Cosa succede se un comunicato stampa sbagliato viene immesso in ret ? quali effetti può produrre un hashtag indovinato? quanti di voi hanno twittato il 24 settembre scorso? alla scoperta del fenomeno #tunnelgelmini.

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Il potere dell'hashtag: il fenomeno #tunnelgelmini

La notizia è di pubblico dominio, anche per chi segue poco le vicende del web: sabato 24 settembre la Rete e i network sociali – in particolare Twitter – hanno vissuto una giornata molto particolare, che dovrebbe essere nello stesso tempo di monito e di insegnamento per chi non ne comprende appieno le potenzialità.

Facciamo un passo in dietro: se scrivo #tunnelgeminini sapete tutti di cosa sto parlando, vero?

Premessa: nella giornata di venerdi 23 settembre una notizia fa in poche ore il giro del mondo. Al termine dell’esperimento OPERA durato tre anni, i fisici del CERN di GinevraEuropean Organization for Nuclear Research – annunciano che la velocità della luce potrebbe – il condizionale è d’obbligo – non costituire più un limite invalicabile per la materia, in quanto sarebbe stata superata da quella dei neutrini – componenti subatomici dalla massa praticamente nulla. Le misurazione dell’esperimento, ripetuto più e più volte, darebbero i neutrini – sparati a velocità tra i laboratori del CERN di Ginevra ed il Laboratorio sotterraneo del Gran Sasso – più veloci della luce di circa 60 nanosecondi nella copertura della distanza di 732 km. Una componente infinitesima, ma fondamentale per rivedere molte delle moderne teorie fisiche e, in ogni caso, conforme a quanto teorizzato dal grande Einstein

strenuo sostenitore dell’ordine costituito…fino a nuovo ordine!

Cosa c’entra tutto questo con il web? c’entra, c’entra.

La notizia, come detto, rimbalza in tutto il mondo, reale e digitale, attraverso tutti i media. L’occasione è di quelle da non lasciarsi sfuggire: con un comunicato stampa da alcuni definito evocativamente ‘littorio’, l‘On.le Maria Stella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, loda apertamente i risultati della ricerca

‘La scoperta del Cern di Ginevra e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è un avvenimento scientifico di fondamentale importanza. Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna. Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo

E prosegue poi precisando:

Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro“.

Costruzione del tunnel? quale tunnel?

Passa giusto qualche manciata di minuti e il web si scatena: esplode letteralmente Twitter, dove non è umanamente possibile star dietro alle centinaia di ‘cinguettii’ che ogni minuto si accavallano gli uni sugli altri, in una sorta di contest spontaneo alla battuta più fulminante.

Ne riporto alcuni tra quelli letti:

– Il #tunnelgelmini è il secondo tunnel più lungo al mondo. Il primo è il Tunnel Chuck Norris che collega l’Oklahoma a Giove;
– #tunnelgelmini già dato in concessione ai Benetton. Addio neutrini veloci!;
– Ragazzi il #tunnelgelmini esiste, ve lo giuro sulla Padania;
– Rubbia parla del #tunnelgelmini: un piccolo passo per un neutrino, un passo da gigante per la scienza. E ora via libera alla funivia lunare;
– Abbandonato il progetto del ponte sullo stretto. Sarà prolungato il #tunnelgelmini che collegherà il CERN anche alla sicilia;
– I neutrini che viaggiano all’interno del #tunnelgelmini non possono accendere i fari perchè comunque arriverebbero prima della luce;
– Trovata soluzione per il #PareggioDiBilancio: un 5% sui neutrini di rientro da #Ginevra tramite il #tunnelGelmini #Tremonti ubriaco di gioia;
– Anche il Trota, stupefatto, ha dichiarato: Seee! un tunnel tra il Gran Sasso e Ginevra, e come lo attraversa l’oceano? #tunnelgelmini;
– #tunnelgelmini replica della #gelmini pubblicata sul sito del Miur: il tunnel e’ riservato ai protoni. Sindacati dei neutrini già in piazza;
– Al via la gara per gli #autogrill nel #tunnelgelmini

e l’immancabile accostamento ad un altro famoso hashtag di pochi mesi fa, #sucate:

– E’ vero che il #tunnelgelmini passa anche per #Sucate?;
– Comunque, se ancora non l’avete capito, il #tunnelgelmini passa sotto #sucate!;
– E’ ufficiale: la Presidenza del Consiglio dà il patrocinio per l’ampliamento del #tunnelgelmini fino a #Sucate.

In molti commenti, a volte mal celato dall’ironia, emerge un senso di incredulità per il contenuto della dichiarazione ministeriale.
Come spesso accade, viene aperta un’apposita pagina Facebook ‘Il tunnel della Gelmini, che registra 8 mila fans in poche ore (siamo a quasi 28.000 nel momento in cui scrivo); centinaia di blog si occupano dell’argomento; non mancano servizi in alcuni telegiornali (si, anche la tv) e su importanti quotidiani nazionali.

Il Ministro si affretta a smentire, ma il rimedio appare da subito peggiore del male: la politica del ‘mi avete frainteso‘ non appaga la Rete.

Ma torniamo a noi: al di là del fatto in sè, cosa ci insegna questa vicenda?

Il web ha un potere immenso di propagazione di idee, notizie, informazioni, un potere che può essere usato consapevolmente a proprio vantaggio, ma che può anche ritorcersi contro chi lo utilizza.

Come nella vicenda #tunnelgelmini, l’effetto ‘amplificazione’ che il comunicato stampa cercava si è, in realtà, tradotto in una amplificazione sì, ma di un errore di comunicazione contenuto al suo interno. Twitter, poi, e l’uso mirato dell’hashtag utilizzato dalla community hanno fatto il resto.

Sono tante le considerazioni che potrebbero scaturirne, anche prendendo spunto dalle discussioni che ne sono seguite. Mi chiedo, in particolare, se non sia arrivato il momento, per chi ci governa, di provare ad utilizzare i internet e i social media con maggiore consapevolezza, conoscenza dei fenomeni e comprensione delle dinamiche, non limitandosi al botta e risposta del comunicato/smentita tipico di una certa stampa – internet non è stampa – e di epoche altre.

Il mondo è cambiato, e con esso le modalità comunicative, i tempi di azione/reazione e le dinamiche, anche relazioni, che lo governano. Chi non lo comprende, e non riesce ad utilizzarlo, ne è inevitabilmente tagliato fuori o ne diventa oggetto, anzichè soggetto.

Unisco a questa un’altra riflessione che è anche un’auspicio: che le prove generali di #sucate e di #tunnelgelmini siano solo esempi di ciò che la Rete può – e forse deve – fare anche su fronti più seri, senza aspettare le ‘primavere arabe’.

Cominciando, magari, da ora.

Ariel Fashion Shoot: l'ultima campagna creativa di Saatchi&Saatchi

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Punta, macchia e vinci. Questo è Ariel Fashion Shoot, l’ultima campagna unconventional targata Ariel.

Saatchi&Saatchi, l’agenzia che ha lanciato la campagna, ha piazzato due box di vetro nel centro della stazione di Stoccolma: da un lato, un poligono di tiro per robot sparamacchie; dall’altro, un’efficiente lavanderia munita di lavatrici e fustini di detersivo.

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Il braccio meccanico, governato dai fan della pagina Facebook Ariel, ha permesso agli utenti di spruzzare cioccolato, ketchup e succo di frutta sulle candide t-shirt che scorrevano davanti. Ogni capo centrato finiva dritto nel box accanto a farsi lavare e centrifugare, per poi essere spedito al fortunato cecchino.

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Pollice su, dunque, per il brand di P&G:

– Perché, in fondo, tutti noi da piccoli abbiamo sognato di farlo
– Perché sfido chiunque a creare engagement partendo da un detersivo liquido
– Perché non è da tutti mixare ambient, social media e advergames con creatività!
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Campagna abbonamenti Sky Sport 2011, la pubblicità dei miracoli

Il messaggio è semplice, chiaro, al limite dell’irriverenza: “Solo su Sky lo sport fa miracoli”. La guerra per le campagne abbonamenti diventa, da agosto in poi, un cult per gli appassionati del settore. E da quando anche per quanto riguarda le pay tv si è entrati in regime di concorrenza, le aziende si spingono sempre oltre per accattivare i possibili contraenti.

Da questo punto di vista la piattaforma satellitare che fa capo a Rupert Murdoch si è sempre mostrata un passo avanti ma nel 2011 sembra proprio abbia intenzione di scatenare un putiferio.

Stiamo parlando della campagna integrata composta da spot televisivi, poster e banner in cui i campioni del calcio prestano il proprio volto per quella che potrebbe essere definitiva come la campagna “Scherza con i fanti… e coi santi pure”.

Dal contenuto alla vesta grafica c’è poco da dire, il richiamo alla divinità è palese e destinato a far discutere, specie in un paese dalle forti connotazioni cattoliche come l’Italia. Eppure ci sentiamo di far notare come in realtà la scelta in termini di comunicazione si leghi a doppio filo non solo con la provocazione esplicita ma si accompagni anche ad altro su cui vale la pena spendere qualche parola.

E’ l’insieme delle adv di questa campagna che, a nostro avviso, merita una menzione di lode per essere riuscito a creare quel triangolo magico tra immagine-brand-prodotto.

Nonostante lo slogan sia sempre molto presente, ciò che attira di più è l’accostamento tra lo stile delle foto, che richiamano il periodo rinascimentale, seppur ironicamente rivisto dovendosi adattare ai canoni delle discipline sportive, e la qualità promessa dal servizio HD.
L’idea di fondo è tanto semplice quanto al tempo stesso sofisticata: suggerire una corrispondenza tra il periodo artistico più alto della cultura italiana, il rinascimento per l’appunto, e l’alta definizione dei programmi sportivi Sky.

Questo tipo di escamotage fa si che il giudizio sulle immagini prevalga nettamente rispetto alla semplicistica provocazione testuale, sebbene sia quest’ultima a rimanere impressa nello spettatore. Ci sembra dunque che la campagna pecchi di “pigrizia” in termini di inventiva e copywriting, slogan principale e claim di chiusura non reggono il passo rispetto alle scelte grafiche che invece mostrano buon gusto, riflessione e arguzia pubblicitaria.

iPhone 5: è tempo di aggiornamento? [INFOGRAFICA]

Nel web, tra social network e blog specializzati, rimbalzano le voci sull’imminente lancio dell’iPhone 5, il nuovo iDevice che da mesi si aspetta sul mercato e sul quale sono nate parecchie leggende.

E’ notizia di questo weekend che l’evento in cui debutterà il nuovo melafonino si tpotrebbe tenere il 4 ottobre presso il campo multimediale di Cupertino e non come da tradizione a San Francisco. I keynote di lancio degli altri iPhone si sono tenuti in passato sempre al Moscone Center o allo Yerba Buena Center for the Arts, ma quest’anno la prima struttura è già stata prenotata da Oracle per l’OpenWorld dal 2 al 6 ottobre e probabilmente anche la seconda non è disponibile. A dare la notizia è il blog All Things Digital, che finora ha sempre avuto ragione sulle date di uscita dei prodotti Apple.

La notizia ha suscitato numerose domande: intanto la sala disponibile a Cupertino contiene circa 200 posti, che per un evento del genere è veramente una disponibilità esigua. Perché scegliere una sala “vicino casa” per un lancio così importante? non si poteva davvero prevedere questo evento? C’è da chiedersi se la produzione del nuovo iPhone sia in ritardo con la tabella di marcia e dunque la scelta della data di lancio sia stata presa all’ultimo momento.

E non finisce qui: si aggiunge la notizia di Appleinsider che la Apple abbia negato le ferie ai suoi dipendenti per i giorni fra il 9 ed il 12, giorni probabilmente di uscita della nuova release iOS5, e fra il 14 ed il 15, per il lancio del nuovo iPhone.

Dal momento che vi promettiamo di tenervi informati con i rumours sull’iPhone 5, abbiamo deciso di proporvi un’infografica per prepararci ai possibili aggiornamenti che il nuovo iDevice potrebbe apportare agli smartphone di casa Apple. E’ la prima di tre infografiche sviluppata da AYTM e da PaidViewpoint insieme a Mashable che riporta l’indagine fatta con 1000 possessori americani di iPhone dai 18 anni in su a cui sono state poste diverse domande per capire le loro preferenze e le loro aspettative riguardo il nuovo iDevice. (fonte Mashable)

Gameloft: 5 giochi HD per i nuovi tablet della Sony [BREAKING NEWS]

La nota casa sviluppatrice francese Gameloft, che in questi giorni ha raggiunto il traguardo di 1 milione di fans su Facebook, ha annunciato la line-up di videogiochi ottimizzati per i nuovi tablet della Sony.

I giochi interessati sono: Asphalt 6: Adrenaline HDN.O.V.A. 2 – Near Orbit Vanguard Alliance HD;  Real Football 2011 HD;  Spider-Man: Total Mayhem HD e Green Farm HDTutti ufficialmente accessibili direttamente dai tablet Sony.

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I 2 i nuovi tablet di casa Sony sono rispettivamente:

– Sony Tablet S un tablet Android Honeycomb equipaggiato dal processore mobile NVIDIA Tegra 2 da 1 GHz, con un schermo ampio tattile da 9,4″ (23,8 cm) e RAM da 1 GB fino a 32 GB, telecomando a infrarossi, un design liscio, pratico ed ergonomico, Wi-Fi e 3G opzionale. Dotato di un display TruBlack caratterizzato da colori vivaci che rendono la qualità dell’immagine davvero di grande interesse.

Tre le tipologie di questo specifico modello immesse sul mercato: da 16 GB al prezzo di 479 , da 32 GB al prezzo di 579 €, e da 16GB+ rete 3G (al momento ancora non disponibile).

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Sony Tablet P è invece un tablet sempre Android ma caratterizzato dallo schermo doppio per la massima mobilità, una maggiore produttività durante gli spostamenti, grazie a due schermi tattili da 5,5″ (13,9 cm), RAM da 1 GB, equipaggiato con processore mobile NVIDIA Tegra 2 da 1 GHz, memorizzazione su scheda MicroSD, design leggero e compatto, Wi-Fi e 3G. (In attesa di saperne il prezzo ufficiale).

Questo particolare device è il primo tablet con certificazione PlayStation mai uscito in commercio, ciò comporta che al momento dell’acquisto si avranno a disposizione giochi  PlayStation, come Crash Bandicoot e Pinball Heroes, e l’opportunità di scaricare giochi dai titoli originali PlayStation online.

Gameloft ha dichiarato ufficialmente:
L’unione tra alte prestazioni, un incredibile display e un device sempre connesso alla rete come quello proposto dai “Sony Tablet” si integrano perfettamente con i giochi di alta qualità prodotti da Gameloft e le funzionalità offerte dal multiplayer“, ha detto Gonzague de Vallois, Senior Vice President Publishing di Gameloft. “Il grande display presente nel “Sony Tablet S” così come l’unicità del doppio schermo del “Sony Tablet P” migliorano significativamente la gaming experience“.

Accompagnato dalle dichiarazioni della Sony:
Siamo estremamente lieti di offrire ai nostri clienti l’accesso agli emozionanti giochi Gameloft grazie ai “Sony Tablet“”, ha dichiarato Makoto Ishii, General Manager, Product Planning Dept. No.2, Business Planning and Strategy Div., VAIO & Mobile Business Group Sony Corporation. “Sono convinto che arricchiranno la user experience dei nostri tablet in arrivo sul mercato”.

Continua quindi l’assalto ad iPad 2 da parte del colosso nipponico, dopo averci svelato ad inizio estate 2011 la PlayStation Vita, un originale gaming device.

In definitiva la mobile gaming experience ancora una volta protagonista di prestigio nel lancio di device di ultima generazione.   😉

945 miliardi di buone ragioni per investire nel Mobile

La crisi dei mercati finanziari ha portato diversi investitori a puntare su beni rifugio come oro e immobili.

Eppure se si stesse chiedendo su cosa investire oggi da un punto di vista di marketing strategico, ci sarebbero ben pochi dubbi secono l’IE Market Research Corporation (IEMR), struttura specializzata in servizi di market intelligence: il settore più redditizio sarebbe il Mobile.

Nella ricerca dell’IEMR 3Q.2011 Global Mobile Payment Market Forecast 2011- 2015 (pubblicata il 7 settembre 2011) infatti sono diversi i trends individuati che denotano un’evidente crescita di tutto il settore in concomitanza con ciò che viene definito dai marketer americani il “digital wallet”.

I mercati europei e americani sono quindi maturi secondo l’analisi di IEMR per adottare sistemi avanzati di Mobile Commerce attraverso gli smartphone di nuova generazione, come afferma Nizar Assanie, vice presidente dell’IEMR:

“Our usage surveys reflect a trend of mobile payments growing commonplace in the Western world, corroborated by the fact North American and Western European markets are geared up for the beginning stages of a full-fledged adoption of the digital wallet.”

M-Payment: 945 miliardi di dollari di transazioni mobile entro il 2015

 

Mentre nel 2010 il movimento di transazioni mobile si assestava intorno ai 31.5 miliardi di dollari secondo la ricerca questa cifra è destinata ad aumentare di ben 30 volte entro il 2015 portando le transazioni mobile a un pubblico mainstream a partire dal 2012 con 945 miliardi di dollari.

Le transazioni virtuali, la dematerializzazione della moneta reale insomma, porteranno le strategie di M-commerce ad un livello di interesse superiore. Il report di IEMR basato su un’indagine di Global Consumer Telecommunications su 50000 utenti mobile in 50 markets mondiali, è una delle piú vaste ricerche del suo tipo e i suoi risultati sono più che semplici previsioni: danno in effetti un quadro esaustivo del futuro del settore Mobile.

Addio pagamenti via SMS: il futuro è la tecnologia NFC

Abbiamo da poco visto il lancio di Google Wallet, il portafoglio mobile che promette di farvi lasciare a casa la carta di credito. Come vi abbiamo detto già, Google Wallet sfrutta la tecnologia NFC(Near Field Communications): si tratta di un semplice chip in grado di stabilire una connessione sicura se molto vicino a dei ricevitori specifici. Questo permetterà, avvicinando il telefono, di autorizzare transazione molto rapide.

L’ultimo rapporto IEMR illustra una tendenza in calo nei pagamenti via SMS rispetto alla crescente adozione della tecnologia NFC nei mercati sviluppati, in particolare l’Europa occidentale e Nord America. Quello che sorprende della ricerca è che parte del successo previsto si baserà molto sulle transazioni mobile dai paesi in via di sviluppo, poiché l’assenza di strutture via cavo favorisce l’utilizzo di tecnologie wireless attraverso l’NFC technology.

 

Satellite in arrivo sull'Italia: zone a rischio e consigli

Continuano gli aggiornamenti sulla situazione del satellite Uars, che sta tenendo con il fiato sospeso il nord Italia.

Due sono le possibili traiettorie che interessano il nostro Paese e due le eventuali finestre temporali in cui potrebbe verificarsi la caduta di uno (o più) dei 26 frammenti in cui dovrebbe disgregarsi il satellite: le tra le 21,25 e le 22,03 di oggi e le 3,34 e le 4,12 di domani.

L’area potenzialmente a rischio comprende le Province Autonome di Trento e Bolzano, tutte le province di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia; Piacenza e Parma per l’Emilia Romagna, Verona, Vicenza, Belluno, Treviso per il Veneto e Pordenone e Udine per il Friuli Venezia Giulia.


Fonte immagine

Cos’è Uars?
L’Upper Atmosphere Research Satellite è stato lanciato venti anni fa, con lo scopo di raccogliere informazioni sulla salute dello strato di ozono. Dopo 14 anni è stato spento e fatto scendere a un’orbita compresa tra 245 e 275 km di altitudine. Ora si trova tra i 225 e i 205.

Quanto è grande?
Lo hanno paragonato a uno scuolabus, 10,7 metri per 4,6, per un totale di circa 6 tonnellate. Si pensa che il satellite si frammenterà in più di 100 parti al contatto con l’atmosfera terrestre, la maggior parte delle quali brucerà.

Solo 26 pezzi di metallo dovrebbero sopravvivere allo scontro. Il più grande, comunque, ha un peso notevole: circa 136 Kg. In tutto, dovrebbero piovere sulla Terra circa 544 Kg di detriti.

Consigli per la sicurezza

Seppur l’arrivo sulla terraferma di qualche resto del satellite abbia davvero scarse probabilità, vi annotiamo qualche informazione utile:

– gli edifici sono più sicuri dei luoghi aperti;

– meglio ancora i piani bassi, posizionandosi vicino i muri portanti (quelli più grandi e resistenti);

– nel caso si avvisti un frammento avvertire le autorità;

– i frammenti possono essere tossici, mantenersi a distanza di almeno 20 metri.

Cat's Pride con Fresh & Light evita i mancamenti felini [VIDEO]

Che i gatti fossero uno degli ingredienti giusti per un viral, lo abbiamo più e più volte riscontrato e ribadito. Questa volta, però, non si tratta solo di un fortunato filmato amatoriale o di uno spot che sfrutti semplicemente l’immediata simpatia felina.

Vi presentiamo un piccolo capolavoro in versione spot, in cui i gatti riescono ad assumere movenze e comportamenti umani in maniera talmente realistica da non poter non risultare esilaranti. Autrice di questa semplice, ma molto efficace trovata è l’agenzia pubblicitaria Doner di Detroit, sotto la direzione di Jake  Mengers, in collaborazione la Moving Picture Company  e Sonic Union. Ovviamente con un riconoscimento speciale al contributo offerto dai due piccoli protagonisti che, pensate un po’, sono stati addestrati per ben quattro settimane!

… e se vi è piaciuto il gatto troppo sensibile agli effluvi emanati dalla sua lettiera, non potrete non apprezzare il gatto massaggiatore che dimostra in maniera un po’ inconsueta gratitudine alla sua padrona!

 

Copertine illustrate dai grandi talenti del fumetto

Copertine illustrate dai grandi talenti del fumetto

Vi è mai capitato di comprare una rivista soltanto perché aveva una copertina bellissima? Si conferma sempre più spesso il connubio tra riviste non specializzate in arte o fumetti e talentuosi illustratori che vestono mensili e settimanali con i loro disegni e il loro stile.

Qualche esempio? Basta fare un salto in edicola! Tra le ultime uscite il magazine Rumore, specializzato in musica, mostra la splendida copertina di settembre realizzata da Alessandro Baronciani , artista pesarese autore di fumetti e grafico illustratore, che tra l’altro già aveva firmato con successo alcune delle copertine precedenti con il suo stile inconfondibile, delicato e pop.

Marco Makkox Dambrosio, autore che si muove tra satira e racconti a fumetti, molto attivo sul web (sua una delle rubriche più seguite su Il Post) illustra la copertina del settimanale  Internazionale , sempre del mese di settembre, con una personale rivisitazione del personaggio del papero ricco e avaro di disneyana memoria, mixandolo con l’attualità italiana in riferimento ai titoli di testa di questo numero.

Copertine illustrate dai grandi talenti del fumetto

Appena qualche settimana prima, sempre su InternazionaleManuele Fior  autore italiano ma residente a Parigi, autore di graphic novel di successo internazionale e collaboratore di riviste e giornali come The New Yorker e Le Monde, ha illustrato questa copertina dal profumo estivo, suggestiva e sognante, dedicata al viaggio.

Copertine illustrate dai grandi talenti del fumetto

Il grande Angelo Stano invece illustrava, sempre nello stesso periodo, la copertina di La Repubblica XL , mensile dedicato ai giovani appassionati di musica, cinema, internet, attualità e tendenze, festeggiando un compleanno molto speciale, quelli dei 25 anni di Dylan Dog, fumetto di culto per tutti gli appassionati, rendendo questo numero un vero oggetto da collezione.

Copertine illustrate dai grandi talenti del fumetto
Anche gli inserti dei quotidiani subiscono ancora il fascino della copertina illustrata: Sette Corriere della Sera ha proposto per l’ultimo numero speciale una copertina che rappresenta il mitico Tex disegnato dalla mano del maestro Magnus.
Copertine illustrate dai grandi talenti del fumetto

30+ locandine delle serie TV più attese dell'anno

I prodotti televisivi negli Stati Uniti vengono sempre più considerati alla stregua delle più costose pellicole cinematografiche. Attori di Hollywood come Kate Winslet, Glenn Close e Steve Buscemi intraprendono ruoli televisivi con grande impegno e passione.

Allo stesso modo anche l’attenzione riservata ai poster (le locandine) delle serie televisive diventa morbosa, unico strumento di promozione esterno al circuito televisivo.

Abbiamo raccolto per voi i poster più belli della prossima stagione TV USA tra “grandi ritorni” e novità assolute.