Quando si celebra un compleanno è sempre difficile trovare il modo di sorprendere il festeggiato con un regalo che sappia di nuovo, se poi è chi compie gli anni a dover stupire con una nuova celebrazione per intrattenere i propri invitati la complessità cresce in maniera esponenziale.
E' il caso della casa automobilistica Chevrolet e del suo spot commemorativo per i cento anni di attività, traguardo che raggiungerà per l'esattezza il prossimo 3 Novembre. L'occasione è di quelle da non farsi sfuggire giacché il tutto avviene in concomitanza con un evento sportivo di primissimo interesse nella società americana, ovvero l'inizio dei play off di baseball, ecco quindi come un evento di massa offre il destro come catalizzatore d'attenzione al fine della commemorazione del brand di casa a Detroit.
Ma quali sono i rischi in una campagna di questo tipo ?
Innanzitutto l'unicità dell'evento da festeggiare, particolare che offre all'azienda un unico colpo in canna per fare breccia tra gli utenti. Nello specifico poi, la suddetta unicità raddoppia, dovendo far leva sull'inizio delle world series.
Negli Usa poi, le campagne pubblicitarie che hanno luogo durante i major event dello sport (Finals Nba, Superbowl Nfl, World Series appunto etc. etc.) subiscono un vero e proprio screening accurato ed eventuali stroncature non sono ammesse.
Ma questi sono solo i rischi dettati dalle circostanza, ai quali vanno aggiunti variabili fisse quali il rischio di un eccesso di auto-referenzialità per esempio, cosa che può spingere i destinatari dello spot ad immaginarsi distanti dallo spot stesso e non parti integranti del messaggio.
Passando poi per la genericità della promozione, dovendo celebrare il brand stesso e non uno specifico prodotto c'è la concreta possibilità di cortocircuito di destinazione; in altre parole glorificando un'idea ed un marchio si rischia di volare troppo alti non cogliendo nel segno.
La risposta di mamma Camaro
Vediamo subito lo spot, della durata di circa 60 secondi, che gli americani potranno vedere sui propri schermi il 3 novembre, campagna che è stata denominata "then & now"
La scelta stilistica la si può definire molto lineare, leale a suo modo ma non per questo meno ricercata nella sua realizzazione.
la Chevrolet mostra la sua storia all'interno del '900 americano sovrapponendo inquadrature del presente con polaroid delle stesse location negli anni in cui i suoi modelli oramai vintage venivano alla luce, un espediente grafico che consente di collocare il marchio ed i suoi prodotti nello scorrere del tempo.
Da apprezzare la scelta di accompagnare all'oggetto auto una costante presenza di soggetti (utenti/acquirenti N.d.R.), tesa a porre in essere quel connubio tra veicolo e conducente ed il conseguente legame tra il percorso di vita di un'azienda automobilistica ed il percorso di vita della società americana.
All'interno di questa story-line salta all'occhio la chicca di porre in quadro molto spesso persone in età giovanile o addirittura bambini, un continuo richiamo al concetto di generazione e più nello specifico di nuova generazione che trova il suo apice nel claim di chiusura dello spot "per i primi cento anni e per le generazioni a venire, grazie per essere stati parte della vostra vita".