico (in termini di tempo e denaro).

Tuttavia, per chi di voi si diletta con un po’ di sano lavoro manuale e sa tenere un mano un saldatore o per chiunque voglia fare un salto da brividi dal mondo virtuale a quello reale, eccovi un video dimostrativo di cosa è possibile fare mettendo insieme:

– carta e cartone

– cavi

– codice rigorosamente homebrew (qui per il download)

– taguedino (per saperne di più vi rimando al progetto su Kickstarter)

– qualche adesivi

– un paio di calamite

Have fun!

Ricordare l'11 settembre: Broadcastr e il rewind immersivo

Immaginate di visitare il World Trade Center, dove esattamente 10 anni fà si verificò il terribile crollo delle Twin Towers. Arrivati sul posto avete la possibilità di ascoltare sul vostro iPhone l’esperienza vissuta da chi l’11 settembre 2001 si trovava dove siete voi. Questo è Broadcastr, piattaforma che permette agli utenti di condividere storie legate ad uno specifico luogo, di cui abbiamo già parlato nell’articolo “Broadcastr: il social network vocale con storie geolocalizzate“.

L’interfaccia principale di questa applicazione è la mappa di Google Maps, sulla quale vi sono una serie di punti, ognuno dei quali rappresenta una storia caricata da altri utenti e legata a quel posto. Nonostante Broadcastr sia stata lanciata solo a febbraio, vanta già una decina di partnership; tra queste, la più importante risulta essere proprio quella per il Memorial del 11/09 presso il World Trade Center.

Per l’occasione sono state caricate un centinaio di storie, facilmente ordinabili tramite una playlist e condivisibili su altre piattaforme; un’altra caratteristica è la capacità di racchiudere in un area di “geofencing”, la presenza di una serie di storie ascoltabili una volta raggiunto il punto specifico.

Il progetto di Broadcastr è molto ambizioso, con l’obiettivo di porsi come un metodo innovativo per incorporare l’arte del dialogo con l’era digitale generando una nuova forma di condivisione e di apprendimento che in futuro potrà avere notevole rilevanza.

 

Planking, owling, stocking: guida agli internet meme fotografici [VIRAL]

Planking, owling, cone-ing, balling, pillaring, teapotting & co, ovvero i giochi dell’estate 2011. Sembra quasi uno scioglilingua recitato dai bambini inglesi e invece è stata una delle tendenze dell’estate in corso.

L’obiettivo è sfruttare la rete per diffondere pose fotografiche e video virali che da un lato testimoniano il bisogno di notorietà e di affermazione degli utenti della rete e de “lo famo strano”, da un altro la potenza dei social media. Da un altro ancora, sviluppano nuovi canali ed idee di comunicazione spontanea o commerciale che sia.

Andiamo con ordine: il primo a diffondersi, ma il primato è di difficile attribuzione, sembra essere stato il planking. L’idea è quella di farsi fotografare stesi a pancia in giù poggiati sulle superfici più strane (in equilibrio su oggetti, sull’acqua, su un binario), a volte in maniera anche alquanto pericolosa.

A ruota segue il teapotting. Non è una pratica hard ma il farsi fotografare in posa “tazza da tè” riecheggiando una posizione gioco delle filastrocche inglesi per bambini.

Poi c’è l’owling che anche in questo caso è letteralmente “stare a gufo”, cioè accovacciati come farebbe un gufo su di un ramo. L’owling presenta altre varianti come il batting, che è invece assumere la forma del pipistrello; forse ne verranno altre, di mode animalesche.

Poi c’è il balling, ovvero il raggomitolarsi, e il pillaring, ovvero starsene fermi e dritti in piedi, più immobili possibili, e, dulcis in fundo, lo stocking ovvero la riproduzione di scenette da foto pubblicitarie vendute in stock (da cui il nome) dalle agenzie fotografiche per ogni evenienza. Il contrasto tra le due rappresentazioni può raggiungere anche il ridicolo!

Nella carrellata virale, fronte video, arriva il cone-ing, ovvero acquistare un cono di soft ice-cream da Mc Donald’s drive e schiacciarlo impugnandolo dal lato della crema o utilizzarlo per farsi decorazioni da commando sotto l’occhio incredulo del commesso.

Insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta per decretare la moda della stagione, ma quello che è certo è che ancora una volta si dimostra la forza della rete e dei new media. Anche per veicolare simboli della nothingness, del nonsense e dell’assurdo.