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Stavolta quindi non si parte quindi da una start-up della Silicon Valley, anche se le premesse sono in qualche modo le stesse: due amici con tante idee e pochi soldi per realizzarle. Ma subito ecco la prima differenza: mentre in California si parte da un garage o da una cantina, Alex Giordano (cavese DOC) e Mirko Pallera (emiliano di nascita e milanese d'adozione) da buoni mediterranei partono dal mare...o meglio da una barca!
E' così infatti che inizia, nell’estate del 2004, l’avventura dei due fondatori di Ninja Marketing. L'idea è semplice ma ambiziosa. dare vita ad una web company italiana capace di ribaltare i tradizionali concetti marketing.
Come racconta Alex, "in effetti non avevamo una sede, così abbiamo iniziato sulla barca di una nostra amica ormeggiata nel porto di Salerno. Siamo partiti con il nostro blog. Realizzato da zero perché non esistevano le piattaforme software che oggi permettono di farlo in poche ore". Oggi Ninja Marketing ha non una ma ben due sedi, divisa com'è fra il Covo di Cava de’ Tirreni e quello di Milano.
Allinizio, per sbarcare il lunario, Alex e Mirko tengono seminari e corsi monografici presso l'Accademia di Comunicazione di Milano. Ma è la Rete il loro primo, vero posto di lavoro. È dal web infatti che raccolgono nuove idee di web-marketing che raccolgono sul blog ninjamarketing.it, primo osservatorio italiano sul marketing non convenzionale. La scelta della metafora ninja si riferisce a guerrieri delle nuove tecnologie, che lottano contro i samurai della comunicazione.
Ma si tratta solo dell'inizio: nel giro di pochi mesi infatti succede qualcosa di imprevisto: "Ci siamo accorti dagli indirizzi e-mail che forum e dibattiti erano frequentati anche dai manager di grandi aziende — dice ancora Alex —. Erano i numeri uno della stanza dei bottoni in cerca di nuovi spunti e idee".

Di lì in poi il successo va in crescendo: arriva la telefonata dell’Art Directors Club di New York, la storica associazione che unisce i maggiori creativi del pianeta. Dopo qualche giorno ecco l’invito ufficiale per entrare, come primi italiani, nella giuria dei Global Awards.
Negli anni successivi arriveranno il posizionamento di Tim tribù, ottenuto con l’aiuto di artisti urbani e attraverso il concetto di «streetacademy» e Barilla con «il mulino che vorrei», progetto di open innovation che punta sull’ascolto delle idee dei consumatori. Esempi di marketing partecipativo con il feedback del cliente che diventa a sua volta un creativo, come successo per i lavori Artsana e Heineken.
Tutti progetti realizzati coerentemente con la filosofia Ninja, che Alex Giordano riassume così: "Il termine marketing non convenzionale l’abbiamo inventato noi. Non si tratta solo di usare alcune tecniche virali come i video su YouTube o gli altri strumenti 2.0. L’idea è insediare nelle dinamiche di mercato valori come la solidarietà, la condivisione, la responsabilità sociale, la collaborazione. L’azienda non può più rapportarsi al mercato ma alla società, deve sentirsi un cittadino responsabile perché di fatto è un cittadino ed è meglio per tutti che sia responsabile. E chi no lo è rischia grazie a internet di essere smascherato molto più facilmente di prima. Quella etica non può più essere una posa, è una necessità. Credo che il modello del futuro potrebbe addirittura essere eBay, o meglio il baratto: abbiamo prodotto tanta di quella monnezza che produrre sarà immorale, sarà intelligente riciclare".
Non sempre, però, il messaggio viene recepito dalle aziende: "Abbiamo partecipato a una gara per una multinazionale; dopo la presentazione ci chiama il direttore marketing dicendo che il lavoro era piaciuto molto ma mancava qualcosa, mancava il momento in cui si fregava il consumatore. Gli abbiamo risposto ‘noi siamo venuti a offrirvi un rapporto di amore e voi volevate solo una sveltina nel bagno di un pub’. Il marketing deve essere più misurato, anziché cercare di conoscere il consumatore per bombardarlo di pubblicità è più utile cercare di acquisirne le competenze e i suggerimenti per il prodotto. Il futuro sarà sempre meno marketing e sempre più comunicazione, si lavorerà sul design del prodotto coinvolgendo il pubblico".
Un pubblico che si fa sempre più accorto e consapevole…"e la consapevolezza aumenterà col tempo, gli utenti attivi sanno di creare valore per il prodotto e le aziende faranno bene a pensare dinamiche di ridistribuzione economica col pubblico".

Forse è stata anche questa visione e la condivisione di questi valori che ci ha permesso di avere uno zoccolo duro di affezionati che ci seguono costantemente. Lo testimonia la nostra tribù con i suoi oltre 3.300 fan (ad oggi) su facebook , le 2.000 views quotidiane del blog e i 15.000 iscritti alla nostra newsletter. Numeri che ci riempiono di orgoglio dandoci la conferma che certe scelte, anche se non di comodo e forse meno convenienti dal punto di vista economico/commerciale, vengono capite e apprezzate da voi che ci seguite.
Con questo post, che dedichiamo a tutti i nostri fan/lettori/amici, chiudiamo la nostra Settimana del Tribal Marketing. Speriamo di avervi dato spunti utili e che i nostri post vi siano piaciuti. Ora non resta che iscriversi subito al corso, approfittando anche del prezzo scontato (disponibile solo fino a domani, 16 aprile). per farlo potete scaricare qui il pdf con il programma e tutti i dettagli del corso (compreso il modulo di iscrizione). E’ anche possibile iscriversi al corso online qui!
Per ogni ulteriore informazione vi rimandiamo al nostro post sul corso, oppure potete contattare Flavio Glielmi a flavio[@]ninjamarketing.it o allo 3339705800.