Cuscini geek, la creatività è comoda

Comodi comodi, state comodi. Sappiamo che siete dei geek appassionati di gadget, soprattutto quelli che vi ricordano le vostre passioni (o i vostri “dolori”, se usati nel posto di lavoro). Ad esempio, ricordate il cuscino a forma di iPhone?

Bene, oggi vi mostriamo dei cuscini creativi dedicati alla fotografia ed ai software legati al fotoritocco ed al mondo della grafica.

Prima parlavamo di passioni: questi cuscini sono dedicati agli obiettivi delle fotocamere, quelle che ci accompagnano nei nostri momenti d’ispirazione.

Canon 50mm f/1.8 II

Costo di 47 $.

Canon 24-105mm f/4 L

Costo di 82 $.

Nikon 35mm f/1.8

Costo di 47 $.

Mentre quando parlavo di “dolori” mi riferivo ai programmi che molti di voi usano in ufficio: un cuscino dedicato a loro può farvi diventare più buoni. 🙂

Sono dedicati alla Suite di Adobe.

Creative Sleep

Costo di 15 $.

Facebook. La Storia

Nata come l’esperimento di uno studente di college, in poco più di cinque anni Facebook è diventata un gigante da 500 milioni di utenti. È cresciuta a un ritmo vertiginoso come poche altre aziende nella storia ed è ormai parte integrante della vita sociale non solo degli adolescenti, ma di centinaia di milioni di adulti in tutto il mondo. Si sta diffondendo ovunque, con effetti imprevedibili: fino a diventare un fattore decisivo dell’azione politica, dalla Colombia all’Egitto, agli ultimi eventi in Medio Oriente.

David Kirkpatrick, giornalista di lungo corso ed esperto di tecnologia, ha potuto contare sulla piena cooperazione dei dirigenti e collaboratori di Facebook per ricostruire l’affascinante storia dell’azienda e dell’impatto che ha avuto sulle nostrevite. Kirkpatrick ci racconta le origini di Facebook,i motivi del suo successo, le prospettive per il suo futuro. Ne ripercorre i trionfi e le battute d’arresto, offrendo ai lettori un ritratto a tutto tondo di Mark Zuckerberg, fondatore e amministratore delegato: figura centrale nell’ascesa strepitosa della sua azienda, da Harvard a Wall Street,passando per il mondo.

Com’è riuscito un ragazzo di diciannove anni a fondare una startup che ha trasformato il Web?
E com’è riuscito a farla espandere fino alle attuali, smisurate dimensioni? Kirkpatrick racconta come Zuckerberg abbia rifiutato caparbiamente di scendere a compromessi, concentrandosi sulla crescita anziché sul profitto e affermando che Facebook doveva “dominare” la comunicazione via Internet. E così, insieme a una cerchia ristretta di collaboratori,ha dato vita a un’idea che ha trasformato la natura stessa delle interazioni sociali in tutto il mondo: un’azienda che è diventata onnipresente nel marketing, ha alterato la dialettica politica, ha cambiato il modo in cui facciamo business e persino il nostro senso di identità.

Autore: David Kirkpatrick
Brossura
Editore: HOEPLI (1 giugno 2011)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 882034811X
ISBN-13: 978-8820348113
Peso di spedizione: 581 gr.

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L’abbronzatura artificiale non è bella! [VIRAL VIDEO]

Estate: tempo di sole, mare, vacanze e… ovviamente di tintarella!

… e per chi in vacanza ancora non ci può andare o, magari, non ci andrà proprio?

Ovviamente si rimedia prendendo d’assalto i Solarium della propria città! E così, largo a: lettini, trifacciali, docce solari e quant’altro ci venga offerto dall’ultima frontiera dei ritrovati del mondo dell’abbronzatura artificiale.

… ma siamo davvero sicuri che non sia dannoso per la salute?

Ecco, quindi, un video realizzato dalla Canadian Dermatology Association  per spiegare che esporre la propria pelle a trattamenti dannosi non è “bello”!

Perché è necessario sapere che, in seguito a studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato provato che le radiazioni ultraviolette dei Solarium non solo possono causare un invecchiamento precoce della pelle, ma possono arrecare danni ben più gravi come  tumori della pelle e melanomi (considerato tra le più gravi forme di cancro del derma).

Esistono poi vari elementi che possono maggiormente predisporre a tali rischi come, ad esempio, l’esposizione ai raggi ultravioletti prima dei 30 anni o il possedere una carnagione molto chiara. Per questo motivo, a sfatare una serie di luoghi comuni sull’argomento (come ad esempio che l’abbronzatura sia una protezione dai raggi solari), la Canadian Dermatology Association offre  la possibilità di reperire tutte le informazioni necessarie e utili sul proprio sito Web.

Infine, per far comprendere che non si tratta di casi accaduti solo a pochi e particolarmente sfortunati, sempre sul sito è stata raccolta una serie di testimonianze di donne che probabilmente non credevano sarebbe capitato proprio a loro.

E siccome noi Ninja a voi ci teniamo, (e non vorremmo finiste come nel video!) augurandovi buone vacanze vi invitiamo, quindi, a pensare un po’ meno alla tintarella e un po’ di più alla vostra salute: la cosa più “bella” che possiate mai sfoggiare!

Comunicare con Twitter

Twitter si è affermato in pochi anni come sinonimo di comunicazione e di conversazione in tempo reale in rete. Messaggi di 140 caratteri, sintetici quanto carichi di significato, capaci di trasmettere con rapidità notizie, stati d’animo, opinioni o testimonianze su fatti o eventi che accadono in questo istante, in ogni parte del mondo. Per comunicatori, aziende, giornalisti, professionisti o semplici cittadini, Twitter è il modo più semplice per essere sempre aggiornati, dal computer o dal telefono cellulare, su cosa sta succedendo nel mondo, attraverso il filtro costituito da persone, testate giornalistiche, aziende o istituzioni che godono della nostra fiducia e attenzione. Dalle Nazioni Unite alle grandi multinazionali, da Repubblica al ristorante sotto casa, dallo sportivo famoso al British Museum, su Twitter si trovano informazioni costantemente aggiornate, pubblicate dalla viva voce dei protagonisti, senza mediazioni o filtri, se non quello creato dai nostri interessi personali. Con Twitter è possibile diffondere comunicazioni e ricevere preziosi feedback da un pubblico interessato, costituito da persone, potenziali consumatori, clienti e giornalisti, con i quali entrare in relazione e conversare in libertà. Twitter unisce, in un unico strumento, tutto quanto è necessario per attivare una strategia volta al marketing dell’ascolto, alla promozione attraverso contenuti originali e a un servizio clienti evoluto.

Autore: Luca Conti
Brossura: 326 pagine
Editore: Hoepli (1 aprile 2010)
Collana: Web & marketing 2.0
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8820343762
ISBN-13: 978-8820343767
Peso di spedizione: 499 g

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Webseries su Facebook: Teen Wolf di MTV lancia sulla pagina del suo sponsor

MTV e AT&T si sono uniti per dare agli utenti dei contenuti extra per la serie “Teen Wolf”. Il meccanismo che hanno scelto è quello dello streaming su Facebook, una tendenza di cui abbiamo già discusso e che sembra affermarsi in modo trasversale sia per film, che per programmi televisivi, che per video online.

La serie in questione “Search fo a Cure”, diffusa in sei episodi settimanali, espande la serie televisiva con corti episodi di tre minuti e suggella la partnership tra il network televisivo e il suo sponsor visto il modo in cui la pagina Facebook dove i video risiedono sia di fatto un’estensione del sito di MTV, che ospita i video e verso il quale AT&T rimanda.

Ma attenzione, se da una parte diventare fan della marca pare un prezzo ragionevole per accedere a dei contenuti di qualità, va notato come di fatto in questa strategia Facebook non è altro che un segmento dei suoi utenti.

AT&T infatti non sfrutta nessuna delle specificità sociali del social network e non offre nessuna possibilità di fare conversazione o aumentare il proprio coinvolgimento interagendo con altri e con il contenuto. Di fatto Facebook viene usato solo per raggiungere il segmento di audience più giovane al quale la serie e MTV mirano.

Va quindi fatta la differenza tra streaming su Facebook e social streaming su Facebook: non tutti i video su Facebook sono social.

L'impatto dei social network finalmente sbarca sugli strumenti Google Analytics

La svolta “social” di Google, che ha raggiunto il suo apice nel lancio di Google+, ha portato ad inevitabili ripercussioni (e sviluppi) anche sugli strumenti di Google Analytics e Google Webmaster Tools.

Google Analytics, in particolare, ci offre quella che è probabilmente la novità più gustosa: Social Plugin Tracking. Lo strumento consente di valutare quello che è l’impatto sociale del proprio sito web attraverso un’analisi che spazia dai nuovissimi +1 di Google ai classici Facebook Like e i tweet.

Social Plugin Tracking genera tre report:

1.Social Engagement: che tiene traccia delle modifiche di comportamento dei visitatori provenienti dagli strumenti di condivisione. In particolare analizza il tempo di permanenza sul sito, il numero di pagine visitate, il bounce rate, ecc.

2.Social Action: che come si intuisce facilmente tiene traccia di tutte le azioni di condivisione “social” che avvengono su un sito web, ed è quindi direttamente proporzionale all’implementazione dei diversi strumenti sul sito.

3.Social Pages: che genera un dettaglio circa gli accessi che le singole pagine ricevono grazie all’utilizzo di funzioni sociali.

 

Le novità non si fermano qui. In particolare, proprio in relazione al lancio di Google+, nei Google Webmaster Tools si è realizzata una sezione totalmente dedicata al nuovo strumento “+1”, che fornisce report dettagliati sull’impatto che il nuovo strumento sociale made in Mountain View (e fulcro del nuovo Google+ con una funzione pressoché simile ai primi “mi piace” di Facebook) ha sulle visite del proprio sito web.

I dati sono diversi e molto interessanti: anzitutto si valuta l’influenza diretta che il +1 ha sul sito in termini di clic ricevuti (detta Clickthrough Rate o semplicemente CTR). In pratica si valuta la quantità di +1 ricevuti su una determinata pagina, tenendo presente anche i “click” non influenzati dal nuovo pulsante.

Inoltre, sono stati aggiunti un Activity Report ed un Audiance Report dedicati alle visite ricevute. Il primo serve a visualizzare il numero di +1 ricevuti in totale, mentre il secondo si concentra sui dati demografici e geografici degli utenti che hanno utilizzato il pulsante sul sito web per diffonderne i contenuti.

Forse con un po’ di ritardo, e non a caso in concomitanza con la fase d’implementazione di Google+, gli strumenti di analisi tengono finalmente conto dell’impatto dei Social Network nella diffusione di un sito web. Appare chiaro, comunque, che questo tipo di scelta è anche fortemente commerciale: per il lancio di Google+ non può esserci spot migliore del mostrare quanto questo strumento possa essere impattante sul successo del nostro sito web.

Google esclude Twitter dalle ricerche

Google e Twitter non  hanno rinnovato la loro partnership nata nel 2009, eliminando ogni “cinguettio” del social network dai risultati del motore di ricerca.

L’accordo siglato tra le due società, permetteva in tempo reale di ricercare tutti i tweet sulle pagine di Google, i quali occupavano una posizione di rilievo tra le SERP, la collaborazione tra le parti si è interrotta come da contratto il 2 luglio, infatti da quel momento non è stato più possibile visualizzare i contenuti del microblogging più famoso al mondo tra i risultati di Big G

Principale causa del divorzio è stato l’arrivo di Google+, che nei piani di Google è destinato a diventare il principale strumento per le ricerche in “real time”, nonostante tutto, Twitter vanta ancora collaborazioni con Bing, Yahoo e Microsoft, affermando che l’alleanza con il leader mondiale delle ricerche, continuerà in altro modo.

Le persone più romantiche possono solo sperare che questo sia un arrivederci e non un addio…

Disegni anamorfici in 3D fatti con i gessetti colorati

Oggi parliamo di artisti di strada, o meglio di artisti PER strada. Ne vediamo tantissimi, specialmente nelle grandi città, di quelli che disegnano sui marciapiedi con i pastelli a cera o i gessetti colorati, per tirare su qualche spicciolo. Sono sicuro però che non avete mai visto (e se ne avete avuto l’occasione siete stati fortunati) fare disegni anamorfici in strada.

Per chi avesse poca familiarità con la parola anamorfico, che in effetti potrebbe sembrare un po’ strana, indica un disegno o in generale un’immagine che va guardata da un certo punto di vista o da una determinata angolazione, altrimenti non rende l’effetto desiderato. Vederli su carta è già una cosa affascinante, ma guardate un po’ il risultato che si può raggiungere sulla strada se a disegnare è un vero artista (o meglio, nel nostro caso cinque artisti diversi), e per giunta con l’illusione del rappresentare tutte le 3 dimensioni! Questa tecnica, come vedrete più avanti, è stata sfruttata anche in diverse campagne pubblicitarie.

Edgar Muller

Ha cominciato dipingendo paesaggi rurali della sua cittadina, e poi si è dato allo street painting, con ottimi risultati direi.

Incredibilmente realistiche, ma se le guardate dal lato sbagliato diventano così:

Eduardo Rolero

Argentino ma vive in spagna, predilige temi satirici e di critica sociale.

Julian Beever

Inglese ma vive in Belgio, è famosissimo su Internet per i suoi lavori utilizzati in campagne pubblicitarie di grandi aziende come DHL e Coca Cola, giusto per citarne un paio.

E vista dal lato sbagliato:

Manfred Stader

Ragazzo prodigio, in poco più di 5 anni è riuscito a diventare uno dei pochi maestri nell’arte dello street painting. Anche lui è famoso per alcune campagne pubblicitarie.

Kurt Wenner

Si definisce l’inventore del disegno a pastello in 3D, e in effetti ha cominciato a vivere con la sua arte a 17 anni. Secondo il suo sito, tutti gli artisti che disegnano per strada in 3D possono ricondursi ai suoi lavori realizzati a Roma nel 1982.

Pubblicare contenuti sui social media: le strategie di timing

Una buona parte delle attività di comunicazione digitale d’impresa richieste a manager e pubblicitari consiste nella produzione, pubblicazione e gestione di contenuti sulle piattaforme sociali.

Nel momento in cui il web è diventato un luogo in cui dialogare e confrontarsi con i consumatori, conoscere le strategie vincenti per aumentare il grado di coinvolgimento degli utenti è diventato un trend topic per aziende e agenzie. In altre parole occorre comprendere quando la maggior parte dell’audience è più attiva e ricettiva nei confronti dei messaggi.

Risponde agli interrogativi KissMetrics, che attraverso l’utilizzo di dati messi a disposizione da Dan Zarrella ha recentemente pubblicato la ricerca “The Science of Social Timing – Part 1: timing & social networks”. Lo studio propone statistiche e analisi di timing concentrandosi su due social network molto diffusi, Facebook e Twitter.

Social timing e Twitter

Secondo lo studio l’ora migliore per pubblicare contenuti sul sito di microblogging sono le 17.00, momento dove si registra un’alta percentuale di retweets, intorno al 6%.

Considerando inoltre le metriche di performance pubblicitaria, i dati mostrano come per raggiungere un elevato click-through rate è consigliabile twittare da 1 a 4 volte ogni 60 minuti. Il picco del CTR (60% circa) si ottiene in particolare per i tweet pubblicati o durante l’ora di pranzo o verso le 18.00, a metà settimana o nei weekend.

Social timing e Facebook

Per quanto riguarda Facebook, lo studio mostra invece come il giorno ideale per pubblicare sia il sabato, poiché si registra un elevato sharing.

Inoltre, lo stesso sharing di contenuti su Facebook tende a fare registrare i picchi massimi verso le 12.00 e (in parte) alle 19.00.

Infine, la frequenza di pubblicazione più efficace per aumentare l’engagement degli utenti è circa di 0,5 post al giorno (1 ogni 2). Sulle ordinate del grafico è riportato il numero di ‘mi piace’.

Conclusioni

La ricerca di KissMetrics fornisce statistiche e consigli interessanti per chi abitualmente ha ache fare con la creazione e la diffusione di contenuti online, in particolare su social network come Facebook e Twitter.

Lo studio riguarda la popolazione Americana ed i suoi ritmi: se riproposto in Italia, quali dati rimarrebbero identici? Quali cambierebbero?

Alcune conclusioni generali a cui l’analisi porta sembrano generalizzabili: per essere efficace, la comunicazione sui social media deve uscire dai rigidi schemi imposti dagli orari lavorativi e continuare 24/24 e 7/7. Anzi: proprio perché le statistiche mostrano che le attività degli utenti online sono maggiori nelle pause pranzo o nel weekend, diventano proprio questi momenti i più interessanti, quelli in cui le imprese devono trovarsi preparate a trasmettere informazioni e contenuti.

Questo vale ancora di più per realtà internazionali o globali, che si confrontano con un’utenza variegata e geograficamente distante, diversa nei fusi orari e che crea dunque un flusso di comunicazioni continuativo.

Personal Guerrilla Marketing su Twitter [VIDEO]

Wonder Years è il nome del piccolo (ma solo in quantità!) team creativo di Amsterdam formato da due giovani pubblicitari, Bas van de Poel Daan van Dam. Per promuoversi la coppia ha scelto una via decisamente originale e accattivante, che sfrutta la popolarità di Twitter tra le fila dei creativi. Il meccanismo è in realtà semplice, ma davvero arguto: Wonder Years ha creato cinque differenti account Twitter, assegnando ad ognuno, come immagine di profilo, le diverse lettere che compongono la frase “HIRE US”, ovvero “ingaggiaci”: è poi bastato seguire i profili dei direttori creativi dei quali attirare l’attenzione, così che quest’ultimi si trovassero nella home page del social la magica frase, proprio nello spazio in cui solitamente vediamo gli ultimi cinque utenti che ci hanno seguito.

…e il gioco è fatto! A Wonder Years sono stati offerti diversi lavori grazie a questa trovata, e noi abbiamo avuto ancora una volta la dimostrazione che creatività ed originalità pagano sempre!