• Visit NINJA ACADEMY
  • Rss
  • Twitter
    • Segui @ninjamarketing
  • Linkedin
  • Facebook
  • Instagram

Ultimi articoli

Il trend degli assistenti vocali, i numeri dei nuovi device di cui non potremo più fare a meno
Il trend degli assistenti vocali, i numeri dei nuovi device di cui non...
Il sito per il film di Captain Marvel è un sogno per i nostalgici degli anni ’90
Il sito per il film di Captain Marvel è un sogno per i nostalgici degli...
Le più belle campagne di San Valentino di sempre, secondo noi
Le più belle campagne di San Valentino di sempre, secondo noi
3 ragioni per usare T-shirt personalizzate e abbigliamento per promuovere il tuo business
3 ragioni per usare T-shirt personalizzate e abbigliamento per promuovere...

Rubriche

  • Best Adv of the Week
  • Week in Social
  • Epic Win/Fail Social
  • Social Beats by Viralbeat
  • Programmatic Buying by Tradelab
Box Training, Sept.info e IFAW: i migliori annunci stampa...
Week in Social: dal nuovo social Zepeto alla combo di...
Gucci, Neymar e Facebook: gli epic win e gli epic fail...
Progetto Rione: il marketing turistico incontra la social...
Digital marketing e shopping natalizio: 3 motivi per...

Ultimi articoli

Sei pronto a diventare un Ninja? Cerchiamo un Community Manager
Sei pronto a diventare un Ninja? Cerchiamo un Community Manager
Jeff Bezos è anche l’uomo più generoso del mondo (più di Bill Gates)
Jeff Bezos è anche l’uomo più generoso del mondo (più di Bill...
Le opportunità di WeChat da conoscere per le aziende italiane che pensano alla Cina
Le opportunità di WeChat da conoscere per le aziende italiane che pensano...
Facebook ha cancellato alcuni profili e pagine (anche su Instagram) prima delle elezioni in Moldavia
Facebook ha cancellato alcuni profili e pagine (anche su Instagram) prima...

Rubriche

  • Company News
  • HR Focus
  • Multichannel Marketing by Diennea MagNews
Francesco Pandolfi è il nuovo Chief Executive Officer di...
È ancora Whirlpool l’azienda in cui si lavora meglio...
Come trasformare gli utenti anonimi del tuo sito web in...

Ultimi articoli

Kris, paralizzato dal collo in giù, può di nuovo muovere le braccia grazie alle cellule staminali
Kris, paralizzato dal collo in giù, può di nuovo muovere le braccia...
3 importanti trend tecnologici dal CES 2019 che i brand dovrebbero conoscere
3 importanti trend tecnologici dal CES 2019 che i brand dovrebbero...
Google ha sviluppato un chip per farci usare qualsiasi dispositivo con i gesti
Google ha sviluppato un chip per farci usare qualsiasi dispositivo con i...
Elon Musk mostra Starship, il nuovo razzo per i test di volo suborbitale
Elon Musk mostra Starship, il nuovo razzo per i test di volo suborbitale

Rubriche

  • Open Science
  • Data Money
Scoperto il gene dell’immortalità, che permette alle...
Abbiamo scaricato (e confrontato) i dati che Facebook e...

Ultimi articoli

Come conquistare le grandi folle. Un’analisi dei discorsi di Hitler
Come conquistare le grandi folle. Un’analisi dei discorsi di Hitler
Home Exchange, Seeds&Chips, Yape, l’agenda di oggi
Home Exchange, Seeds&Chips, Yape, l’agenda di oggi
Il film di Breaking Bad sulla vita di Jesse Pinkman sarà in anteprima su Netflix
Il film di Breaking Bad sulla vita di Jesse Pinkman sarà in anteprima su...
Le 13 coppie più influenti nel mondo della tecnologia
Le 13 coppie più influenti nel mondo della tecnologia

Rubriche

  • Ninja Morning
Home Exchange, Seeds&Chips, Yape, l’agenda di...
  • Marketing
  • Business
  • Future
  • Life
  • Menu
  • Home
  • Marketing
  • Business
  • Future
  • Life
  •   Ninja Academy
  • Twitter Linkedin Facebook Instagram YouTube

Wikipedia, Vittorio Sgarbi e l'importanza del web collaborativo [DIRITTI DIGITALI]

Score

64 Share

  • Share on Twitter
  • Share on Facebook
  • Share on Linkedin
  • Share on Google plus
  • Send an email

Morena Ragone 

  • Linkedin
  • Share on Twitter
  • Share on Facebook
  • Share on Linkedin
  • Share on Google plus
  • Send an email
  • Share on Twitter
  • Share on Facebook
  • Share on Linkedin
  • Share on Google plus
  • Send an email

Pubblicato il 15/03/2011

Non sarà sfuggita a molti la notizia, battuta anche dall'Ansa, che qualche settimana fa il critico d'arte Vittorio Sgarbi ha comunicato di voler far causa a Wikipedia.
La questione, a quanto è dato di sapere, trarrebbe origine da un'informazione errata inserita nella sua biografia presente nella versione italiana dell'enciclopedia online, disponibile all'indirizzo it.wikipedia.org.

Il critico d'arte e primo cittadino di Salemi, pertanto, avrebbe provveduto a difendere i propri diritti tramite il 'sequestro dell'intero sito', qualora non si fosse immediatamente rimosso il contenuto incriminato: a sostegno della propria tesi, Sgarbi ha citato quale precedente la recentissima sentenza della Cassazione Penale n. 7155/2011, la quale ha ritenuto legittimo il sequestro preventivo di un articolo apparso su un blog.
Nelle parole della Suprema Corte, infatti, la diffusione di un pezzo giornalistico su Internet è una manifestazione del pensiero che trova l'unica limitazione nella tutela dei diritti di pari dignità costituzionale e nel rispetto della legge ordinaria. Come, appunto, nel caso preso in considerazione dai giudici.

Per capire bene la vicenda, è necessario partire dalla struttura di Wikipedia, l'enciclopedia online di tipo collaborativo.

Wikipedia si basa, come il nome stesso suggerisce, su un wiki, ossia un sito web i cui contenuti vengono creati dagli utenti (siamo, cioè, in presenza di users generated contents). Gli stessi utenti possono, poi, apportarvi le necessarie modifiche, aggiunte, integrazioni, cancellazioni e cambiamenti.
Il sistema consente di conservare traccia di tutte le eventuali modifiche apportate mediante la cronologia, nel caso, per esempio, sia necessario ripristinare una versione precedente, ma anche per risalire all'autore di una voce o di una sua modifica.

Si può fare causa a wikipedia?
Non è la prima volta che l'enciclopedia collaborativa è chiamata in causa da presunti danneggiati: dalla vicenda Seigenthaler all'osservatorio di Wikipedia Watch, dalla minaccia di azioni legali avanzata dall'FBI per la supposta illegittima riproduzione del proprio logo, al procedimento minacciato da parte di Roberto Fiore di Forza Nuova, fino ad arrivare alla vicenda Angelucci - con la stratosferica richiesta a Wikimedia Italia di un risarcimento danni pari a 20 milioni di euro - l'enciclopedia collaborativa è stata ed è al centro di numerose vicende giudiziarie, sia in Italia che all'estero.

Personalmente, credo nel progetto Wikipedia, e in generale nell'utilizzo del web collaborativo, e ritengo che in tali casi la strada dell'azione legale non sia strettamente necessaria e debba sempre essere intesa quale extrema ratio, in quanto di regola è sufficiente seguire una delle due ipotesi seguenti per ottenere lo stesso risultato:

1. Modifica diretta.
Poniamo che qualcuno si ritenga leso da un testo presente in una pagina di Wikipedia. L'operazione più immediata ed efficace che può porre in essere è, semplicemente, quella di modificarla direttamente. Chiunque può scrivere, inserire, modificare voci di Wikipedia. In maniera semplice ed immediata, secondo il meccanismo stesso di funzionamento del wiki.

2. Richiesta eliminazione/modifica.
Poniamo che il soggetto che si ritiene leso non voglia o non possa modificare direttamente la pagina: può sempre chiedere a Wikipedia la rimozione del contenuto lesivo. La seconda possibilità, pertanto, è quella di segnalare la problematica a Wikipedia, chiedendo la modifica/eliminazione dell'informazione errata.

Confido nel fatto che a questo punto la maggior parte dei problemi saranno stati risolti.

In caso contrario, o nel caso in cui il soggetto leso fosse comunque intenzionato a rivolgersi all'autorità giudiziaria, ricordiamo che Wikipedia non è un soggetto giuridico, ma un progetto - enciclopedia collaborativa - della Wikimedia Foundation Inc, con sede a San Francisco. La causa di risarcimento, pertanto, dovrebbe essere intentata contro una fondazione estera, soggetta a giurisdizione estera, con server allocati in territorio estero.
Wikimedia Italia, da molti immaginata come una costola diretta di Wikimedia Foundation Inc, non ha, invece, alcun collegamento giuridico con essa: in tal caso, chiunque decidesse, comunque, di 'far causa a Wikipedia' non potrà convenire in giudizio WIkimedia Italia, ma dovrà convenire Wikimedia Foundation Inc. davanti ai tribunali dello stato della California.

La stessa lettura delle policy relative presenti sul sito può essere di aiuto nel chiarire i relativi rapporti, anche in merito all'eventuale attribuzione di responsabilità: Wikipedia non ha una redazione, nè effettua alcun controllo editoriale, qualsiasi contenuto è frutto dell'operato di una comunità di volontari e di autori, che, pertanto, restano gli unici responsabili diretti dei testi inseriti nell'enciclopedia, inserimento che viene fatto da ciascuno sempre sotto la propria personale responsabilità, civile e penale.

Storica, in questo senso, la sentenza ottenuta in Francia il 29 ottobre 2007 dal Tribunale di Grande Istanza, che ha sancito, appunto, l'assenza di responsabilità della Fondazione proprio per l'assenza di responsabilità editoriale alcuna.

In altre parole, l'autore della violazione (o della condotta illecita, o del danno), sarebbe sempre e comunque l'utente che ha inserito/modificato la voce interessata, cui è possibile risalire tramite la cronologia, come abbiamo visto, che tiene traccia degli ip degli utenti, anche se anomini.
Wikipedia, in tal senso, ha anche affinato un sistema per evitare utilizzi illeciti tramite proxy.
Nel senso innanzi precisato, quindi, Wikipedia non è una testata online e non è soggetta alla relativa disciplina. Almeno fino a nuovo ordine.
Non è, quindi, applicabile a WIkipedia, per esempio, l'art. 57 del codice penale - sui reati commessi a mezzo della stampa periodica - che dispone che "salva la responsabilità dell’autore della pubblicazione e fuori dei casi di concorso, il direttore o il vice-direttore responsabile, il quale omette di esercitare sul contenuto del periodico da lui diretto il controllo necessario ad impedire che col mezzo dalla pubblicazione siano commessi reati, è punito, a titolo di colpa, se un reato è commesso, con la pena stabilita per tale reato, diminuita in misura non eccedente un terzo" - applicabilità, oltretutto già esclusa anche rispetto alle testate via web, da una recentissima pronuncia della Suprema Corte - la n. 35511 del 2010< - che ha considerato non configurabile il reato di 'omesso controllo' in capo al direttore responsabile di una testata via web.

Sarebbe, invece, astratamente ammissibile un sequestro preventivo come ipotizzato recentemente dalla sentenza citata da Sgarbi, la n. 7155/2011 della Corte di Cassazione - della pagina incriminata, ovviamente, e non del sito - cui rimando per i dettagli e per non dilungarmi oltre misura.
Ma mi chiedo: visto che non si tratta di un articolo postato su un sito o un blog, e quindi immodificabile, ma di un wiki....avrebbe senso procedere a sequestro preventivo, quando basterebbe modificarla direttamente?
Il wiki è creazione condivisa, è strumento principe di quel web collaborativo che diventa strumento di Wikicrazia, nella bella analisi di Alberto Cottica: come mobilitazione di una intelligenza collettiva, che metta insieme amministratori, imprese, associazioni e soprattutto cittadini, capaci di interagire tra di loro e di utilizzare la tecnologia quale meccanismo di responsabilizzazione sociale e di stimolo per la crazione di una società unita e aperta.
Una società, quindi, in cui sia data ai cittadini la possibilità di interagire con il sistema centrale di governo e con l'amministrazione, di contribuire alla costruzione delle regole portanti della struttura stessa della società.
E uno degli strumenti attraverso cui la wikicrazia si realizza è sicuramente il sapere condiviso, che non può più prescindere dall'utilizzo dell nuove tecnologie, di cui Wikipedia è espressione fondamentale.
Vogliamo davvero rinunciarvi?
L'alternativa è sempre possibile: imparare ad usare al meglio tutti gli strumenti di cui disponiamo, ma farlo sempre 'cum grano salis'.

Scritto da

Morena Ragone 

Giurista, dottoranda di ricerca presso l’Università di Foggia, studiosa di diritto di Internet e delle nuove tecnologie, diritto d'autore, informatica giuridica, eGovernmen… continua

  • Linkedin

Condividi questo articolo


Amiamo ricevere i tuoi commenti a ideas@ninjamarketing.it

Vuoi ancora più Ninja Power?

Accedi gratuitamente a Marketing News, Viral Tips & Tricks, Business & Life Hacks ed entra in una community di oltre 50.000 professionisti.

La tua privacy è al sicuro. Non facciamo spam.
Registrandoti confermi di accettare la privacy policy

Leggi anche

Ninja Morning, il buongiorno di mercoledì 16 gennaio 2019 Ninja Morning, il buongiorno di mercoledì 16 gennaio 2019
Facebook dona 1 milione di dollari a Wikipedia Facebook dona 1 milione di dollari a Wikipedia
Wikipedia si riaccende, dopo la bocciatura della legge sul copyright Wikipedia si riaccende, dopo la bocciatura della legge sul copyright

Vuoi ancora più Ninja Power?

Accedi gratuitamente a Marketing News, Viral Tips & Tricks, Business & Life Hacks ed entra in una community di oltre 50.000 professionisti.

La tua privacy è al sicuro. Non facciamo spam.

Registrandoti confermi di accettare la privacy policy.

Ninja

  • About
  • Filosofia Ninja
  • Il Clan
  • Top contributor
  • Advertise
  • Partner
  • Contatti

Top Contributor – Last year

1 
Giuseppe Tempestini

Copywriter

2 
Andrea Zucchiatti

Copywriter and Marketing Assistant

3 
Ella Marciello

Copywriter, Social Media Manager, Content Strategist

Newsletter

Entra nelle community dei professionisti del marketing e rimani aggiornato sulle novità del settore

Registrandoti confermi di accettare la privacy policy

Il magazine più letto d’Italia

Ninja è TOP BLOG in Marketing e Comunicazione da 10 anni


Seguici

Ninja Magazine è una testata registrata presso il Tribunale di Salerno n. 14/08 - P.IVA 04330590656.
© 2004 Ninja Marketing è un marchio registrato, tutti i diritti sono riservati
Puoi ripubblicare i contenuti citando e linkando la fonte nel rispetto della Licenza Creative Commons
PRIVACY POLICY, CONDIZIONI D’USO E COOKIE POLICY
ll sito utilizza cookie di profilazione di terze parti per proporti messaggi pubblicitari in linea con le tue preferenze e cookie analytics per ottimizzare il sito. Cliccando "OK" o proseguendo la navigazione, accetti l'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni e disattivazione consulta l'informativa cookie completa.
OKInformativa cookie
Scorrere verso l’alto