Lo so, lo so, le vacanze sono un continuo tormento. Bisogna raggiungere un livello di abbronzatura adeguato, dedicarsi ad estenuanti passeggiate sulla spiaggia, tentare di finire almeno un sudoku sotto l’ombrellone, bere quantità innumerevoli di cocktail e affrontare orde di animatori turistici. E se tutti questi impegni vi stanno distraendo dai vostri doveri, la rassegna qui sotto vi aiuterà a trovare spunto per riaccendere il Ninja che è in voi: 25 campagne creative tutte in un solo post. Art Directors Club
Realtà o finzione? Se siete già andati, o vi capiterà di andare a breve al cinema, potreste essere spettatori di un inusuale quanto suggestivo video, durante la parte dedicata ai trailer. Vi lascierà abbastanza a bocca aperta! Si tratta di “Trapianto di ricordi mai vissuti” da parte di un’azienda chiamata ATRAPALO.
Il video rimanda ad un sito web nel quale si potrà, con una procedura molto semplice, registrarsi e candidarsi ad essere uno dei tester di questa “straordinaria” innovazione. Ovviamente si tratta di una campagna promozionale accattivante, innovativa e soprattutto virale, da parte della stessa Atrapalo, ai più, conosciuta proprio per la sua vivacità comunicazionale.
Anche questa volta sembra dunque avere centrato il bersaglio, a giudicare dal buzz creato attorno al video. Molte, infatti, le persone che sottolineano la pericolosità dell’esperimento, altrettante parlano di violazione della libertà personale e induzione alla psicolabilità, credendo realmente al trapianto di ricordi, ma ovviamente non è così!
L’intento di Atrapalo e tutt’altro: “impiantare” ricordi regalando un viaggio! E’ il caso di dirlo, Tentar non nuoce!
Da giorni si rincorrono voci circa la vera identità di SpiderTruman, e in rete sono tante le ipotesi a riguardo.
Le prima analogie sono state riscontrate da Pasquale Videtta, che sul suo profilo Facebook ha messo a confronto il post di ieri di SuperTruman con un testo del 2009 del collettivo di San Precario alla vigilia del NoBDay:
SPIDER TRUMAN, 18/07/2011: “Spider Truman è lì vicino a voi. Spider Truman è ovunque. Spider Truman è ogni disoccupato che non trova lavoro perchè non ha santi in paradiso. Spider Truman è ogni precario che viene struttato per 900 euro al mese e poi dopo anni e anni buttato in mezzo a una strada. Spider Truman è ogni cassintegrato che deve sudare per arrivare a fine mese. Spider Truman è ogni operaio sfruttato e malpagato per 40 anni alla catena di montaggio per un salario e una pensione da fame. Spider Truman è ogni giovane costretto ad emigrare perchè gli hanno rubato il proprio futuro. Spider Truman è ogni anziano costretto a sborsare decine di euro di ticket se ha la pretesa di andare in un ospedale. Spider Truman è ogni uomo e ogni donna che a luglio ed agosto non può permettersi nemmeno una settimana al mare. Spider Truman è uno, nessuno e centomila. I suoi segreti possono imbarazzare i potenti, ma è l’indignazione popolare che alimenta il loro vero incubo. Se avete paura di lui, significa che avete qualcosa da nascondere. E allora fate bene ad aver paura, perchè presto ci riprenderemo ciò che ci spetta. Ci riprenderemo la dignità. La giustizia. La democrazia” SAN PRECARIO, 4/12/2009: “Sono l’operaio incazzato che ha perso il lavoro. Sono lo studente che difende la scuola pubblica. Sono l’immigrato, il precario, il terremotato dell’Aquila, l’alluvionato di Giampilieri. Sono quello accanto a te. Sono uno qualunque tra la folla viola. Non avrò microfoni, né palchi. Non rilascerò interviste, non parlerò alla stampa. Non avrò cartelli: sarò anonimo. Sarò chiunque e ovunque, in Piazza della Repubblica e sulla strada verso San Giovanni. E il mio grido risuonerà forte perché si aggiungerà a quello degli altri. Noi siamo il leader collettivo di questa nuova storia”. San Precario
Il NoBDay (No Berlusconi Day) fu un evento del 2009 da cui nacque il Popolo Viola, un movimento di attivismo politico via social network. Il movimento è anche stato il primo, tramite la propria pagina facebook, ad annunciare le pubblicazioni di SpiderTruman.
“Non è rilevante attribuire un nome reale a Spider Truman – spiega Mascia – perché la sua storia è verosimile. E’ più importante certificare la veridicità delle sue denunce anziché rincorrere il gossip”
Mascia aggiunge nelle sue dichiarazioni al giornale che queste rivelazioni su Facebook sono solo il primo tassello di un progetto più ampio che, da qui a settembre, “porterà alla luce altri precari sfruttati da altre Caste. Dopo quella della politica, seguiranno quella dei giornalisti, dei sindacati e tante altre”
Il portavoce non si sbilancia più di così e nega un qualsiasi collegamento con SpiderTruman dal suo account Twitter:
Insomma per ora il mistero non sembra risolto…intanto l’iniziativa ha già raggiunto oltre 325.000 fan sulla pagina Facebook e cresce l’attesa di nuove rivelazioni sui privilegi della Casta.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Massimo Sommellahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMassimo Sommella2011-07-19 16:36:332011-07-19 16:36:33SpiderTruman: Chi c'è dietro l'operazione anticasta?
Vi ricorderete sicuramente di “Life in a Day“, il film documentario voluto da Ridley Scott e Kevin McDonald (di cui ha scritto –qui– la nostra Elena Chiolo aka Kioko) nato con l’obiettivo di raccontare amori, paure e speranze di noi tutti, abitanti del pianeta Terra, nell’arco di una stessa giornata, il 24 luglio 2010. A distanza di un anno esatto il film, prodotto grazie ai contributi video di migliaia di filmmakers di tutto il mondo, sta per uscire nelle sale.
Oggi vogliamo parlarvi di un progetto simile, ma dal più ampio respiro, “One Day on Earth“: il fondatore del progetto, Kyle Ruddick, racconta che l’ispirazione iniziale è arrivata dalla musica, linguaggio che si è declinato in mille modi differenti attraverso le civiltà e i secoli, ma capace di armonizzarsi (e armonizzarci!) in melodie inaspettate anche quando gli strumenti vengono da culture e generi tanto diversi. Il passaggio al linguaggio cinematografico è apparso allora naturale, e così nel 2008 è nato “One Day on Earth”: migliaia di contributors hanno azionato le loro videocamere per raccontare le tante storie nascoste del nostro mondo in un giorno preciso, il 10.10.10.
Qual’è la particolarità rispetto a “Life in a Day”? In questo caso ci troviamo di fronte ad una vera e propria community, che finanzia e supporta il progetto, invia contributi e li condivide. Sul sito potete visualizzare tutti i video finora caricati, ognuno dei quali è geolocalizzato e “firmato”. Ma soprattutto è il desiderio di creare un mezzo spettacolare finalizzato a creare consapevolezza civica, che qui fa la differenza: non solo spettacolo, ma una piattaforma che vuole essere un passo in avanti per realizzare “global understanding, global empathy and global change“. Sono molte le organizzazioni non profit che collaborano al progetto, e ogni filmmaker può contribuire alle diverse cause sociali da queste portate avanti, realizzando un filmato che trasmetta idea e voglia di cambiamento, associandolo poi, al momento dell’upload, all’organizzazione o alla causa che si vuole sostenere. Tutto sommato facile, inclusivo, divertente e soprattutto utile!
Se anche voi volete partecipare, ma non avete filmati risalenti al 10.10.10, non demordete: sono in corso i preparativi per l’11.11.11! Stay tuned!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Elena Silvi Marchinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElena Silvi Marchini2011-07-19 16:00:072011-07-19 16:00:07One Day on Earth racconta la vita sulla Terra [VIRAL VIDEO]
Nella progettazione di un messaggio pubblicitario è bene tenere sempre presente determinati fattori. L’intrattenimento è uno di questi, anche se talvolta c’è il rischio che il consumatore possa poi pensare: “ah, bella quella pubblicità… ma che sponsorizzava?”. Attenti quindi a non esagerare: per ora godetevi gli spot più epici della storia!
25 Best buy
24 Clear Shampoo
23 AIDS
22 Heineken
21 Save the date
20 Axe Man
19 Smirnoff
18 U.S. Marine Corps
17 Playstation
16 Wego Motel
15 Adidas
14 Honda
13 BMW
12 Nike
11 Sony Bravia
10 Coca-Cola
9 Freixenet
8 Halo 3
7 Hovis
6 Guinness
http://youtu.be/zff9hVH3ptY
5 Stella Artois
4 Johnnie Walker
http://youtu.be/MnSIp76CvUI
3 Carlton Draught
2 Philips
1 Pantene
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kismahhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKismah2011-07-19 15:00:212011-07-19 15:00:21I 25 spot più epici della storia
L’augmented reality vi piace e siete stanchi di poterla solo guardare? La risposta è Aurasma, un’app che rende facilissimo creare e condividere tanti tipi diversi di AR con pochi tap!
Sviluppata da Autonomy, nota casa fornitrice di servizi tecnologici, Aurasma è disponibile sia per Android che per iPhone, in versione Lite, gratis,oppure Pro. Nonostante abbia ancora pochi download sull’android Market, vale la pena almeno provarla.
Un’app che crea Augmented Reality
Aurasma rende semplicemente possibile creare diversi strati di AR, basandosi sulla vostra fotocamera e sui vostri video o immagini, mettendo a disposizione anche una una libreria interna in cui si possono trovare molti file anche solo per provare.
L’interfaccia non potrebbe essere più semplice da usare. Aperta l’app, verrà attivata la web cam, pronta per mostrarvi l’eventuale AR già presente, semplicemente inquadrando ciò che vi interessa. Richiamando le opzioni invece, potrete di creare il vostro elemento personale in realtà aumentata.
Pochi semplici passi
Un tap su “Add anywhere” e eccoci davanti alla prima schermata per creare AR. Basterà mettere nel riquadro la parte di realtà che ci interessa, aspettare che l’app ci dia via libera e scattare una fotografia. Più l’indicatore sarà “verde” più facile sarà in seguito riprodurre quel dato elemento. Come è naturale, sarà necessario fotografare qualcosa di stabile, per esempio una facciata o un immagine ferma, dovendola successivamente inquadrare di nuovo.
Scattata la foto sarete messi davanti alla scelta di caricare un video o un’immagine che verrà sovrapposta alla realtà, sarà anche possibile prendere del materiale da due librerie di default, messe a disposizione da Aurasma. Ancora un Tap di conferma e la vostra piccola porzione di realtà aumentata è pronta! Avrete creato quello che l’app definisce “anywhere”, potendo ora condividerlo attraverso i normali canali social o via e-mail. Dove si può arrivare con quest’app? Basta guardare questi video per capirne le potenzialità
Quella che descriviamo è la versione Lite, che ne dite? Nei link di approfondimento trovate il sito ufficiale e una pagina di prova, con vari anywhere da testare direttamente da pc! Già diversi Brand hanno scelto di affidarsi a quest’app per alcune campagne pubblicitarie, trovate qui l’elenco.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Fukibarihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFukibari2011-07-19 14:15:542011-07-19 14:15:54Aurasma: l'augmented reality più semplice che mai
Parliamoci chiaro, chi non si è mai sentito un po’ sfruttato sul lavoro, specialmente tra noi giovani? Ci hanno segnalato l’iniziativa che sto per raccontarvi, e in tutta sincerità mi sono sentito quasi in dovere di farvela conoscere, essendo anche io appartenente alla categoria, già da qualche anno in realtà.
Il progetto prende il nome di Design Bitches, e già dal nome si può intuire il suo taglio irriverente e, se vogliamo, un po’ ribelle. E’ partito durante la Settimana del Salone del mobile a Milano, ad aprile. Più di 1000 designer hanno “invaso” le strade di Zona Tortona, seminando in giro depliants e stickers vari che invitavano altri talentuosi colleghi a far parte di un immenso database di persone disposte a lavorare per cifre bassissime o addirittura nulle.
Ovviamente il tutto voleva essere uno spunto per parlare dello scenario lavorativo dei giorni d’oggi, in cui tantissimi giovani lottano a colpi di curriculum per farsi strada in qualche studio/agenzia. Alla categoria appartengono, ovviamente, anche i promotori del progetto, fondatori di NotYetAStudio. Loro sono sempre in cerca di nuovi modi ed iniziative per far sentire la nostra (perchè no, mi includo anche io) voce, e magari spingere, con un bel pizzico di ironia, a riflettere sulla società che sta emergendo.
Dite la verità, non vi sentite anche voi un po’ bitches adesso? Che altro dire, bravi ragazzi, continuate così!
Di seguito trovate qualche foto scattata per le strade di Milano.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Luigi Ferrarahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngLuigi Ferrara2011-07-19 14:00:582011-07-19 14:00:58Si chiamano Design Bitches perchè lo danno a tutti... il CV!
Il 15 luglio scorso nei cinema di tutto il mondo s’è scatenata un vero e proprio putiferio.
Il motivo? Semplice: è stata la data d’uscita di “Harry Potter e i doni della morte – parte 2”, ultimo episodio di una delle saghe letterarie e cinematografiche più coinvolgenti di tutti i tempi.
Un successo in termini di incassi che ha avuto eco anche nella social sfera: la Warner Bros ha puntato moltissimo su Facebook, Twitter e YouTube per promuovere la pellicola tratta dai libri di J.K. Rowling, e i risultati sono molto interessanti: scopriamoli insieme.
Partiamo da un numero, 29,874,972 fan su Facebook: basterebbe questa cifra a dire quanto Harry Potter sia fenomeno di massa. Tanto per fare un paragone, su Facebook la pagina fan del maghetto di Hogwarts supera di ben 7000000 circa quella del Presidente Barack Obama.
La pagina fan è stato uno spazio molto importante per promuovere il film, utilizzato per raccontare il making of , promuovere merchandising ufficiale e recensioni, condividere interviste ai protagonisti, e come vedremo più avanti nel post anche per condividere eventi live. Oltre a una “referente” internazionale, la Warner Bros ha anche aperto una pagina fan per ogni paese: per il Regno Unito (Harry Potter UK, poco più di 1 milione e 200 mila fan), uno in spagnolo per l’America Latina (Harry Potter America Latina, circa 194 mila fan) e anche per l’Italia (Harry Potter IT, poco più di 16 mila fan) .
Nei giorni prima e dopo l’approdo nelle sale, la pagina generale ha contato un incremento di fan pari a 100000 connessioni al giorno circa.
Un successo che ha indotto la Warner Bros a rendere fruibili i film di Harry Potter anche attraverso Facebook, come già avvenuto ad esempio per un’altra pellicola di successo, The Dark Knight di Christopher Nolan.
Fra le varie app proposte agli user, la pagina fan è stata implementata anche con un servizio di prenotazione biglietti per il cinemacertamente molto utile per chi preferisce andare in sala solo con la sicurezza di poter entrare. L’app Ticketing è attiva solo negli USA.
E in Italia? Impossibile avere un dato certo, il numero di profili fake, gruppi e pagine fan è enorme. Già questo è un dato indicativo per capire il fenomeno nel nostro paese.
Una curiosità forse più “sociologica” che di social media marketing si può segnalare: già 2 giorni prima dell’uscita ufficiale della pellicola, alcuni user hanno pubblicato nel proprio status messaggi simili a questo:
Potenza di Mediavideo? In ogni caso, un modo per rovinare la sorpresa ai Potter addicted.
Il profilo @HarryPotterFilm è l’account ufficiale su Twitter. Non conta il numero di fan di Facebook, anche se 351 mila follower non sono un brutto risultato Una piccola soddisfazione, almeno in questo campo, Lord Voldemort se la può togliere: il fake a lui intitolato conta ben 1.369.678 follower.
Altro elemento interessante da analizzare sono gli hashtag: in Italia e nel mondo durante il week end sono stata una presenza costante fra i trending topic #hp7, #pintus, #harrypotter, #voldemort.
In Italia il trend è stato pressoché identico a quello evidenziato nei grafici, e non potrebbe essere altrimenti: gli spazi di discussione fra i fan, a differenza di Facebook dove è ampia la frammentazione in miriade di gruppi e pagine fan non ufficiali, in Twitter si indicizzano sugli stessi canali (gli hashtag, appunto), facilitando la discussione.
Su YouTube la WarnerBros, come per ogni pellicola di punta, ha sfruttato molto il suo canale ufficiale. Per promuovere il sesto film della saga, “Harry Potter e il principe Mezzosangue“, nel 2008 era stato creato anche un canale apposito: HarryPotterItalia. L’aggiornamento però non è continuato fermandosi a tre anni fa, preferendo per il capitolo conclusivo della saga puntare tutto sul canale principale.
I dati di visualizzazione dei contenuti video condivisi oscillano fra le 20000 e 140000 visualizzazioni, numeri non troppo distanti dai risultati ottenuti da WarnerBrosPictures, il canale internazione della casa di produzione californiana.
Ma il sito di video sharing più importante del mondo ha reso possibile un’altra azione di comunicazione molto importante: su YouTube è stato possibile assistere in diretta streaming alla première del film da Londra, attraverso anche la pagina Facebook. Il sistema, simile a Ustream e Livestream, sfruttava un tool realizzato da thisMoment e ha permesso di rendere l’evento completamente sociale facendo interagire i fan fra loro sfruttando i vari canali social.
E Foursquare?
Il fenomeno Harry Potter ha incluso anche Foursquare. E’ infatti possibile sbloccare il badge facendo il check-in in qualsiasi sala e aggiungendo nello shout “Harry Potter”.
In questo caso il badge serve a promuovere il nuovo gioco di Harry Potter di EA Games. Infatti si legge:
7 anni dopo aver scoperto di essere un mago, Harry Potter si trova adesso a combattere da solo contro l’Oscuro Signore. Unisciti alla battaglia su http://bit.ly/pIXd21, con il codice ‘harrypotter25’ avrai uno sconto del 25% sul video game. Impugna la bacchetta. La battaglia finale è adesso.
Non c’è che dire: Harry Potter, anche nella social sfera, s’è confermato un mago!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Francesco Gavatortahttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFrancesco Gavatorta2011-07-19 12:30:212011-07-19 12:30:21Harry Potter e l'ultima magia sui social media
A noi ninja piace scovare per voi invenzioni e curiosità. Oggi ve le proponiamo con il tema dell’energia solare. Ce n’è per tutti i gusti: seguiteci!
Breve cenno di storia: è risaputo che gli antichi romani erano abili architetti e ingegneri, ed in quanto tali non potevano certo farsi mancare l’utilizzo dell’energia solare! Ebbene si, i nostri avi, i creatori della città eterna, già avevano in mente come sfruttare questa energia: infatti avevano realizzato dei sistemi di riscaldamento delle abitazioni e dell’acqua esclusivamente con l’utilizzo dell’effetto serra creato dal vetro.
L’energia solare si divide in due parti, la termica e la fotovoltaica, così brevemente riassunte:
Termica: è l’energia solare utilizzata nel modo piu semplice, quindi il calore immagazzinato in acqua o aria viene utilizzato per riscaldare un ambiente o per produrre energia elettrica utilizzando un serbatoio (leggi accumulatore) per sopperire al fabbisogno quotidiano.
Fotovoltaica: è invece l’energia basata sull’utilizzo di silicio, il quale se viene irradiato dai raggi solari rilascia una corrente di elettroni, quindi grazie ad una cella fotovoltaica converte direttamente l’energia solare in elettrica.
Cominciamo!
The Solar Sinter
Markus Kaiser con la sua stampante 3D ad energia solare, riproduce un vaso nel bel mezzo del deserto usando i raggi del sole invece di un laser e della sabbia al posto di resine.
Ed ecco anche un video dal quale si evince tutto il percorso!
Power of One
XOF1 auto solare è un veicolo elettrico alimentato da 893 celle solari è stata sviluppata e costruita per aggiudicarsi un record di distanza percorsa nel mondo, fino ad ora sono stati percorsi 22.000 miglia (36.200 Km)!
Planet Solar
La piu grande barca del mondo alimentata ad energia solare è lunga 31 metri, larga 15 e alta 7,5 metri con un enorme impianto di pannelli fotovoltaici che coprono 500m2. Navigare in tutto il mondo ad una velocità media di 8 nodi riducendo le emissioni di anidride carbonica, ora si può!
The SIG, Self-Energy Converting Sunglasses
Le lenti degli occhiali sono dei piccoli pannelli solari, la raccolta di energia tramite questi pannelli li rende in grado di alimentare i vostri dispositivi di piccole dimensioni attraverso il jack di alimentazione nella parte posteriore del telaio.
Soft Rocker
Una comoda poltrona/sdraio con dei pannelli solari installati sul tettino che permettono la ricarica di un qualsiasi dispositivo tramite presa USB, idea della professoressa Sheila Kennedy e del suo team per la 150esima edizione del “Festival of Art+Science+Technology” (FAST).
The Solar Camera Strap
La maggior parte dei fotografi utilizza una cinta molto robusta per sostenere le loro pesanti macchine, quindi perchè non sfruttare questa caratteristica e inserire dei pannelli solari nella cinta?
Tagliaerba alimentato ad energia solare
Dimenticate il rumore, il consumo di carburante, la corda per l’accensione, l’orribile puzza emessa dallo scarico ed anche i vicini saranno contenti per la modica cifra di 695 USD!
Solar Grill
Per chi vuole mordere una salsiccia o coscia di pollo pulendo la coscenza e togliendosi il senso di colpa di aggiungersi al riscaldamento globale: cattura la luce solare con specchi e li riflette sulla piastra!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2011/07/sunglasses.jpg445620Matteo Doddihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMatteo Doddi2011-07-19 11:00:162011-07-19 11:00:16Otto invenzioni e gadget ad energia solare
Se c’è una cosa del vecchio modo di guardare la tv di cui si sente oggi la mancanza, in un tempo in cui qualunque programma-film-serie è reperibile in rete (più o meno legalmente) su una quantità di piattaforme (streaming, peer-to-peer, stores online) e consumabile su una molteplicità di dispositivi (mentre scrivo il ragazzino di fronte a me in treno si gode una puntata di Californication sul suo iPhone) è forse la condivisione collettiva di una determinata visione, il gruppo riunito davanti alla tele, il sentirsi parte di un unico pubblico piuttosto che singoli utenti dispersi e con le cuffiette.
Una nuova esperienza di visione?
Per quanto gli strumenti di condivisione sui vari social-network abbondino, manca probabilmente uno strumento che permetta uno sharing efficace soprattutto a livello emotivo di un contenuto video. Si può condividere un link sull’ultima puntata di Letterman, certo. Oppure partecipare ad una chat di gruppo su un’amichevole precampionato del Milan. Sono esperienze utili e divertenti, ma manca qualcosa. Mancano le facce degli amici al tuo fianco. E manchi tu che guardi le loro facce che guardano. O forse: mancavano.
Ora che Google ha deciso di affrontare il suo acerrimo nemico direttamente nel campo dei social network presentando il suo Google+, sono molti a suggerire che una delle grandi sfide lanciate a Facebook potrebbe riguardare proprio la sezione video.
Basta fare 1 + 1
1) Google controlla YouTube, as you know, il più grande archivio online di video user generated. Negli ultimi giorni ci sono inoltre state alcune indiscrezioni circa la possibile acquisizione da parte del gigante di Mountain View di Hulu altro piccolo ma prezioso serbatoio di contenuti video (a differenza di Youtube, penalizzato dal controllo sul copyright, su Hulu sono disponibili interi episodi di seguitissime serie tv). Insomma: un enorme, gigantesca, disponibilità di contenuti video da distribuire ai propri utenti. Potenzialmente anche tramite Google+.
2) Google +. Se siete stati invitati e avete aperto un vostro account conoscerete probabilmente la funzione “hangouts”: si tratta della possibilità di “uscire virtualmente” con un gruppo selezionato di amici, con i quali è possibile tra l’altro condividere un determinato contenuto via video-chat. Diciamo che come programma per la serata butti lì un determinato url: le facce degli amici che decidono di seguirlo ti appaiono sullo schermo via webcam. E’ facile immaginare che sarà possibile, da domani, condividere allo stesso modo anche un video, pescato magari su Youtube o in un altro archivio online come Hulu. E quindi ecco che ci siamo: ci sei tu che guardi i tuoi amici che guardano, con te, la vostra serie preferita. (C’avessero pensato prima, l’ultima puntata di Lost sarebbe stata sentimentalmente un po’ meno difficile).
Ed è così che quello che Mark Zuckerberg si sforza di far passare per uno svantaggio (“Noi facciamo social network. E lo faremo sempre meglio di un gruppo che si occupa di così tante altre cose.”) si rivela banalmente un gigantesco vantaggio: Google è più di un social network, è un eco-sistema. Se riesce davvero a collegare ogni sua parte, vince. Nella sfida per il controllo della Rete non ce ne sarà più per nessuno.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Buckhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngBuck2011-07-19 10:00:032011-07-19 10:00:03Come Google+ può cambiare la televisione [TREND]
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