Caribou Coffee trasforma le fermate degli autobus in forni riscaldati! [AMBIENT MARKETING]

La Colle + McVoi ha realizzato una “bollente” azione di ambient per promuovere la nuova colazione calda offerta dalla Caribou Coffee.

L’agenzia ha creato dei veri e propri forni che emettono reale calore, dando in questo modo l’idea di un bel panino appena sfornato… un’idea geniale per un freddo inverno, ma sopratutto per far venir fame!!! 🙂

Flip Phone: chi non vorrebbe avere un gioiellino dal design così unico?

Il design applicato alla tecnologia ci porta delle “chicche” davvero particolari. Oggi vi presentiamo una creazione del designer danese Kristian Larsen: il Flip Phone.

3 monitor touch AMOLED (vi ricordate questo post?) che possono ripiegarsi ed una tastiera illuminata. A vederlo chiuso sembra un classico smartphone, invece racchiude in sè molti device, come la radiosveglia (aprendo i tre schermi a forma di triangolo), un libro da sfogliare, un mini pc, una tv.

Dotato anche di videocamera, è davvero un oggetto di design tecnologicamente all’avanguardia. Sarà realizzato su larga scala o la creatura di Larsen rimarrà solo un bel prototipo?

A vedere questo video (in cui il Flip Phone fa anche da “vaso”) chi non si innamorerebbe del gioiellino?

A voi piacerebbe averne uno? A me si! 🙂

Trovato qui.

Kristian Ulrich Larsen // Yanko Design

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Come essere liberi di produrre contenuti: le micro web tv in Italia

Web tv e micro web tv, ovvero la libertà al servizio del cittadino. Dall’importanza (e la continua crescita) di queste realtà si capisce come Internet sia davvero fondamentale per la democrazia e lo sviluppo di contenuti liberi, soprattutto dal basso.

Come ogni anno, viene pubblicato il rapporto Netizen dedicato agli Internet Citizen, ovvero ai cittadini digitalizzati videomaker. Il 2010 registra 436 canali accesi in ogni angolo d’Italia, + 52% il tasso di crescita (nel 2009 erano 286).

La ricerca è promossa dall’osservatorio Altratv.tv ed effettuata da un team di ricercatori che hanno intervistato i canali italiani. Tutte le antenne sono geolocalizzate nella mappa aggiornata pubblicata su altratv.tv e navigabili direttamente dall’home page.

I punti salienti del rapporto sono:

– Geolocalizzazione e targetizzazione dell’offerta gli asset più importanti dei canali;

– Informazione territoriale (37%) e promozione (32%) sono le leve che muovono i canali e le loro produzioni;

– Sono in crescita i canali legati a temi specifici e che animano community ben delineate (26%);

– Miglioramento del rapporto web tv – Amministrazioni pubbliche;

– Multicanalità il trend emergente: oltre il canale web-visivo vengono associati altri “prodotti web” come blog, webzine e web radio.

E voi, avete in mente di aprire una micro web tv? Bastano una connessione a banda larga e (come suggerito da “La Stampa”) alcuni prodotti tipo:

Pronti a reinventare la rete?

AltraTV ed il rapporto completo in pdf.

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Memolane: quando il nostro social passato diventa navigabile

La nostra presenza sui Social, le nostre attività ed i contenuti che ogni giorno condividiamo costituiscono una mole non indifferente di informazioni.

Per quanto una delle caratterisitche dell'”architettura della partecipazione” – per riprendere la fortunata espressione di Tim O’Reilly – che costituisce il motore stesso del Web, sia rappresentata proprio dalla cercabilità dei contenuti e dal loro moltiplicarsi, è anche vero che difficilmente riusciremo a recuperare e a mettere insieme tutto ciò che, giorno per giorno, abbiamo seminato sui Social Media.

Così, se Yoursocialbook ci consente di trasformare il nostro profilo Facebook in un libro ed applicazioni come My Year in Status riassumono un intero anno attraverso la selezione di alcuni updates personali, è con Memolane che possiamo “ordinare” e “navigare” la nostra vita online.

Memolane è una start up di San Francisco che offre agli utenti la possibilità di aggregare i propri feed Facebook, Twitter, Flickr, Picasa, Foursquare ed altro allo scopo di creare una vera e propria timeline.

Non solo ciascun utente avrà l’opportunità di navigare nel proprio Social-passato ma potrà anche condividere le varie storie con altri amici.

Come vedrete in questo video, il funzionamento è davvero intuitivo ed il risultato finale gradevole a livello grafico.

Ultimamente poi sono state migliorate anche le impostazioni della privacy.
Memolane, è adesso in fase di beta testing su inviti, promette di diventare il vero time navigator della nostra vita sui Social.

Noi scommettiamo sul suo sviluppo e voi?

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UniversitApp [Mobile Trends]

TransMedia App Spashpage NinjaTransMedia App è la prima applicazione che porta l’università italiana pubblica su Mobile Phone e nell’Apps Economy. Si supera l’uso del podcasting, strumento usato da diverse università per erogare lezioni, per sperimentare davvero le potenzialità dei new media.
Il progetto è nato nell’ambito del Master in Comunicazione Transmediale e di Rete, diretto da Gianfranco Borrelli, ed è il frutto dalla collaborazione dell’Università con il Wooom, team leader per lo sviluppo della comunicazione mobile, con molti soggetti che rapprsentano il mondo delle imprese e dei media: Unione Industriali, il quotidiano Roma, Employeesonly, CogitoErgo Sud, Napoli Open Innovation, Shicon Europe, The AD Store, Radio Marte.

Il Master non è solo per i laureati in scienze umane, è destinato a tutti coloro che vogliono saper comunicare. E’ coordinato da Alessandro Arienzo, per la comunicazione istituzionale e la didattica, Claudio Silvestri per i media, Antonio Prigiobbo per le imprese.

Per i Ninja e Wooom Antonio Prigiobbo “le imprese hanno bisogno di un nuovo tipo di comunicatore, un/a professionista capace di usare i social media per raccontare l’azienda o l’istituzione e i suoi prodotti/servizi”, continua Danilo De Rosa “un Master per formare figure professionali per comunicare attraverso il mobile non poteva non avere in un’app il suo strumento di comunicazione. Per questo noi di Wooom ci siamo impegnati”.

La transmedialità è definita da Giovanni Anceschi “pratica comunicativa che attraversa i media, un discorso teorico che li supera” ed è per questo che l’esperto della comunicazione transmediale è un professionista della comunicazione che produce contenuti per una fruizione multimodale che ha nel mobile il suo device privilegiato.

Henry Jenkins, il guru della cultura convergente, dopo American Idol e Survivor per la televisione, potrà inserire anche un caso italiano per il “mobile-avvolgimento”.

TransMedia App è un canale per il mobile per comunicare i contenuti sviluppati dai corsisti del Master è attualmente fruibile il Magazine del master curato da Federico Simonetti. L’app TransMedia consente di avere in tasca informazioni in tempo reale sulla transmedialità, svulippati dagli studenti del master (c’è tempo fino a tutto gennaio per iscriversi), e da tutti coloro che vivono 2.0.

Questa e altre attività saranno presentate il 25 Gennaio a Napoli, come dal nostro calendario eventi [Link].

Per info: www.mastertransmediale.it

E’ il caso di dire scaricate la App 😉

TransMedia

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Con Dovegiocare.it fai sport con un click: intervista ad Alessandro Tortorici

Tornati dall’Erasmus, tre amici, Alessandro Tortorici, Nicola Biffi e Marco Rossi hanno avuto una bella idea e l’hanno trasformata in realtà. Hanno fondato la BRT Project s.r.l. e hanno lanciato, spinti dalla propria passione per lo sport, il primo motore di ricerca italiano di impianti sportivi, dovegiocare.it. La loro ambizione non si è fermata qui. Si sono chiesti infatti: una volta che si è trovato l’impianto, come possiamo aiutare gli utenti ad organizzare le proprie partite e a divertirsi anche fuori dal campo? Nasce così la collaborazione con  calcettoitaliano.it, un social network per gli appassionati di calcio grazie al quale si possono organizzare partire, trovare giocatori e dare i voti a fine partita.

Se il calcio in Italia è una religione, c’è da scommettersi che la loro intuizione li porterà lontano.

Per questa ragione ho voluto intervistare Alessandro, per capire come si sta evolvendo il loro progetto, quali sono i loro piani per il futuro e se mi sono persa qualche novità interessante.

Com’è nata l’idea di dovegiocare.it?

L’idea di DoveGiocare.it è nata nell’estate del 2009 da una grande passione per lo sport e da esperienze di studio all’estero che ci hanno fatto capire l’importanza di inserire la ICT nel mondo dell’impiantistica sportiva italiana e fornire un servizio innovativo di ricerca, prenotazione online e gestione degli impianti sportivi di tutti gli sport.
Dovegiocare.it e’ oggi il più grande motore di ricerca italiano di strutture, corsi ed eventi sportivi.
Abbiamo lavorato per costruire il più grande database di impianti sportivi e siamo entrati a tempo pieno in questa iniziativa imprenditoriale che prevede molti ulteriori sviluppi al progetto.
Abbiamo già in essere collaborazioni con aziende e attori importanti del mondo sportivo come la Biffi Spa e Milanosport Spa, e presto l’intero progetto verrà lanciato con una campagna a livello nazionale.

DoveGiocare.it comprende anche CalcettoItaliano.it, il social network dei giocatori di calcetto in tutta Italia, e Usport, un innovativo sistema di ripresa video degli avvenimenti sportivi in alta definizione che da anche la possibilità di selezionare e isolare solo gli highlights e le azioni che vuole conservare.

Che cos’è e come funziona dovegiocare.it?

Dovegiocare.it risponde all’esigenza dello sportivo di poter ricercare e conoscere le strutture che più preferisce vicino all’indirizzo desiderato, in schede complete di tutte le caratteristiche dei centri sportivi e con la possibilità di prenotare e mettersi in contatto con gli impianti.
Dovegiocare.it comprende 70 discipline sportive, più di 46.000 singoli centri e 13.000 corsi in tutta Italia.
E’ un servizio che guarda sia all’utente, a cui viene fornito un pratico strumento di ricerca e prenotazione dei centri, sia ai gestori degli impianti, che abbonandosi a DoveGiocare.it hanno a disposizione un pannello di controllo personale per la gestione della propria visibilità e un gestionale online, che facilita e informatizza tutte le dinamiche di gestione clienti del centro sportivo.

Qual è il vostro business model?

Il nostro Business Model si basa sul booking online delle strutture sportive, sui servizi informatici per la gestione del centro e della visibilità che forniamo ai centri sportivi e da Usport, l’innovativo sistema di ripresa in video ad alta definizione degli eventi sportivi.
Con l’integrazione dei tre progetti vogliamo fornire un servizio che copra interamente le dinamiche del praticare sport, dalla ricerca del campo o corso sportivo alla prenotazione, organizzazione e ripresa video dell’attività sportiva.

Parlami dell’esperienza Telecom Working Capital.

L’esperienza che abbiamo vissuto a Roma al Telecom Working Capital a inizio dicembre è stata assolutamente positiva in un ambiente molto accogliente.
Per una giovane start up è un occasione molto importante di dialogo e condivisione di idee con una platea di investors ed esperti del settore, e proprio Roma ci ha consentito di instaurare diversi
contatti con persone interessate a investire nel nostro progetto.
L’incontro, organizzato da Telecom Italia in collaborazione con importanti aziende che investono in innovazione si è tenuto a Palazzo Valentini, sede della provincia di Roma, ed è stato moderato dal direttore di Wired Riccardo Luna e da Nicola Mattina di Elastic, con la partecipazione di personalità del calibro di Franco Bernabè, Enrico Mentana e Gianluca Dettori.
Le startup partecipanti avevano a disposizione quattro minuti per esporre il proprio pitch di presentazione, e due minuti per rispondere a delle domande della platea riguardo a specifiche tecniche ed economiche dei loro progetti.
E’ stata sicuramente un ottima iniziativa da parte di Telecom Italia, molto interessante per tutti i nuovi progetti che mirano all’innovazione in un momento di scarsa incentivazione a livello nazionale delle iniziative imprenditoriali da parte dei giovani.

Qual è il ruolo dei social media all’interno del vostro progetto?

Il social Media è fondamentale nel nostro progetto. Recentemente si è integrato con i nostri servizi CalcettoItaliano.it, il portale per i giocatori di calcetto di tutta Italia.
E’ il social network del calcio, dove giocatori in tutta Italia organizzano partite con amici e non, risparmiando soldi per l’organizzazione, e con un sistema social che permette la creazione del proprio profilo con tutte le statistiche, la propria carriera, il grafico PES e i voti e commenti degli
altri giocatori dopo ogni partita. Ogni giocatore ha così uno storico completo della sua carriera amatoriale, e potrà condividere le sue prestazioni e i video dei momenti salienti delle sue partite con CalcettoItaliano.it e Usport.
Già più di diecimila giocatori in Italia organizzano le partite e interagiscono tra loro su CalcettoItaliano.it e gli obiettivi ed orizzonti sono molto ampi.
Per noi è molto importante dare una dimensione social ai nostri servizi, e la nostra attività, presto disponibile anche per altri sport,va pienamente in questa direzione.

Progetti per il futuro?

Il futuro è fatto di progetti ambiziosi. Vogliamo informatizzare lo sport italiano dalla A alla Z con servizi di ricerca, prenotazione, gestione degli impianti sportivi e social media.
Su DoveGiocare.it sono presenti tutti gli sport, ci impegneremo a coprire l’intero panorama sportivo italiano con servizi dedicati e con Usport, il miglior sistema di ripresa in alta definizione degli eventi sportivi.

Facebook Stats: le statistiche dei Top 15 Facebook Countries 2011 [INFOGRAFICA]


Sicuramente sapete che il numero di utenti Facebook nel mondo ha raggiunto la quota dei 600.000.000 di utenti.

Facebook insomma, può piacere o no, ma sicuramente con i suoi 600 milioni di utenti in tutto il mondo, non può essere ignorato!

Ma volete sapere quali sono le top 15 nazioni mondiali per numero di iscritti Facebook?

I Top 15 Facebook Countries [gennaio 2011]

Per rispondervi utilizzeremo le infografiche realizzate da Michele Caivano di FortuneCat.it che contengono tutta una serie di dati geo-demografici sugli utenti di Facebook. Continua a leggere

Con Zzub e Upim POP in the city i clienti diventano prosumer [BUZZ MARKETING]


Dopo l’iniziativa del crowsourcing del logo su Zoppa e le inaugurazioni degli store Upim Pop di Roma e Milano dedicate alla Pop Art, Upim POP in the City continua a rinnovarsi, lanciando un contest con la community di ZZUB. Ma vediamo di cosa si tratta:

Upim Pop in the city ha scelto la community di ZZUB per decidere quali prodotti popoleranno i nuovi negozi!

Per la prima volta in Italia, voi clienti sarete i veri protagonisti dello shopping: potrete aiutare Upim POP in the City a far evolvere i punti vendita secondo i vostri gusti, decidendo quali brand e servizi avranno spazio all’interno dei negozi.

Lo scambio è alla pari! Il cliente non deve far altro che iscriversi a ZUBB e fare passaparola dell’iniziativa che permetterà di diventare Upim Opinion e votare i prodotti preferiti che faranno guadagnare punti UpiMoney spendibili nei negozi.
I punti vendita Upim evolveranno così a seconda dei gusti del cliente che deciderà quali brand e servizi avranno spazio all’interno dei negozi.

Volete sapere come fare a sfruttare questa opportunità? Noi Ninja siamo sempre molto generosi e vi segnaliamo il link a cui collegarvi entro il 31/01/2011 per non perdere questa meravigliosa opportunità. Buon BUZZZZ a tutti!

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AAA Blogger avventuroso cercasi!

Stanchi della solita routine?

5 Gyres, associazione il cui scopo è studiare e divulgare l’impatto dell’abbandono della plastica nel mare, e le sue conseguenze sull’inquinamento globale, sta per intraprendere una nuova spedizione per condurre ulteriori ricerche in questo settore. Il programma prevede l’attraversamento del Canale di Beagle, sino a giungere in Cile, a Valdivia. Consapevole del ruolo fondamentale che il Web 2.0 può avere per condividere a livello mondiale quest’esperienza unica, 5 Gyres cerca dunque un nuovo membro per il suo equipaggio, che sarà responsabile del blog della spedizione, e ha indetto un concorso -in collaborazione con Electrolux – per trovare la persona giusta.

Apro una piccola parentesi: vi chiederete cosa c’entra la famosa azienda di elettrodomestici con questa spedizione. Ebbene, il reclutamento è parte integrante dell’iniziativa “Vac from the Sea“, letteralmente “Aspirapolvere dal mare“. Electrolux, attenta alla sostenibilità e all’ambiente, l’anno scorso  ha realizzato un’edizione limitata di aspirapolvere attraverso il riciclo di rifiuti di plastica raccolti negli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico e nei mari Mediterraneo, Baltico e del Nord. Lo scopo è focalizzare l’attenzione sul problema dei rifiuti plastici e sulla possibilità di reperire sul mercato il materiale plastico riciclato necessario per produrre elettrodomestici ancora più “verdi”.

Ma torniamo a noi: che requisiti deve avere il blogger ideale? Tranquilli, nulla di estremo alla Bear Grylls; in ogni caso deve dimostrare di sapersela cavare in situazioni non proprio usuali, in primis riuscire a far parte di un equipaggio, stando a stretto contatto e in spazi limitati 24h su 24, e lavorare duramente  svolgendo tutti i compiti previsti,  gavetta e pulizia comprese. Deve ovviamente saper scrivere bene ed essere un fotografo di comprovata esperienza,  dimostrare un forte interesse per l’ambiente e per la causa sostenuta dall’associazione, destreggiarsi con la lingua inglese, saper nuotare e -possibilmente- non soffrire il mal di mare, pena giornare intere di agonia.

Dimenticavo: dev’essere pronto alla possibilità di perdere fino a 1/3 del suo peso corporeo. Le buone forchette sono avvisate!

Se tutto ciò non vi ha scoraggiato, passiamo al lato positivo: 5 Gyres promette un’esperienza davvero unica, la soddisfazione di poter lavorare con una squadra competente e di mettersi in gioco in prima persona per la salvaguardia del pianeta. Senza contare la possibilità di farsi conoscere e raccontare giorno per giorno le proprie sensazioni, emozioni, difficoltà sulla rete.

Per presentare la propria candidatura bisogna registrare un video in cui il candidato, rigorosamente maggiorenne, oltre ai propri dati personali (nome, cognome, residenza) fornisca le ragioni per le quali pensa di essere adatti al ruolo e in che modo sente di poter contribuire positivamente alla spedizione. Il filmato deve poi essere caricato su YouTube e il link inviato a electrolux@vacfromthesea.com

Il termine per le candidature è fissato per il 31 gennaio, e il vincitore sarà annunciato l’8 febbraio; Il prescelto dovrà presentarsi al Canale di Beagle il 1 marzo 2011 per iniziare il training. La spedizione partirà il 3 marzo e arriverà a Valdivia il 12. Per ulteriori informazioni: http://www.panexplore.com/images/stories/PDF/welcome_disclaimer.pdf

Ora sono curiosa di sapere…che ci sia qualche temerario anche tra voi Ninja? Faremo il ti fo per voi! 😉

Facebook ha infatti annunciato che darà il permesso ai creatori di application di richiedere anche i numeri di cellulare e le email degli utenti. In pratica nella solita finestra che vi si apre, nel momento in cui volete utilizzare un’app, con la richiesta di autorizzazione, ci sarà anche la richiesta di potervi inviare e-mail e sms. Sta a voi poi decidere di cliccare su “consenti” o meno.

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Facebook vs Privacy: più informazioni sugli utenti ai creatori di app

Con la nuova inbox di Facebok, che permette anche di attivare il servizio sms, introducendo il proprio numero di cellulare e di richiedere una email @facebook.com, arriva una novità anche per i creatori di app. Facebook ha infatti annunciato che darà il permesso ai creatori di application di richiedere anche i numeri di cellulare e le email degli utenti.
In pratica nella solita finestra che vi si apre, nel momento in cui volete utilizzare un’app, con la richiesta di autorizzazione, ci sarà anche la richiesta di potervi inviare e-mail e sms.

Sta a voi poi decidere di cliccare su “consenti” o meno.

Ricordiamo che già prima, a i creatori di app era permesso di richiedere il consenso per accedere alle informazioni di base (nome, immagine del profilo, sesso, reti, ID utente, lista degli amici e qualsiasi altra informazione per la quale la privacy è impostata su “Tutti”), di pubblicare elementi sulla bacheca (messaggi di stato, note, foto e video), di accedere ai dati in qualsiasi momento (anche quando non si sta utilizzando l’app) e, in alcuni casi, di accedere alle informazioni del profilo anche se non sono pubbliche (data di nascita e città natale).

Il problema, secondo me, è che c’è molta “ignoranza” in materia. La maggior parte degli utenti che utilizzano app non ci pensano due volte a cliccare “consenti” per iniziare ad esempio a giocare a Farmville o Texas hold’em, per citarne alcune delle più diffuse.

Di questo argomento, ne avevo già parlato qualche tempo fa in relazione all’inchiesta del Wall Street Journal, nel post La verità sulle app di Facebook e i pericoli per la privacy.

Sebbene Facebook abbia una policy per gli app developer, che vieta ai creatori di app di trasferire i dati degli utenti ad altre compagnie, anche se sono gli stessi utenti a dare il consenso, questa policy non ha impedito ai creatori di app di fare un po’ come volevano. In fondo, solo in alcuni casi, la punizione è stata l’espulsione da Facebook (come è successo per LoLapps Media Inc.) mentre in altri casi come quello di Zynga, la situazione è rimasta invariata.

Nancy Walther Graf contro Zynga

Sempre il Wall Street Journal, ci informava qualche tempo fa che in California Nancy Walther Graf ha fatto causa a Zynga, l’impresa leader nella creazione di videogiochi social (tra cui Farmville e Texas Hold’em), per aver trasmesso i suoi dati personali a terzi per un “guadagno considerevole”. La querelante affermava che l’uso da parte di Zynga dei dati personali degli utenti senza il loro consenso viola le leggi federali che proteggono la privacy delle comunicazioni elettroniche così come la computer crime law della California. Inoltre l’avvocato della querelante specifica che incolpano Zynga piuttosto che Facebook, in quanto il social network ha una policy che vieta questa pratica.

La policy per gli app developer serve davvero a proteggere gli utenti?

Insomma se tra di noi ci fosse qualche malpensante potrebbe ritenere che la policy di Facebook riguardo agli app developer non serve a proteggere gli utenti bensì Facebook stesso da azioni legali.

Cari utenti di Facebook, se c’è una cosa che abbiamo imparato dalle inchieste relative al rapporto conflittuale tra il social network e la privacy è che occorre essere cauti perché non ci sarà nessuno a proteggere la nostra privacy all’infuori di noi stessi. Prima di cliccare “consenti” chiediamoci se veramente vogliamo che una compagnia possa accedere alle nostre informazioni personali e da adesso anche ai nostri numeri di cellulare e email, solo per giocare ad un videogioco o fare un test.