Privacy: ancora la UE, ancora sui social network [DIRITTI DIGITALI]

Qualche giorno fa è stata pubblicata la seconda parte di una rapporto realizzato dalla Commissione Europea e relativo alla implementazione dei ‘Social Safer Networking Principles for the EU“, sul  rapporto tra privacy e social network, in particolare per quanto riguarda i minori.
La prima parte del rapporto, pubblicata a giugno, aveva portato la Commissione ad esaminare 14 social network (Arto, Bebo, Facebook, Giovani.it, Hyves, MySpace, Nasza-klaza.pl, Netlog, One.lt, Ratee, SchulerVZ, IRC Galleria (Sulake), Tuenti and Zap.lu); la seconda parte conclude l’indagine avviata, analizzando altri 9 social network (Dailymotion, Flickr, Habbo Hotel, Stardoll, Skyrock, Windows Live, Yahoo Pulse, YouTube and Xbox Live).

Quali gli elementi che sono stati verificati e come è stata svolta l’indagine?

La verifica è stata compiuta sulla implementazione dei principi UE relativi all’utilizzo sicuro dei Social Network, un accordo in autoregolamentazione – ossia privo di alcun valore normativo vincolante e pertanto utilizzabile solo a seguito di adesione volontaria – partito su proposta della Commissione nel 2009. Per la fase di verifica della implementazione sono stati assuti 14 ricercatori nazionali, guidati da un cordinatore, tutti con esperienza e relativa formazione sul rapporto tra giovani e conoscenza di internet/utilizzo delle nuove tecnologie. E’ stato preparato un questionario standard come base per la ricerca, utilizzato da ciascun ricercatore nella lingua ufficiale del sito analizzato. Per Facebook il questionario è stato realizzato sia in inglese che in francese.

Utilizzando il questionario, ciascun ricercatore si è registrato al sito come minore ed ha risposto ad una serie di domande:

presenza di informazioni/requisiti di sicurezza per bambini;
esistenza di informazioni facilmente comprensibili e di facile accesso;
possibilità di bloccare gli amici o di declinare gli inviti ricevuti;
possibilità di rimuovere post e immagini dal profilo;
visibilità delle informazioni verso tutti/solo agli amici;
possibilità di utilizzare il motore interno per cercare profili di minori, qualora ci si sia registrati come adulti.

Infine, ciascun tester ha inviato una richiesta di informazioni all’indirizzo di posta eletronica indicato sul sito, al fine di valutare la tempestività e la qualità della risposta.
Tutti i test sono stati effettuati tra il mese di marzo e di giugno 2011.

Nel comunicato stampa del 30 settembre, Neelie Kroes ha sottolineato come le reti sociali possano fare molto di più per proteggere la privacy dei minori.
Il risultato dell’indagine, infatti, ha evidenziato come solo 2 dei 9 social esaminati – Habbo e Xbox Live – abbiano inpostazioni di default tali da proteggere la privacy, impedendo che le informazioni registrate siano accessibili a chiunque.
Da sottolineare, tra le note positive, che la maggioranza dei siti testati dispongono di materiale di ausilio per i più giovani, e che quasi tutti hanno riscontrato le richieste inviate tramite email in meno di un giorno.

Ma, e veniamo ai punti dolenti, in tutti i social esaminati i minori hanno la possibilità di ricevere una richiesta di amicizia da chiunque, e in 6 siti su 9 il loro profilo risulta essere accessibile agli ‘amici degli amici’, con una scarsa attenzione alla privacy, correlata, in questo caso, alle scelte operate dagli amici.

La commissaria Kroes ha dichiarato in merito che

“Young people enjoy and derive great benefits from social networking online but are often not conscious enough of risks such as grooming. Social networking sites need to take seriously their responsibilities towards these youngsters. I intend to address these issues later this year in a comprehensive strategy on making the internet a safer place for children through a combination of protective and empowerment measures.”

Scopo dell’attività della Commissione è la prevenzione di fenomeni come il grooming – la tecnica usata dai pedofili per adescare i bambini in internet, conquistando la loro fiducia fino a  convincerli ad un incontro reale, qui in un bellissimo video realizzato dalla Polizia Postale – e il cyberbullismo. Scopo finale della ricerca, la predisposizione, presumibilmente entro la fine dell’anno, di misure adeguate e regole certe, per rendere più sicuro l’utilizzo della rete.

Ancora una volta, quindi, la Commissione si fa paladina della difesa della privacy in rete, in particolare rispetto ad una fascia di età estremamente delicata, qual è quella minorile.

Il problema è reale ed estremamente attuale: la pervasività della tecnologia nelle nostre viste, e ancora di più nelle vite dei nativi digitali, rende indifferibile un attento esame delle problematiche relative alla diffusione in rete di dati e informazioni che ci riguardano, a nostra insaputa e senza che sia possibile esercitare una qualche forma di controllo. Non saranno sfuggite ai più le ultime notizie relative alle nuove problematiche sulla privacy di Facebook, a seguito dell’introduzione di alcune nuove modifiche – prima tra tutte, tra le più recenti, la Timeline, ma anche i nuovi bottoni ‘read, listened, watchened’, tramite i quali diversi servizi partner sembra possano essere in grado di identificare gusti e preferenze per creare le cosiddette sponsored stories‘.

Sarà interessante vedere, nei prossimi mesi, come si muoverà la Commissione Europea all’esito delle valutazioni che emergono dal rapporto.

In ogni caso, come sempre, sempre la massima attenzione ai dati che si condividono ed alle impostazioni dei propri profili sui social network.

Facebook aggiunge il parametro "people talking about" negli insight

Durante le vacanze estive Facebook aveva già operato degli aggiustamenti alle sue pagine Insight (per approfondire vedi: “Le novità di Facebook dell’ultime mese“), e pare continuare a lavorare senza sosta per garantire ai propri utenti dati sempre più specifici e dettagliati, con l’obiettivo di diventare (come già non lo fosse) imprescindibile partner commerciale di ogni brand.

L’ultima novità sul fronte Insight è il nuovo “people talking about”, un parametro che avrà una duplice funzione: da un lato garantirà agli interessati di capire se una pagina, oltre ad un gran numero di “like”, ha anche dei contenuti interessanti ed aggiornati; dall’altro motiverà gli amministratori a tenere sempre viva l’interazione con i propri utenti. Difatti il parametro terrà conto di ogni azione compiuta nei confronti della pagina, dalla condivisione di un post della stessa ad un tag in cui è inserita.

David Baser, Product Manager per Insight Pages, ha annunciato per il prossimo futuro interessanti novità per l’analisi dei dati sulle Facebook page, che però non toccheranno il nuovo “people talking about”, divenuto già un caposaldo dell’analisi assieme agli altri tre parametri principali: “like”, “friends of fan” e “weekly total reach”. Se il primo abbiamo ormai imparato a conoscerlo perfettamente (per approfondire vedi: “Facebook: la misura del brand engagement in like e commenti“), il parametro “friends of fan” misura semplicemente il numero di amici dei nostri fan (e quindi il numero potenziale di contatti raggiungibili da interazione). Infine, “weekly total reach” misura in maniera accurata il numero totale di persone che hanno postato qualcosa sulla pagina, compresi gli organi di informazione che all’interno del social network ne hanno fatto riferimento.

Un’analisi che, come ovvio, non può tener conto di “come” si parli di un determinato brand, in quanto basata su freddi numeri e parametri. Insomma, una misurazione che fa del “bene o male, basta che se ne parli” il suo motto.

Facebook lancerà un nuovo tipo di ad

Facebook si prepara a migliorare ancora una delle sue principali forme di guadagno: gli annunci pubblicitari sul social network. La novità principale, che verrà presentata in questi giorni in occasione della “settimana della pubblicità” a New York, sarà un nuovo box dedicato agli annunci leggermente diverso dalle “notizie sponsorizzate“.

Rispetto alle notizie sponsorizzate, infatti, non apparirà mai nel news feed e mostrerà, oltre all’interazione con un marchio, anche un messaggio pubblicitario. In pratica, il nuovo strumento per l’advertising su Facebook ci consentirà di interagire con il messaggio pubblicitario, commentandolo e rendendo possibile il confronto con gli altri utenti rispetto ad un determinato brand.

Il suo lancio, previsto per il prossimo marzo, si può tradurre, in un potenziamento del vecchio sistema di sponsorizzazione, che supera la staticità degli attuali contenuti, conservando nel contempo la qualità migliore della pubblicità su Facebook: l’interesse espresso dei nostri amici, che garantisce il passa-parola naturale e il raggiungimento di un numero sempre maggiore di persone.

Rinviato il lancio della Facebook Timeline per motivi legali

Il gran giorno doveva essere oggi. Al di là di quel milione (e più) che hanno già attivato il nuovo profilo (per approfondimenti vedi: “Facebook cambia di nuovo il profilo. Siete pronti?“) grazie ad un “how to” diffuso in rete, oggi la nuova Timeline avrebbe dovuto essere attiva sui profili di tutti gli utenti.

Molta delusione quando, stamane, i più impazienti non hanno riscontrato alcun cambiamento. Ebbene, dietro questo improvviso cambio di rotta ci sono motivi legali: l’azienda di Chicago Timelines.com, da cinque anni partner del Boston Globe, ha accusato Facebook di avere utilizzato impropriamente il suo marchio: Timelines.com. La Timelines, dal 1999, consente ai suoi utenti di creare timeline multimediali di eventi storici e, con il lancio del nuovo profilo “made in Palo Alto” si è ritrovata in diretta competizione con uno dei più grandi colossi del web.

“Facebook’s use of the term “Timeline,” and its redirection of Internet traffic from Timelines’ Facebook page to Facebook’s new “Timeline” offering, infringes on Timelines’ federally registered trademarks in that it causes confusion as to the source of the services offered to users of the Internet.” / “L’uso del termine “Timeline” da parte di Facebook, e il suo riorientamento del traffico Internet dalla pagina Facebook di Timeline alla nuova offerta di Facebook “Timeline”, viola i marchi federali registrati della Timeline, in quanto provoca confusione circa l’origine dei servizi offerti agli utenti di Internet.”

E’ quanto si legge nella denuncia depositata dalla Timelines.com alla US District Court di Chicago.

Il lancio pubblico della Timeline è rinviato almeno fino a domani, quando i rappresentanti di Facebook e Timelines.com si riuniranno di fronte ad un giudice federale per discutere dell’eventuale ingiunzione da emettere nei confronti del social network.

UPDATE: The Next Web riporta che invece non ci sarà alcun rinvio in base a questi documenti.

La "Marcia imperiale" suonata con due floppy [VIRAL VIDEO]

E chi l’ha detto che la vecchia tecnologia è tutta da buttare? I veri creativi sanno inventare nuovi e sorprendenti utilizzi per ogni cosa! Come ad esempio trasformare due floppy disk e un lettore in un generatore di musica e suonare il conosciutissimo tema di Star Wars, la “Marcia imperiale“, sfruttando il movimento della testina di lettura dei supporti magnetici.

Ok, è un lavoro per smanettoni, ma il risultato è davvero affascinante, non credete? Di certo chi l’ha prodotto ora può disporre di un biglietto da visita in più  😉

Risparmio Super fa il boom con un finanziamento di 400.000 euro [BREAKING NEWS]

Risale a poche ora fa il comunicato stampa di Risparmio Super dove viene annunciato l’ottenimento di un finanziamento di 400mila euro. Il round d’investimento è finalizzato all’avvio di un’ulteriore fase di sviluppo della startup oltre che all’espansione sui mercati esteri.

Il finanziamento, secondo quanto dichiarato dai due fondatori, l’imprenditrice trentacinquenne messinese Barbara Labate e l’esperto del web italo-israeliano Zion Nahum, permetterà di offire agli utenti di Risparmio Super un servizio ancora più completo e accurato. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di aumentare i punti vendita monitorati, per garantire una presenza ancor più capillare sul terriotrio italiano.

I fondi che consentiranno all’azienda di avviare i suoi programmi di ampliamento provengono da Zernike Meta Ventures, joint venture italo olandese che gestisce il fondo Ingenium Provincia di Catania dedicato alle imprese più innovative della provincia e LVenture, venture capitalist gestore dell’incubatore EnLabs.

Sempre dal comunicato stampa riportiamo quanto dichiarato da Luigi Capello, fondatore di LVenture e di EnLabs: Il nostro obiettivo è quello di individuare aziende capaci di apportare valore all’ecosistema industriale italiano, che, nel lungo termine, abbiano la capacità di trasformarsi in innovazione duratura per il nostro Paese. Sicuramente il potenziale di crescita di Risparmio Super è altissimo, anche perché risponde in modo semplice e innovativo alla concreta esigenza di risparmio che interessa un pubblico amplissimo: un vero e proprio servizio al consumatore al quale viene data la possibilità di muoversi con intelligenza e consapevolezza nel mare magnum delle offerte promozionali.

Che cos’è Risparmio Super

Risparmio Super è l’unico sito italiano che, ad oggi, riesce ad analizzare e confrontare in modo capillare 45 compagnie della GDO (per un totale di 10.000 punti vendita!) comparando quotidianamente i prezzi di: generi alimentari, prodotti per l’igiene, elettronica di consumo ed elettrodomestici.

La startup ha sede a Milano e Catania e negli utlimi due mesi ha registrato un incremento degli utenti da 30.000 a 100.000, conquistando in questo modo una posizione di leadership assoluta sul mercato nazionale della comparazione online dei prodotti.

In passato, il team di Risparmio Super, si era fatto già notare a livello internazionale trionfando al Plug & Play International Expo 2011 ed al Mind the Bridge 2010.

Insomma un’ottima notizia per il panorama startup italiano che ci fa ben sperare per una chiusura in positivo di questo 2011.

Scopri chi vince l’ingresso omaggio per il corso in “Non-Conventional & Viral Marketing"!

Per ogni corso che si rispetti, c’è un Ninja Candy e, di conseguenza, un vincitore!
Anche per il corso in “Non-Conventional & Viral Marketing” di venerdì 7 e sabato 8 ottobre a Milano, dedicato alle tecniche non-convenzionali e ai segreti dei fenomeni virali, vi avevamo chiesto di sorprenderci con un’idea illuminante, un’intuizione fuori da ogni regola! Dobbiamo ammettere che ormai siete diventati bravissimi!

Fino a venerdì 30 settembre era possibile partecipare al contest per aggiudicarvi l’ingresso omaggio non ad una ma ad entrambe le giornate! Come? Semplicemente realizzando un contenuto (video, foto, canzone, etc.) che fosse originale, creativo e che avesse un esplicito riferimento al corso.

Per chi ora fosse nella situazione da “Oddio, ma perché non ero attento?” o “Ma cos’avrò mai avuto di meglio da fare quel giorno?” non disperate, ci saranno altre occasioni. Ma, visto che ve lo siete perso, proviamo comunque a ricapitolare le indicazioni (così al prossimo Ninja Candy siete già preparati)!

Vi avevamo chiesto di dare sfogo alla vostra creatività (unica regola: vale tutto!) e di fare riferimento al corso spiegandoci, direttamente o indirettamente, il motivo che vi spingeva a volere così disperatamente partecipare alla due giorni. Dopo essere diventati fan di Ninja Academy su Facebook e aver postato il vostro contenuto sulla bacheca, vi avevamo suggerito di farlo diventare virale facendovi aiutare da amici e parenti con gli iLike.

Avete preso appunti? Sicuramente il nostro vincitore l’ha fatto e l’ha fatto piuttosto bene perché ne è derivato un prodotto piacevole, originale e convincente. 

Pronti a fare la ola? Pronti ad alzarvi in piedi e ad applaudire finché le mani non vi chiederanno pietà? Come ai migliori Award.. Luci soffuse, occhio di bue sulla Ninja Juria e silenzio assoluto:


“And the winner is… MARCO GORINI !!!!”
con il video “Quando un Ninja posa una katana e si mette a fare marketing“.

Complimenti Marco! Ti aspettiamo al corso in “Non-Conventional & Viral Marketingvenerdì 7 e sabato 8 ottobre.

A voi altri Ninjetti, ricordo che sono disponibili gli ultimissimi posti quindi: hurry up!

Per leggere il programma completo e procedere con l’iscrizione potete cliccare QUI.

Be unconventional.
Be Ninja!

 

Google Maps, 10 street view non convenzionali!

Google Maps street view è un servizio molto utile, che permette agli utenti di vedere particolari zone geografiche attraverso immagini panoramiche.

Ma cosa succede quando ad essere immortalati non sono solo scorci di grattacieli o parchi cittadini? Una cosa semplice e divertente, efficacemente nominata da Mashable Street Spotting e consistente nella cattura di immagini inusuali e divertenti. Sempre Mashable ne mostra tante (28), da cui noi abbiamo creato la nostra top 10. Enjoy!

1. Che pollo!

2. Sculture inusuali

3. Chi si accontenta, gode

4. Sosta vietata

5. What the f#*k???

6. OGM

7. Siesta

8. … Quasi!

9. Se chiamate, non dite dove avete trovato il numero

10. La semina ha dato i suoi frutti!

A proposito di non conventional, volete scoprire tutto, ma proprio tutto sul marketing non convenzionale e virale? allora non perdetevi il corso in Academy del 7-8 Ottobre! Trovate tutte le informazioni a questo linkBe ninja!

Mettersi in forma e perdere peso con lo smartphone [INFOGRAFICA]

La Vita Mobile è una vita iperConnessa e iperAccelerata… Come fare per tenere sotto controllo la forma e il fisico? Cosa vi serve? M O T I V A Z I O N E!!! Da qui parte questa infografica (ma anche tutte le diete) che ci riassume tutti gli strumenti accessibili dalle WebApps alle Mobile Apps per avere “Mens sana in corpore sano” e mobile.

via GottaBeMobile

Post Planner è un'app che permette di programmare I post su Facebook, sia per il tuo profilo che per le tue pagine e gruppi. La differenza con altre app è che il risultato sembra manuale.

'>

Post Planner: l'app per pubblicare i post su Facebook come manualmente

Post Planner è un’app che permette di programmare anche mensilmente i post su Facebook, sia per il tuo profilo (versione basic, gratuita) che per le tue pagine (versione pro, gratis per il primo mese e al costo di 4.95 dollari al mese).

Molti di voi penseranno che ci sono già app come Hootsuite o Tweetdeck per questo. La cosa interessante di Post Planner è che permette di programmare e pubblicare i post come se lo faceste manualmente, nella misura in cui non apparirà il logo Post Planner sotto al post come accade con altre app.

Da una ricerca effettuata da Edgerank Checker (il cui risultato era in realtà intuibile) è stato rivelato che i post programmati fanno diminuire l’engagement fino al 70%. Soprattutto se si considera che spesso accade che lo stesso post sia pubblicato identico e contemporaneamente sui vari social network, scelta sconsigliabile perché ogni social network ha caratteristiche diverse.

Torniamo a Post Planner e vediamo cosa consente di fare nelle versione pro:

– programmare post (link, foto, video e aggiornamenti di stato) senza uscire da Facebook

– impostare i post affinché siano ripetuti ad intervalli personalizzati (funzione modificata di recente per evitare spam)

– scegliere diversi fusi orari in base ai post

– ricevere notifiche via mail quando il post viene pubblicato

– accesso a un database di 3.000 status personalizzabili, ideale per chi è a corto d’idee

– gestire un numero illimitato di pagine Facebook e di gruppi

Nella versione White Label (al costo di 17 dollori al mese) è inoltre possibile aggiungere il proprio brand (ad es. “via Ninja Marketing”), con tanto di link al proprio sito.

Naturalmente app come queste non rappresentano la risposta definitiva alla gestione dei social media. E’ sempre importante interagire con coloro che rispondo ai nostri post e tenere sempre a mente che potrebbero esserci imprevisti come questo: