Qualche tempo fa, avevo concluso un post echeggiando il primo principio del Cluetrain Manifesto. Dicevo che "gli audiovisivi sono conversazioni": Nielsen lo conferma.
Quest'anno, per la terza volta consecutiva, le vendite di DVD negli USA sono diminuite, mentre si è registrato un aumento del consumo televisivo.
Vi sembra un'involuzione? Sbagliato: siamo sempre più multitasking.
Parallelamente, infatti, pare sia aumentata anche la quantità di discussioni via Web relative a programmi, film, serie TV ed altri prodotti televisivi durante i grandi eventi televisivi stessi.
Che la strada da percorrere fosse questa era evidente: gli Oscar, già dall'edizione 2009, andavano in streaming anche su Facebook in tempo reale ed esperimenti legati al matrimonio home video + conversazione (come FoxPop) sono diventati sempre più frequenti.
Ricordate anche il super trailer interattivo di Avatar? Una delle possibilità offerte era quella di twittare la propria attività.
D'altra parte quanto ci piace commentare quello che stiamo vedendo in TV? E allora perché non farlo con le nostre più o meno ampie reti online?
Il SuperBowl, in questo senso è stato un evento che ha prodotto, in simultanea, una quantità di buzz notevole e sembra quasi che il Web sia ormai un'estensione di noi stessi che ingloba anche quello che ci circonda.
Non sarà un caso, infatti, se Google ha creato un suo set-top box (una sorta di centralina video da cui gestire tutti i flussi audiovisivi sulla nostra TV), mentre Blockbuster è arrivato a dichiarare fallimento per via della concorrenza di servizi online come Netflix, che presto dovrebbe essere disponibile anche su PS3.
In effetti io sono uno di quegli utenti che mentre guardano la TV commentano anche online i programmi: e voi?