Google Chrome Dear Sophie: il nuovo spot emozionale

Gioca sulle emozioni più profonde il nuovo spot di Google Chrome.

Un padre, la sua bambina, il loro percorso insieme: la nascita, le prime tenere foto, l’arrivo di un fratellino, i compleanni, i disegni, la scuola di danza, i video…tutto ordinatamente registrato e commentato grazie al browser di Google.

Grande spazio ai sentimenti dunque, nel tentativo di umanizzare il brand…attenzione però all’effetto Grande Fratello (o Padre, in questo caso), potrebbe risultare vagamente inquietante! 😉

Eppela, un altro passo avanti per il crowdfunding italiano.

Image credit: http://www.flickr.com/photos/heydanielle

C’è una parola che negli ultimi tempi ricorre sempre più spesso nelle conversazioni tra startuppers; un’espressione che viene da oltreoceano proprio come tante altre in questo settore, e che minaccia di scalzare il classico sempreverde “venture capital”.

Se nell’opinione comune infatti si tende a considerare il capitale di rischio come l’unica strada possibile per dare vita al proprio sogno d’impresa partendo da zero, oggi sempre più persone con idee e voglia di fare decidono di rompere ogni tabù e arricchire il vocabolario con un’espressione nuova e carica di speranze: crowdfunding.

Molte sono infatti le iniziative che, anche in Italia, puntano a individuare modalità alternative per permettere alle startup di raccogliere i primi, vitali fondi. Il crowdfunding è appunto una di queste, e il suo principio di funzionamento è davvero semplice: coloro che hanno un’idea da realizzare si rivolgono direttamente ai potenziali destinatari del progetto finale, e li coinvolgono nella raccolta fondi. Ogni partecipante ha così la possibilità di contribuire con un apporto anche minimo a un’opera di più ampio respiro. La piattaforma, che fornisce la cornice entro cui si attua questo scambio virtuoso, in genere trattiene per il proprio sostentamento una percentuale del capitale raccolto.

Seguendo questa scia, da pochi giorni in Italia è attiva una nuova realtà di Crowdfunding: si chiama Eppela, e si pone nel modo più trasparente e genuino: usando la sua stessa piattaforma per finanziarsi! Avete capito bene, Eppela è il primo progetto ad inaugurare la raccolta fondi, e conta già più di € 1000 raccolti (su una quota target di € 12.000) per 23 utenti finanziatori.

Ma come funziona nel dettaglio un sistema di questo tipo? Vediamone gli step principali:

– Si imposta una cifra obiettivo da raggiungere;
– Si presenta il progetto alla comunità attraverso una scheda completa di video esplicativo;
– Si attende la conclusione del periodo di tempo disponibile e si valuta il risultato.

A questo punto se il finanziamento ha raggiunto (o superato) gli obiettivi il progetto incassa i fondi e procede secondo il piano condiviso con i micro-investitori; se invece ciò non si verifica, il denaro viene semplicemente restituito.
Una delle cose più divertenti ideate da Eppela è il meccanismo di reward che premia l’investitore a seconda di quanto generosa è la somma versata. In altre parole a versamenti più cospicui corrispondono ricompense direttamente proporzionali: per € 2 posso ottenere una spilletta, come per € 2000 l’apparizione in uno spot TV!

Eppela ha una connotazione creativo/umanistica, e punta a far decollare (o meglio “saltare” dal sogno alla realtà, per riprendere la metafora scelta dall’iniziativa) progetti negli ambiti Public&noprofit, Art&entertainment (arte, letteratura, teatro, danza, musica, cinema, fumetto) e Lifestyle&technology (design, tecnologia, food, moda).

I più diffidenti storceranno il naso di fronte a un modello che corre il forte rischio di entrare nella categoria del “too good to be true” (troppo bello per essere vero), ma è bene sapere che in USA, la land of opportunities per eccellenza, il crowdfunding ha portato alla luce iniziative come l’anti-Facebook Diaspora, progetto nato sulla piattaforma Kickstarter.

Personalmente, ritengo che la riflessione su forme alternative di finanziamento sia uno sforzo necessario da parte della comunità startupper, soprattutto alla luce di due necessarie prese di coscienza: la crescita e la prosperità di una startup sono fortemente vincolate anche al contesto socio-economico di provenienza; non tutte le startup hanno i requisiti per sopportare un finanziamento di venture capital.
Per questo motivo, anche se con un metodo simile non si potrà certo ambire a finanziare una million-dollar-company, d’altro canto centinaia di piccole e brillanti idee potranno trovare terreno fertile per diventare realtà. Proprio a questo servono iniziative come Eppela, piccoli grandi passi verso un futuro in cui l’innovazione potrà affermarsi ogni giorno, partendo dal basso e in piena libertà.

5 motivi per amare il gattino virale Simon's Cat [CASE STUDY]

Non bisogna essere una gattara pazza per amare il simpatico e irriverente gattino della serie “Simon’s Cat”.
Fenomeno nato in rete è diventato un vero e proprio must tra i viral video su YouTube.
Dopo il successo avuto su internet Simon’s cat ha messo lo zampino ed è proprio il caso di dirlo su una serie di prodotti come libri illustrati, applicazione per iPhone , fumetti e gadget!

L’autore Simon Tofield è un illustratore inglese proprietario di quattro gatti ed è forse proprio questo che gli permettere di conoscere così bene tutti i vezzi e difetti dei i nostri amici a quattro zampe.

Quante volte il nostro gatto ha mangiato i cavi del computer, ahimè ne so qualcosa, preso il nostro posto sul divano, ci ha svegliato di domenica mattina quando volevamo dormire di più sempre con quel passo felpato ed un musetto che ci fa perdonare ogni loro pasticcio.

Con linee semplici e grande umorismo Simon’s cat illustra il mondo dei proprietari di ogni gattino riuscendo a strappare un sorriso sulla faccia anche a chi i gatti proprio non li sopporta!

I Film

“Felino adorabile, ma totalmente anarchico, disposto a qualsiasi cosa pur di essere nutrito” è la descrizione che viene fatta del simpatico micetto che le fa passare di tutti i colori al povero Simon omonimo dell’autore Simon Tofield!
Qui in basso l’ultimo successo virale con oltre 2000000 di visualizzazioni .

Simon’s Cat in ‘Purrfect Pitch’

Simon’s cat è diventato una app musicale nonché un gioco per iPhone, è possibile comporre i propri brani, salvarli per poi vedere come il gattino li canta per noi .
Il gioco permette di destreggiarsi in una serie di sfide a cui il micetto ci sottopone.
Potrete trovare qui il link per scaricare l’applicazione per iPhone.

Comic strip

Simon’s cat è diventato una striscia a fumetti, un appuntamento fisso nel Daily Mirror la testata nazionale del Regno Unito.
Tranquilli, se perdete qualche numero è possibile rivedere le strisce sul sito ufficiale del Daily Mirror nella sezione dedicata a Simon’s cat insieme ai video e le interviste.

I Libri

“Premiato in tutto il mondo, ora lo stile spumeggiante e lo humour irresistibile di Simon Tofield diventano un libro”. 240 Pagine di divertimento puro e nella propria lingua, anche se non credo ci sia molto da leggere ;)!

Simon’s Sister’s Dog

Proprio non vi piacciono i gatti? Detto fatto il cane della sorella di Simon accontenterà gli amanti del miglior amico dell’uomo. Simon’s Sister’s Dog è nato dopo il 2008 quando la Royal Society per la Prevenzione della Crudeltà verso gli Animali (RSCPA) ha chiesto a Simon di contribuire alla consapevolezza per il crescente problema dell’obesità degli animale domestici. Il video illustra la cattiva abitudine di rimpinzare i nostri amici pelosi senza pensare alla loro salute e le dannose conseguenze.

Noi vi auguriamo buona visione e intanto vi lasciamo con la video intervista a Simon Tofield .

Adoro Simon’s cat!!! e voi?

Tastiera wireless arrotolabile: ecco a voi freeKEY

Flessibile ed anche resistente all’acqua. Non penserete mai ad una tastiera con queste caratteristiche. Ed invece esiste, realizzata dall’azienda Scosche (vi ricordate che un po’ di tempo fa vi avevamo segnalato quella della Verbatim ripiegabile?).

Si chiama freeKEY ed è una tastiera arrotolabile collegabile tramite Bluetooth ai nostri iPad, iPhone e Mac. Ha una batteria interna che si ricarica via USB e viene fornita con un cavo che si arrotola automaticamente (il che la rende molto compatta). Ci sono i led che segnalano il livello di carica, il tasto di connessione per l’abbinamento con dispositivi Bluetooth e l’interruttore.

Costo? 59,99$ sul sito del produttore.

Pippa Middleton Ass Appreciation Society: il lato B delle nozze reali

Del matrimonio reale si è detto tutto, si è parlato della commovente cerimonia, dei tanto agognati festeggiamenti, degli invitati eleganti, del look very cool della Regina Madre. Ma un ulteriore fondamentale dettaglio non è passato inosservato agli attenti sguardi dei ninja.

Dopo le nozze, è nata una nuova meme-star virale. Ha conquistato le pagine del gossip, le attenzioni dei paparazzi, i servizi alla Vita in diretta. Lei è Pippa Middleton.

La cognatina di William, Philippa aka Pippa, oltre a godere di un diminutivo invidiabile, durante le celebrazioni ha dimostrato di essere una ragazza piena di risorse e qualità da sangue blu. Molte delle quali indubbiamente nascoste, ma una di certo ben visibile, il suo lato B, attentamente trasmesso e commentato in mondovisione.

I bookmakers già piazzano scommesse sulla presenza o meno di biancheria intima sotto il vestito da cerimonia, mentre sul web fioccano commenti piccanti. Ma in Inghilterra c’è chi ha davvero preso la questione sul serio. Per rendere omaggio al generoso dono della natura, è stata istituita la Pippa Middleton Ass Appreciation Society, neonata associazione anglosassone che persegue i propri nobili scopi commercializzando t-shirt e gadget in onore del reale fondoschiena.

Per meno di 15 sterline i fan potranno sfoggiare con orgoglio una strabiliante maglietta con “If only Pippa were a Stripper” oppure “Pippa Ass Fana caratteri cubitali sul petto. Nel vostro ninja-guardaroba non potrà esserci nulla di più fashion!

La tua mamma twitta? La campagna di Twitter per la festa della mamma

Per la festa della mamma, e anche per aumentare il numero di utenti, Twitter ha lanciato la campagna Is your mom on Twitter? con l’hashtag #MyMomTweets per dare il benvenuto alla propria mamma su Twitter.

Ecco il video della campagna che riporta il blog ufficiale:

Inoltre Twitter suggerisce anche cosa rispondere alle due osservazioni più scontate che una mamma potrebbe fare.

Prima osservazione della mamma: “Ma non ho niente da dire”.

Risposta suggerita: “Ok, ma non ti piace quando non ti richiamo. A volte sono occupata e se tu sei curiosa di sapere cosa sto facendo, Twitter è un modo semplice per scoprirlo.  Puoi sapere molto grazie a Twitter, anche senza twittare. Una volta che hai capito come funziona, puoi rispondermi e io vedrò il tuo messaggio come quello di un’amico.”

Seconda osservazione della mamma: “Non mi interessano le celebrità”

Twitter suggerisce di dire che ci sono anche alcuni famosi amati dalle mamme. Noi proponiamo: Antonella Clerici (@antoclerici), Lorella Cuccarini (@lcuccarini) e Raffaella Carrà (@raffaella_carra). Anche se visto l’uso sporadico delle famose italiane, sarebbe meglio contare sul primo suggerimento…

Riusciremo a regalare (e soprattutto a far usare) un account Twitter alle nostre mamme? Io ho già serie difficoltà con i miei amici…

I 5 Digital Market Trends che potresti esserti perso [TREND]

La prima metà del 2011 è quasi trascorsa dopo aver segnato alcune fasi importanti sui mercati digitali, in questo articolo c’è un elenco delle 5 top acquisitions che in qualche modo potranno far sentire il loro peso nelle tendenze di mercato.

#1 Il caso Google & ITA Software

Forse una delle acquisizioni più travagliate, un parto vero e proprio considerando che ci sono voluti ben nove mesi per portare a termine una acquisizione che ha visto ancora una volta big G alle prese con l’Antitrust USA contro Microsoft e Expedia tra i tanti. Perchè si trova al primo posto?

Beh, il motivo è semplice quei 700 milioni $ serviranno per mutare profondamente il mercato dei viaggi online. Se fino ad ora il bello ed il cattivo tempo era deciso dalle On Line Travel Agency, da questo momento in poi Google fornirà un servizio di ricerca voli interno, grazie alle tecnologie IT sviluppate all’interno del gioiello ITA, e magari un chiosco digitale per biglietti aerei, che unito al servizio di ricerca hotel integrato in maps potrà finalmente portare ad un business diverso basato non più sulla speculazione finanziaria e sulle options alberghiere ma sul posizionamento di marketing.

A chi dovesse obiettare che in questo modo big G potrebbe diventare l’unico leader di mercato consiglio di scrutare bene nella scena startup, la risposta risiede in un’altra startup, altamente innovativa che potrebbe essere acquisita dagli eventuali competitors di Google: chi indovina per primo? Attendo commenti qui sotto 😉

#2 Google lancerà l’anti iTunes, multipiattaforma

Recentissima, meno di un mese fà, l’acquisizione di Pushlife, un servizio multipiattaforma che compete con iTunes con una base molto più larga di utenti: il servizio permette di condividere, ascoltare, scaricare e aggiornare contenuti multimediali su dispositivi mobili prescindendo dalle diverse piattaforme operative. Da android a Blackberry, passando per l’iPhone: la musica digitale è senza limiti e multipiattaforma!
Google stà per lanciare un proprio servizio di contenuti multimediali?

#3 Facebook acquisisce Snaptu ed è sempre più mobile

La mission principale della startup è sempre stata quella di avvicinare utenti con dispositivi mobili diversi al web, sono conosciuti in particolare per le tecnologie proprietarie che consentono aggiornamenti di stato multipli sulle reti sociali anche con un solo SMS.
Nel 2010 ha registrato due importanti risultati, è passata da 10 milioni di account di cui circa un quarto attivi a luglio 2010 sino a raddoppiare gli stessi dopo solamente cinque mesi.
Il sistema permetterà a Facebook di espandersi anche al di là dei limiti dei dispositivi mobili, e di rendere permanentemente connessi i suoi utenti anche sprovvisti di smartphone.

Per coloro che sono sprovvisti di smartphone, invece, sono in arrivo novità specialmente nel campo dei gruppi di conversazione e nelle attivita itra-friend: nello stesso periodo Mark Zuckerberg ha deciso di acquistare un’altro gioiellino delle tecnologie mobile: Beluga.
Le revenues a fronte dei cospicui investimenti in mobile technologies dovrebbero essere garantite dall’acquisto di Rel8tion: startup specializzata nei sistemi ADS mobile.

#4 Facebook e Pursuit: contro LinkedIn

Facebook ha deciso di far fruttare le interazioni sociali anche nel campo del network professionale. Quasi tutti noi conoscono Branchout e la relativa applicazione interna a Facebook, con questo nuovo acquisto Mark ed il suo team implementeranno sicuramente un sistema di ricerca e selezione di opportunità lavorative sul fronte User, e di ricerca e selezione di talenti, sul fronte Business, integrando le tecnologie proprietarie di Pursuit.

#5 Google affila le armi nella comparazione deals e prezzi

La ciliegina sulla torta del percorso intrapreso con il tentato acquisto di Groupon
culmina con l’acquisto di BeatThatQuote, la startup nata originariamente come un comparatore di prezzi web, ha sviluppato due particolari punte di diamante, lo shopping price comparision e i sistemi comparativi di prodotti finanziari.
Non sappiamo se questo sia l’inizio di una battaglia contro l’efficientissimo Yahoo Finance, è certo che a differenza di questo le tecnologie della startup sono in grado di espandersi a trecentosessanta gradi su tutti i fronti degli investimenti e dei mutui.

"A plant on your desk", diventare "green" con un app

Lo stress mette a dura prova il nostro equilibrio psicofisico, ma la soluzione è semplice: basta un tocco di verde nella vita quotidiana per essere più felici e rilassati. La Nursery & Garden Industry, un ente australiano impegnato nella tutela della vegetazione, ha sfruttato le potenzialità del web 2.0 per una campagna di green marketing che mira a sensibilizzare le persone a migliorare il loro bioequilibrio.

Anche se prendersi cura di una pianta, però, è impegnativo e non tutti hanno il “pollice verde”, una scrivania, la speciale app e una pianta renderanno tutto semplice e salutare.

 

[UPDATE] Riccardo Luna lascia Wired

La data è il 15 di giugno, l’annuncio arriva dal Direttore in persona tramite i social network:

Da circa un’ora è la notizia bomba che sta facendo discutere la Rete. Commenti su Facebook e tweet chiedono spiegazioni dell’addio alla testata di Wired, come un fulmine a ciel sereno. Anche perché le sue opinioni e le sue idee hanno fatto di Wired un successo, non senza problematiche e discussioni.

A questo punto, bisogna aspettare un altro update/tweet per conoscere i motivi della scelta.
In bocca al lupo per le prossime iniziative Riccardo!

UPDATE: Naturalmente è cominciato il toto-nome per la sostituzione di Luna.
A quanto pare, il nuovo Direttore di Wired sarà Carlo Antonelli (qui il suo intervento a Capitale Digitale), che lascia la direzione di “Rolling Stone” per passare da Condé Nast.

Questo il nome più quotato tra i successori, nei vari rumor in Rete.

Trapelano i primi indizi: “La decisione del cambio di direzione è legata ai crescenti impegni esterni (convegni, incontri) di Luna come portabandiera nella battaglia di ‘Wired’ per l’innovazione e alla volontà dell’editore di modificare l’approccio informativo del mensile rendendolo fruibile per un pubblico più ampio”.

Lacoste: avvistato un coccodrillo sugli Champs Elysées [VIRAL VIDEO]

Avvistato un coccodrilloverde e bianco che passeggia lungo gli Champs Elysées a Parigi! E’ il celebre coccodrillo di Lacoste, interpretato da un gruppo di giovani francesi (studenti, collaboratori e partner commerciali) in occaisone dell’apertura del nuovo punto vendita lungo la celebre via dello shopping parigina.

Il marchio unconventional chic si affida a questo viral per celebrare l’evento. Quindi che inizi lo shopping al numero 95 di rue Champs Elysées!