
Nelle settimane passate vi abbiamo proposto una serie di post sul tribal marketing, presentando alcuni casi di successo. A monte abbiamo ovviamente dovuto effettuare una scelta: ebbene, proprio uno dei brand che abbiamo escluso da questa selezione ha presentato negli utlimi giorni un ottimo esempio di tribal marketing.
Il tema è di grandissima attualità: il ritorno della semifinale di Champions League che vede opposta la squadra più forte del mondo - il Barcellona, brand in questione - contro l'Inter guidata da José Mourinho, allenatore odiatissimo sulle ramblas e dintorni.
Il 20 aprile, nella partita di andata, l'Inter ha battuto clamorosamente il Barcellona per 3 a 1, portandosi in vantaggio in vista del ritorno e costringendo il Barça ad un'impresa per arrivare alla finalissima di Madrid. La "remuntada" (rimonta in catalano) è sicuramente possibile viste le potenzialità della squadra di Pep Guardiola, ma servirà il miglior Barcellona e potrebbe non bastare.
E' per questo che la società catalana non vuole lasciare nulla di intentato e in tempi record (meno di una settimana) ha messo in piedi un'impressionante campagna di comunicazione per far appello a tutti i fan e compiere il miracolo. Un'operazione di tribal marketing a tutti gli effetti, se pensiamo che il Barcelona FC conta più di 150.000 soci e oltre 50 milioni di tifosi in tutto il mondo.
Ecco quindi che sono state create magliette, adesivi, spot pubblicitari e loghi per giornali e tv. Ovviamente la campagna è stata veicolata anche sul web, sia attraverso il sito ufficiale che su facebook e YouTube. Tutto ha contribuito a creare una mitologia dell'impresa intorno a quella che è stata definita "la partita del secolo", caricandola di un'enfasi quasi eccessiva probabilmente nella speranza di mettere una gran pressione sui giocatori interisti.
Anche i calciatori del Barcellona sono scesi in campo in prima persona. Il difensore Gerard Piqué sembra aver seguito alla lettera uno degli slogan della campagna, Eins Hi Deixarem La Pell ("ci lasceremo la pelle" in catalano) quando in conferenza stampa ha dichiarato "Spero che mercoledì i nerazzurri rimpiangano di essere giocatori per 90 minuti. [...] Spero che al Camp Nou non ci sia neanche una sedia vuota, gli interisti devono sentirsi soli."
Il capitano Carles Puyol e il centrocampista Andrés Iniesta, rispettivamente squalificato e infortunato, fanno appello ai tifosi rivolgendosi a loro direttamente e dichiarando che "staremo insieme io e te dalle tribune per lasciare la pelle e tornare in finale". Insomma una chiamata alle armi a tutto il popolo blaugrana per arrivare alle 8 in punto al Camp Nou (gli spagnoli sono abituati ad entrare allo stadio all'ultimo minuto), tutti con la maglia del Barcellona, in modo da far sentire la pressione e far tremare le gambe ai giocatori dell'Inter.
Servirà tutta questa macchina comunicativa messa in piedi a ribaltare lo scivolone del match di San Siro? Basterà attendere poche ore per avere una risposta. Indubbiamente, al di là dell'esito, il Barcellona si conferma ancora una volta il club di calcio più all'avanguardia per quanto riguarda il marketing, specialmente quello tribale. Io però, da italiano, stasera tiferò per l'Inter e spero che, almeno per una volta, il tribal marketing non si riveli vincente!
Si ringrazia Alas che ci ha suggerito un post su questo interessante caso.