In questo articolo vi parlerò di due startup (una italiana e una americana) che hanno impostato il proprio modello di business sul sostegno alle realtà del terzo settore e del no profit. Come vedremo la particolarità di queste due startup è che sembrano essere remunerative, sebbene riescano a fare beneficienza nei confronti di realtà e progetti che hanno bisogno del supporto dei cittadini per sopravvivere. La prima, AstaTosta è una piattaforma per le aste solidali, la seconda un vero e proprio marketplace i cui proventi vanno in parte al mondo no profit. Se doveste dimostrarci un particolare interesse per l'argomento scoveremo altri progetti che hanno in qualche modo un legame con il terzo settore, che in Italia soprattutto ha un valore, anche economico, inestimabile.
Che cos'è AstaTosta
Si tratta in poche parole di una piattaforma per creare delle vere e proprie aste solidali, una sorta di Ebay per il no profit. L'idea, come si spiega nel sito, si ispira alle serata di aste di beneficenza che un gruppo di amici organizzava negli anni 80. Nel corso degli anni le loro iniziative si sono estese nelle più grandi città italiane, ma lo spirito non è cambiato nel tempo. L'obiettivo era quello di mettere in vendita oggetti rari o divertenti in cambio di un gesto di solidarietà.
AstaTosta, grazie alla potenza del web ha come visione quella di esportare il modello delle aste di beneficenza in tutto il mondo. L'idea nasce nel 2006 quando un assiduo frequentatore di questi eventi decide di intraprendere questa impresa.
Nel 2008 crea la Onlus "Associazione Retetosta" al fine di promuovere il portale web di Astatosta, gestire un fondo in cui vengono raccolti tutti i proventi delle aste e che vengono redistribuiti all'associazione prescelta e selezionare i progetti no profit che fanno parte del network.
Nel 2010 viene messa on line la beta della piattaforma.
Come funziona AstaTosta
Esistono due modalità per far parte del progetto AstaTosta:
- come benefattore/donatore, ovvero la persona che mette in vendita oggetti di sua proprietà. Egli non riceve alcun compenso dalla vendita perché i soldi vengono interamente devoluti al progetto che si vuole sostenere.
- come acquirente, ovvero la persona che acquista il bene e che devolve il proprio denaro al fondo della Onlus AstaTosta.
Per incentivare l'utilizzo della piattaforma esiste un sistema di punti chiamati "Punti Tosti" che vengono attribuiti a chi mette in vendita i propri oggetti. Si tratta di una vera e propria moneta di scambio all'interno della piattaforma, che permette al donatore di avere sconti su altri acquisti. Vengono dati 10 punti per ogni euro del prezzo a cui è stato venduto il suo oggetto e rimangono validi per sempre ammesso che si rimanga attivi nella community di AstaTosta per almeno sei mesi.
Gli oggetti in vendita sono prevalentemente usati o comunque oggetti che in altri casi andrebbero buttati. Provate a pensare quanta cose inutili avete nelle vostre case, grazie ad AstaTosta potrete liberarvene e allo stesso tempo fare un gesto di solidarietà praticamente a costo zero. La piattaforma è utilizzabile anche dalle stesse associazioni per mettere in vendita il proprio merchandising, i cui proventi possono andare ai propri progetti. Interessante infine anche l'opportunità per i punti di vendita offline di far conoscere il proprio business alla community di AstaTosta per generare maggiore traffico presso di essi.
Perché usare AstaTosta
- è possibile trovare oggetti rari di non facile reperiblità
- per le imprese è una buona opportunità per mettere in mostra la propria strategia di responsabilità sociale;
- è possibile sapere in modo sicuro a chi verranno devoluti i soldi nel momento in cui viene effettuato l'acquisto.
Cos'è Endorse For A Cause?
Ho voluto parlare di questo progetto perché ha delle caratteristiche simili con AstaTosta almeno per quanto riguarda la visione aziendale. In pratica si tratta di un network di siti e-commerce che decidono di devolvere parte dei loro guadagni ad associazioni no profit e a progetti umanitari.
Ci sono d'altra parte almeno tre elementi che lo differenziano dall'altro progetto: non è basato su un sistema di asta, la maggior parte delle associazioni sono grandi realtà come la Croce Rossa e infine i prodotti venduti sono per la maggior parte brand conosciuti (per esempio Dell o ToysRus)
Così viene presentata la mission di Endorse Your Cause sul sito:
companies are now spending over $25 billion each year on online advertising. What if you and your friends could take control of the message - rewarding the good companies and the good products with your endorsements - and direct a slice of that money to Causes that are doing important work?
Al momento del lancio erano già attive delle partnership con 10 grandi organizzazioni non governative che coprono un po' tutti i campi di azione: dall'infanzia alle malattie fino alla cura e il rispetto degli animali.
Le aziende invece al momento del lancio erano più di 500 e tutte sono accomunate dal voler sostenere una causa o un progetto delle associazioni che fanno parte del network. Ognuna di essere devolve in media dal 4% all'8% dei guadagni. Di questa percentuale il 30% va alla società Endorse Your Cause.
Come funziona Endorse For A Cause
Gli utenti hanno la possibilità di effettuare diverse azioni:
- proporre un'associazione o un progetto da inserire nel network;
- fare "endorsment" per una società che gli sta particolarmente a cuore;
- acquistare gli oggetti messi in vendita nei vari e-commerce affiliati.
Anche in questo caso, come in AstaTosta, esiste un sistema di incentivazione all'utilizzo della piattaforma. A differenza dell'altro progetto partecipando alla community si ottengono dei Badges che corrispondono al grado di coinvolgimento degli utenti al progetto.
Infine c'è un sistema di punti basata sul tipo di attività che viene svolta dagli utenti sul sito. E' possibile acquisire punti oltre che effettuando degli acquisti su Endorse For A Cause, anche attraverso le attività delle persone che si sono iscritte grazie ad una nostra segnalazione. Insomma il classico sistema di referral che permette a qualunque progetto di diffondersi in modo virale e veloce.
Un'ultima cosa. Se conoscete altre startup che hanno nel dna e nella mission il supporto al terzo settore segnalatemele please!! Enjoy! :)