Due blog, otto giorni di tempo e una ventina e passa di fumettisti. Per fare cosa? Per raccontare e commentare l’attualità, le atmosfere, le impressioni e le opinioni sul ballottaggio per le elezioni amministrative 2011 a Milano, tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia.
L’idea è di Matteo Stefanelli, ricercatore universitario, critico ed esperto di fumetto, autore del blog Fumettologicamente. Sull’onda di un clima elettorale che fa il verso ai comics, ha creato due blog, uguali e contrari: Se vince Pisapia e Striscia la Moratti, raccogliendo adesioni tra i fumettisti italiani per partecipare al dibattito pubblico attraverso il loro lavoro.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kikyohttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKikyo2011-05-23 16:30:342011-05-23 16:30:34Pisapia VS Moratti, il ballottaggio milanese raccontato attraverso il fumetto.
Sono sempre di più i grandi clienti che si rivolgono alle agenzie commissionando espressamente spot virali da diffondere tramite il web. E’ un trend in crescita ormai da anni, ma che negli ultimi tempi ha fatto registrare un’impennata ulteriore, un’accelerazione che incide profondamente nell’attività di media planning delle agenzie di tutto il mondo e che stravolge completamente la mappa della distribuzione pubblicitaria. Advertising Age spiega il perché.
L’obiettivo, ovvio, è colpire porzioni sempre più significative di “earned media” (per “earned”, si intende la visibilità indiretta, quella gratuita e di riflesso, fatta ad esempio di articoli di giornali o, appunto, di tormentoni) incrementando l’efficacia del messaggio e abbassando, contemporaneamente, i costi complessivi della campagna pubblicitarie. Gli spot di maggior successo collezionano milioni di visite a settimana. Advertising Age mette in classifica ogni settimana le 10 campagne viral di maggior successo: se fino due anni fa bastavano un paio di centinaia di migliaia di visite per entrare nella top ten, quest’anno le ultime piazze ne contano almeno mezzo milione. Gli ultimi trailer di “Halo” o “Harry Potter” sono arrivati a centinaia di milioni di views, di cui oltre il 75% “earned”.
A guardarla bene ci troviamo davanti ad un’autentica rivoluzione copernicana delle strategie del marketing online: è il pubblico a “fare la distribuzione”. Colpirne uno per colpirne centomila. Ed è chiaro che sono soprattutto le agenzie ad essere sotto pressione. Se è infatti possibile assicurare ad uno spot distribuito in rete una certa quantità di views (ci sono agenzie che vendono pacchetti di migliaia di impressions ottenute tramite attività di linking), più difficile è prevedere l’effettiva trasformazione virale del video, il pass-along, il fatto che l’utente decida o meno, dopo averlo visto, di condividerlo attraverso i principali social network.
Per questa ragione molte agenzie sono restie ad includere lo sharing come parte dei servizi assicurati al cliente. Più frequentemente le visite ottenute tramite social network vengono considerate “bonus” potenziali da aggiungere al pacchetto della distribuzione ordinaria, anche per quei video che sembrano facilmente destinati ad una diffusione viral.
“Se vuoi qualcosa che sia viral di sicuro, bevi dell’acqua in Nigeria” – ha recentemente dichiarato Rob Norman, CEO della Group M per il Nord America – “Tutto ciò che possiamo fare come agenzia è fornire strategie che rendano quel determinato video il più raggiungibile possibile.”
Eppure è ormai chiaro a tutti che la distribuzione viral allarga in modo esponenziale ed a costo zero la diffusione del messaggio, assegnandole inoltre ulteriore valore e affidabilità (le persone tendono a fidarsi maggiormente dei link dei propri amici, rispetto alle proposte di un brand pur riconosciuto) . In futuro le agenzie risparmieranno così in distribuzione, ma dovranno probabilmente investire in nuova creatività, visto che per un buon video virale non esiste una ricetta precisa. Ancora una volta la sfida è tutta in mano ai creativi: e a questo punto ne serviranno di molto bravi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Buckhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBuck2011-05-23 15:00:072011-05-23 15:00:07Perché funziona il viral marketing
Cari Ninja, proseguiamo il nostro viaggio nel mondo dell’outsourcing! Nel primo articolo abbiamo visto i vantaggi e i rischi che questa strategia porta con sè. Oggi invece passiamo a qualcosa di più pratico, ovvero come trovare i migliori talenti per far crescere il proprio business in modo più efficiente ed efficace. L’articolo è diviso in tre parti: nella prima vediamo i tre errori più comuni che vengono fatti da molte aziende. A seguire qualche piccola avvertenza per evitare di perdere del tempo prezioso o commettere errori. Per finire qualche breve consiglio pratico per scovare i migliori talenti che ci sono in giro. Siete pronti? 🙂
I 3 errori più comuni di chi cerca freelance
1. anche se può sembrare assurdo, è più comune di quanto non ci si pensi. Molte aziende non hanno ben chiaro cosa effettivamente serve per il proprio business; 2. le aziende a volte non sanno dove cercare i migliori professionisti che siano in grado di rispondere ad un loro specifico bisogno; 3. le aziende a volte hanno difficoltà a valutare in tempi brevi la qualità dei professionisti e si rischia di sprecare tempo e denaro inutilmente.
Per questi motivi è meglio essere più previdenti possibile prima di fare delle scelte che potrebbero influire negativamente sul proprio business. La rete in qualche modo riduce leggermente il rischio di sbagliare. Vediamo come.
I 4 aspetti più importanti da considerare prima di iniziare a cercare il professionista adatto al tuo business!
1. Cerca di chiarire all’interno della tua azienda di cosa effettivamente hai bisogno. In particolare chiediti se hai bisogno di un singolo freelance o di una squadra di professionisti specializzati in diverse aree (design, programmazione, user interface design, copywriting, etc..) 2. La seconda questione che ti devi porre è come valutare la qualità degli esperti rispetto ai tuoi obiettivi di business. Non tutti i professionisti, per quanto abbiano molta esperienza, conoscono bene il settore in cui operano le aziende. L’ideale sarebbe trovare il giusto compromesso tra questi due aspetti; 3. Prima di scegliere un professionista cerca in tutti i modi possibili informazioni riguardo le sue esperienze precendenti e le sue referenze da parte di precedenti clienti. Ogni freelance nell’era dei social media dovrebbe quanto meno avere un profilo su social network professionali come LinkedIn o Viadeo. Se non ce l’ha ci dev’essere qualche motivo e prima di affidarti a qualcuno indaga in profondità su di lui! 4. Don’t trust Seo. Il fatto che un’azienda o un professionista sia posizionato bene tra i risultati di ricerca non basta a decretarlo come un buon professionista. Questo in molti casi è solo un indicatore del fatto che conosce bene i segreti della search engine optimization.
5 consigli pratici su come trovare i migliori professionisti sul mercato
1. Chiedi consiglio ai tuoi business partner, ai tuoi amici e a tutte le persone di cui ti fidi se hanno qualche professionista da raccomandarti. Probabilmente una persona che ti conosce bene ti consiglierà i migliori freelance sul mercato; 2. Consulta directory di professionisti specializzate in ciò che stai cercando. Con una ricerca più specifica ridurrai notevolmente la possibilità di fare scelte errate 3. Utilizza piattaforme project-based come twago in cui sei tu come azienda a dover raccontare nel migliore dei modi possibile il tuo progetto e le specifiche rispetto a ciò che stai cercando. I professionisti ti contatteranno solo se effettivamente sono interessati al tuo progetto. Meglio mettere barriere all’ingresso (ovviamente reali) piuttosto che avere un approccio aperto che spinge le persone a candidarsi per una posizione per cui non sono certi di portare a termine i task richiesti. 4. Quando non è necessario avere un contatto diretto e continuativo e per bisogni molto specifici (un banner pubblicitario, un video di presentazione del tuo progetto, etc..) affidati a piattaforme di crowdsourcing come Zoopa e BootB. 5. Sebbene sia molto time-consuming può essere davvero utile fare una ricerca approfondita all’interno di gruppi professionali specifici per il settore che ti interessa (per es. su Facebook o altri social network) oppure su fonti offline come le Pagine Gialle o altre business directory che non operano sul web.
twago è la piattaforma europea d’intermediazione online per servizi in outsourcing, in grado di mettere in contatto aziende con fornitori di servizi. I servizi offerti spaziano dalla programmazione, al graphic e web design fino a servizi alle aziende. I fornitori di servizi iscritti nella piattaforma sono sia freelance che aziende di ogni dimensione.
Il concetto è semplice: i Clienti pubblicano progetti (o lavori) su twago. I Fornitori iscritti inviano le proprie offerte, ed il Cliente seleziona il Fornitore che meglio risponde alle sue necessità. twago offre inoltre un sistema di pagamento sicuro (acconto di garanzia “Escrow”) grazie al quale ogni pagamento tra le parti è protetto e accreditato al destinatario solo a conferma di entrambe le parti; si tratta della prima piattaforma in Europa ad offrire un sistema di pagamento cifrato di questo genere.
L’azienda è nata e ha sede in Germania (Berlino) ed è attiva in Italia dal marzo 2010 con un sito tutto italiano.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Sputnikhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSputnik2011-05-23 12:30:022011-05-23 12:30:02Outsourcing /2: come trovare i migliori freelance per la tua impresa [HOW TO]
Dal 2010 circa i progetti di social commerce stanno ottenendo sempre più consensi e adesioni in tutto il mondo. Anche per questo motivo stanno nascendo iniziative interessanti che sfruttano nel migliore dei modi il rapporto tra nuove tecnologie web e dimensione partecipativa. Continua a leggere
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Alberto Maestrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngAlberto Maestri2011-05-23 12:00:192011-05-23 12:00:19Social commerce: ecco quanto vale [INFOGRAFICA]
Avete mai sentito parlare di gatti geek? Friskies, il noto brand di cibi per animali, ha ideato 3 giochi per iPad dedicati ai nostri amici felini! I giochi sono il risultato di studi per capire come i gatti reagiscono ai differenti stimoli.
Qualche gatto ne sentiva il bisogno? Non ne sono sicura ma almeno i gattini del video sembrano divertirsi nel cercare di acciuffare crocchette e pesciolini che spariscono sotto le loro zampette. L’interrogati che si pone è: padroncini sareste disposti a lasciare l’iPad in balia del vostro gatto?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Giovanna Mininihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngGiovanna Minini2011-05-23 11:00:012011-05-23 11:00:01Friskies ed il gioco per iPad dedicato ai gatti [VIRAL VIDEO]
Dopo decenni passati a conquistare i giovani, la pubblicità punta agli ex babyboomers. Il New York Times racconta una rivoluzione in atto. '>
Dopo 40 anni passati a concentrarsi sui più giovani, i pubblicitari hanno recentemente cambiato idea: i cinquantenni non sono così male. Il New York Times riporta che brand importanti come Kellogg’s e 5-Hour Energy Drink sembrano sempre più orientarsi verso il pubblico degli over-55, un target fin qui largamente ignorato.
A partire dagli anni ’60 gli operatori del mondo della pubblicità hanno rivolto le proprie attenzioni principalmente al pubblico dei baby boomers, il più largo segmento della popolazione americana. Così per decenni sono state coltivate e sedotte soprattutto due grandi fasce di pubblico: una più giovane tra i 18 ed i 49 anni e l’altra tra i 25 ed i 54. Il punto è che la pubblicità ha continuato a coccolare e prediligere i baby-boomers via via che questi invecchiavano: un po’ per instaurare una brand loyalty a prova di bomba, un po’ perché i giovani ad un certo punto devono essere apparsi irrimediabilmente più difficili da raggiungere rispetto agli over-50, tranquilli divoratori di ore di televisione.
Oggi i cinquantenni rappresentano il centro gravitazionale dell’economia americana e, di conseguenza, l’oggetto delle brame degli inserzionisti. La rivoluzione è di natura soprattutto economica e riguarda il rapporto tra età e potere d’acquisto: dopo l’ultima recessione ben il 14% dei giovani americani tra i 20 e i 24 è senza lavoro. La percentuale si abbassa al 6% se si prende invece in considerazione la fascia della popolazione che va dai 55 ai 64 anni. Stesso discorso per i compensi: un giovane guadagna una media di 454 dollari a settimana. I sessantenni circa 400 dollari in più. E spendono più di qualunque altra categoria per cosmetici, bricolage, elettrodomestici e dispositivi digitali come iPod e iPad.
Date le cifre è facile intuire a quale target molti brand decideranno di rivolgersi, spingendo le agenzie a realizzare campagne ad hoc per un pubblico più maturo. “In un certo senso rappresentano il pubblico ideale. Hanno soldi, consumano molti media, sono ottimisti e orientati all’acquisto.“ ha spiegato Stephanie Pappas della BBDO di New York.
A cambiare non sono ovviamente solo le campagne delle agenzie, ma il profilo stesso dei media. L’eta media degli spettatori dei maggiori network è notevolmente aumentata negli ultimi anni e sono molti i dirigenti esecutivi pronti a ridisegnare i propri palinsesti per intercettare questo tipo di audience. Aalan Wurtzel – Presidente Ricerche per la NBC Universal – ha da tempo avviato studi sulle abitudini di consumo di quelli che lui definisce gli “alpha-boomers” e la sua emittente ha ultimamente cominciato ad attirarli con serie tv come “Playboy” (ambientata negli anni 60) ed “Harry’s Law” (con la 62enne Katy Bates).
Brent Bouchez, fondatore dell’agenzia Five-0, spiega che il più grande equivoco circa l’universo dei “vecchi” è pensare che vogliano fare i “giovani”. Bouchez cita l’esempio Ketel One, un brand di vodka che ha di recente trasformato la sua comunicazione per indirizzarsi verso un pubblico meno adulto. “Ho smesso di chiederla al bar. Non voglio sembrare un cinquantatrenne che fa di tutto per passare per un trentenne.” Chiamatelo old pride.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Buckhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBuck2011-05-23 10:00:152011-05-23 10:00:15L'advertising alla conquista degli over 50 [TREND]
Solo un paio di settimane fa abbiamo pubblicato la nostra recensione in merito al BlackBerry PlayBook (il 1° tablet di casa RIM), che verrà presentato nei prossimi giorni nelle città di Johannesburg e Dubai, facendo meta successivamente nella capitale spagnola Madrid ed infine, il 14 giugno, in Italia a Milano. L’evento sarà rivolto, previa registrazione online gratuita, alla clientela business e agli sviluppatori di apps della Mora canadese.
Nel frattempo la pagina BlackBerry ufficiale su Facebook (che conta allo stato attuale più di 6 milioni e 750 mila fans) ha continuato a fare leva sulle doti di gaming entertainment di questa tavoletta “non solo business”.
Una strategia marketing certamente insufficiente a contrastare l’attuale dominio commerciale del concorrente diretto: l’iPad 2. Ricordandovi a tal proposito che attualmente il PlayBook presenta l’univoca connessione dati solo tramite Wi-Fi, la mancanza di un client email nativo e del PIM e la mancanza dell’emulatore nativo per le apps Android. Dei considerevoli punti deboli, adeguati a neutralizzare ampiamente le ottime caratteristiche tecniche del prodotto.
Comunque sia l’evento di presentazione, denominato “Meet The BlackBerry PlayBook“, sarà coadiuvato dal team italiano di Adobe e si svolgerà presso il Centro Svizzero di via Palestro 2-4 a Milano, dalle ore 15:00 alle ore 20:00.
Il “tutto condito” però dalla fastidiosa attesa di non sapere tutt’oggi una data di uscita ufficiale per il nostro Paese.
I partecipanti al meeting dovranno scegliere a priori, tramite l’apposito form, a quale delle 2 sessioni prendere parte (“Business” o “Tecnologica“). Non dimenticando di inserire uno specifico codice PIN, esclusivamente generato dal proprio smartphone BlackBerry.
Dunque con questa iniziativa il team italiano di RIM (che cura direttamente la fan page BlackBerry Italia su Facebook) sarà riuscito questa volta a stare al passo dei tempi dal punto di vista della comunicazione sui social network? Ovviamente la risposta è: No.
Nessun tipo di accenno all’evento. Non sorprende allora come ancora non sia stato rimosso (dal sito ufficiale BlackBerry di riferimento in lingua italiana) il fuorviante video di paragone contro l’iPad (1!).
E se a tutto queste nostre considerazioni volessimo abbinare il recente rumor (comprovato da diverse foto) di “1°esemplare italiano” di PlayBook da 16GB proposto al pubblico a ben 699 euro! (Ricordando che in America viene venduto a 699 $ la versione da 64GB)…
Beh, in quest’ultima circostanza vogliamo davvero sforzarci di credere che sia stata solamente una pessima trovata commerciale di cattivo gusto, e dal carattere meramente speculativo, di una nota catena nazionale di elettronica…
Stay Tuned, Stay Ninja! 😉
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/05/BlackBerry-PlayBook_presentazione-italiana_copertina3.png337609Nathan Gangihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngNathan Gangi2011-05-23 09:33:092011-05-23 09:33:09BlackBerry PlayBook: presentazione italiana [BREAKING NEWS]
Facebook ha una feature per scegliere il target dei post sulla tua pagina, in base alla posizione geografica e alla lingua. L’utilizzo di questa opzione rende visibile il post soltanto agli utenti che rientrano nell’area geografica selezionata o che parlano la lingua scelta.
Vediamo come procedere. Prima di tutto, scrivi il tuo post e scegli “personalizzata”:
E’ possibile scegliere il target attraverso tre semplici impostazioni:
– per posizione geografica, indicando il paese o i paesi:
– per città, se nell’opzione precedente hai indicato un unico paese:
– per lingua:
E’ sicuramente uno strumento utile per quelle aziende che hanno un’unica pagina di Facebook ma sono presenti in diversi paesi e hanno utenti che parlano diverse lingue. In questo modo, quando lo riterranno opportuno, potranno riferirsi soltanto al target a cui sono veramente interessati senza “spammare” la home di Facebook degli altri con i propri feed.
E voi che ne pensate?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Martha Burnshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMartha Burns2011-05-23 08:59:472011-05-23 08:59:47Scegli il target dei tuoi post su Facebook [HOW TO]
Tour per l’anniversario Mashall McLuhan il padre del Villaggio Globale
Marshall McLuhan 1911-2011. 100 anni di cambiamenti. 100 anni da ricordare e rivivere attraverso convegni organizzati in tutto il mondo: Brasile, Polonia, Spagna, Francia, Canada, Germania e Italia.
Il tour in Italia è partito da Bologna, continuerà a Napoli e ancora a Roma. Noi di Ninja Marketing ci saremo e parteciperemo con dei nostri contributi e con delle sorprese. 😉
Video di auto presentazione di Derrick de Kerckhove allievo Marshall Mcluhan, promotore del Mcluhan Program di Toronto e Autore degli incontri mondiali [prodotto per MeetTheMediaGuru].
A Napoli l’incontro si svolgerà il 30 maggio, alla sede In Campus, invia Mezzocannone 14, dalle 10 alle 13. Norman Doidge ci parlerà di come cambia il cervello sotto l’impattodei media, si discuterà poi, insieme a Bruce Powe, di McLuhan, Bruno, Vico e Joyce. Interverranno i professori Enrica Amaturo, Rosanna de Rosa e Mauro Calise, della Facoltà di Sociologia Federico II di Napoli.
Dopo una pausa pranzo sarà dato spazio ai giovani con i “connected intelligence workshops”, moderati dai vari professori presenti all’evento. E infine assisteremo alla chiusura del professor Alberto Abruzzese. Durante il convegno il professor Derrick de Kerckhove ci illustrerà un film/ipertesto composto di intervistesulla Scuola del sapere digitale di Napoli.
Il giorno seguente i McLuhan fellows saranno nella capitale per discutere insieme a Derrick de Kerckhovedell’evento McLuhan: Tracce del Futuro “ The future of the future is the present”.
Ci saranno inoltre: Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale,Francesco Passerini Glazel, presidente dell’Osservatorio TuttiMedia, Norman Doidge, ricercatore inpsichiatria e psicanalisi per il Columbia University, Philippe Cahen, autore del libro “Segnali deboli”, GiulioAnselmi, presidente Ansa, Paolo Liguori, direttore TgCom, Abdullah Alrefaee, professore di New Media (Al-Imam Mohammed Bin Saud Islamic University, Saudi Arabia). Modera il convegno il professor Gianpiero Gamaleri. L’appuntamento è fissato dalle 10 alle 18 in via Salaria 113, al Centro congressi di Scienze dellacomunicazione e ricerca sociale “la Sapienza” di Roma.
Articolo prodotto in collaborazione con Mariateresa Caliendo
Ecco un ultimo video per ricordare Marshall McLuhan.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/05/Derrick_de_Kerckhove_McLuhan_fellows.jpg365600Kunaihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKunai2011-05-21 20:35:492011-05-21 20:35:49100 anni di Marshall McLuhan: Le Tappe Italiane del Tour Mondiale
Il Consolato degli Stati Uniti di Milano ha da pochi giorni aperto il blog Green2B, dedicato ai temi del green: l’intento è quello approfondire gli argomenti legati alla sostenibilità e alla coscienza ambientale attraverso una serie di iniziative durante tutto l’anno 2011.
Si parte con l’evento free di Martedì 24 Maggio presso lo Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele. Dalle 18.00 in poi Sissi Semprini presenterà tre ospiti che hanno tentato l’esperimento della vita a impatto zero a New York City e in Italia: il No Impact Man Colin Beavan, in collegamento a zero emissioni dagli Stati Uniti, e on site Paola Maugeri e Claudia Greenkika Selvetti.
Durante la serata, i designer Denise Bonapace e Peter Bottazzi esporranno due opere come esempio di innesti di vita su mobili abbandonati.
L’hashtag dell’evento è #greenfootprint, se volete partecipare dal vivo all’evento, è sufficiente registrarsi su Smappo, altrimenti è possibile seguire l’evento in streaming sul blog Green2B.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/05/leave_your_footprint.png281382VideogirlKittyhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngVideogirlKitty2011-05-21 15:49:222011-05-21 15:49:22Leave your footprint: a Milano l'evento ad emissioni zero
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