
Ora andiamo a scoprire direttamente con Nebil Kriedi, Founder & CEO di 90minutes, come ha avuto questa intuizione.
L'idea di questa app com'è nata? Ci racconteresti qualcosa del suo processo di creazione?

I 90 minuti danno importanza al singolo in o out, che non rischia quindi di perdersi nel rumore della rete ma arriva direttamente ai miei amici che si ritroveranno interessati a scoprirne il motivo.
Le basi erano poste, mancava l’elemento di aderenza alla realtà, la funzionalità per uscire dall’app ed entrare nella vita reale. Il knock è questo, è la particolarità che nessuna applicazione ha, il tentativo e la scommessa di far incontrare realmente le persone.
Che sviluppi prevedi?

Il mondo delle apps è un "mondo nuovo" come pensi di farla conoscere sempre di più?
Ovviamente grazie ad una buona strategia di marketing, attraverso i social media e la diffusione in rete mediante blog, discussioni e forum; ma soprattutto sarà il valore insito dell’app a viralizzarne l’utilizzo. A differenza di tutte le altre applicazioni che nascono nell’iPhone e vivono nel telefono questa app ha un’applicazione nella vita reale. Il canale di diffusione e di utilizzo diventa la socialità delle persone, la necessità di parlarsi e di stabilire un contatto vis-à- vis. Prima arriverà il significato (o l’essenza) e poi l’applicazione, e questo rispecchia anche l’obiettivo di 90minutes.
Hai avuto qualche sorpresa dall’utilizzo di quest’app da parte degli utenti? Quali erano le tue aspettative in merito?

C’è più reticenza ad impostarsi Out ma il maggior numero di Knock avviene da uno stato IN verso uno stato Out.
L’utilizzo è reale anche perché l’app è pensata in primis per le persone e, in un cero senso, facilita i rapporti, aiuta nella trasparenza e diverte; inoltre è funzionale ad una necessità e non ad un bisogno indotto.
Le nostre aspettative non sono state deluse perché le persone, i veri destinatari, ci dicono che 90minutes è il trait d’union tra la vita virtuale e la vita reale.
Vuoi dare un consiglio a chi si avvicina al mondo dello sviluppo delle app per mobile?
Chi pensa ad applicazioni deve sempre tenere a mente l’utilizzo che le persone fanno del mobile. Tanto più utilizzata, e quindi sensata, sarà un applicazione quanto più rispecchierà le esigenze delle persone, e aiuterà a facilitare le operazioni quotidiane, complicate o banali che siano. Una buona applicazione deve essere la soluzione ad un imprevisto... come lo era il gonnellino nero di Eta Beta!
E voi non volete vedere se i vostri amici sono in o out? Ecco da dove scaricare l'app:









