In occasione del Mobile World Congress di Barcellona, Joe Belfiore (direttore del Windows Phone Program) ha presentato il mobile device della Microsoft, con particolare attenzione alla qualità multitasking del dispositivo, ottenuta grazie ad un'intuitiva navigazione a schede. Tra le principali novità segnaliamo il supporto dell’area di lavoro online (funzione cloud) per le applicazioni Office, l’estensione ad html5 per Internet Explorer 9 e l’integrazione con Twitter.
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La dichiarazione che incuriosisce di più riguarda l’integrazione tra WP7 e la piattaforma Kinect della Xbox 360, consolle di casa Microsoft. Come si vede dal video mostrato al congresso, sarà possibile influenzare il gameplay tramite Windows Phone, anche in modalità multiplayer. Con questa tecnologia si otterrebbe un'esperienza di gioco a più canali senza la necessità di altre tv HDMI. L’applicazione di questo sistema a videogiochi più complessi suscita un certo interesse, aprendo le porte ad un’integrazione potenzialmente illimitata tra i due device.
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Al momento il progetto di convergenza è solo una demo e durante la conferenza non sono stati svelati molti dettagli sulla questione. Questa mossa potrebbe incrementare il valore aggiunto del Windows Phone ed insieme rilanciare il sistema Kinect, in calo di vendite per assenza di giochi significativi che lo supportano. Ma Microsoft dovrà sbrigarsi: gli smanettoni sono già al lavoro sull'idea e stanno sviluppando una versione per i device Apple!
Ad oggi tecnologia del Kinect non è ancora sfruttata in modo efficiente, ed è un peccato che la Microsoft non pensi ad una sua applicazione anche al di là dell’entertainment. Si pensi, ad esempio, che con delle semplici modifiche il Kinect potrebbe sostituire il mouse, permettendoci di navigare sul pc come nel film Minority Report.
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E se nel futuro la tecnologia che sta alla base del Kinect venisse utilizzata nel settore mobile? Passeremo dalla superficie del touchscreen ad una sorta di "gestual phone", un nuovo device che si controlla agitando le dita in altezza, larghezza e profondità. Un'ipotesi del genere non è nemmeno tanto lontana, visto che alcune tecnologie sperimentali adottano questa soluzione.
Alla Microsoft (che detiene i diritti della tecnologia Kinect) il verdetto finale.