Si è chiusa ieri la seconda conferenza mondiale EuroMed, la tre giorni di incontri sul management e l’imprenditoria nel mediterraneo, organizzata quest’anno presso l’università degli studi di Salerno. Ospite d’onore della giornata il professore emerito dell’università del Maryland George Ritzer, sociologo che nei suoi studi si è a lungo occupato dei consumi e dei fenomeni della globalizzazione nell’epoca della modernità liquida.
Il professore è intervenuto nell’ambito del dibattito sul Med. 2.0 e sugli approcci non-convenzionali al marketing, proponendo le sue riflessioni sul razionalismo pervasivo che, sull’onda dei fenomeni globali, attraversa tutte le società odierne in quel processo da lui definito come McDonaldizzazione. Questo fenomeno lascia delle tracce al proprio passaggio che modificano le strutture urbane ma anche e soprattutto quelle sociali, racchiudendole all’interno di forme razionalizzate (i big mall, le navi da crociera, i parchi divertimento etc. ) e allo stesso tempo, svuotandole di qualsiasi senso o significato. Le persone sono così intrappolate all’interno di istituzioni e di processi istituzionali rigidi senza alcuna possibilità, se non molto limitata (Ritzer parla a tal proposito di un approccio poetico del singolo) di potervi sfuggire. Questa condizioni da “robot non-umani” che vivono in scenari razionalizzati viene resa da Ritzer con la metafora molto forte delle “isole dei morti viventi”.
La sessione è proseguita con gli interventi di Alex Giordano e Mirko Pallera, i due fondatori di Ninjamarketing, che sulla base della loro esperienza professionale hanno disegnato i possibili sviluppi futuri offerti dal web 2.0 parlando di “punk capitalism”, in particolare, soffermandosi sul crescente potere assunto dai consumatori (persone) rispetto alle istituzioni classiche (politica, imprese, brand etc.), essi hanno messo in evidenza come il rapporto tra produzione e consumo si è assottigliato sempre più e di come il consumatore sia in grado di esercitare delle azioni molto forti verso i prodotti e i significati veicolati dalle imprese, appropriandosene e manipolandoli secondo le proprie esigenze di senso; comportandosi da questo punto di vista come un vero e proprio pirata.
Il professor Metallo poi, uno dei principali ispiratori dell’iniziativa, si è espresso sul duplice valore delle marche globalizzate e globalizzanti¬. Egli, sulla linea dell’intervento di Ritzer, ha cercato di dimostrare come le marche nel postmoderno (modernità liquida per Ritzer) oltre ad avere un contenuto negativo, che si esprime attraverso i processi globalizzanti di cui parlava Ritzer, hanno anche una sorta di valore di necessità, in quanto elementi indispensabili per soddisfare i bisogni primari dell’individuo che stanno a monte di qualsiasi riflessione ulteriore che emerge quando ci si sposta sul piano della ricerca e della percezione del benessere.
Infine, il convegno si è chiuso con l’intervento del prof. Degli Esposti il quale ponendosi al mezzo delle visioni “pessimistiche” di Ritzer e di quelle “romantiche” dei Ninja, ha cercato di delineare un futuro in cui il ruolo delle persone e delle comunità in cui esse si aggregano potranno avere un peso determinante verso l’annullamento delle gerarchie esistenti nel mercato e nella società odierna, dall’altro lato però, egli ammette che resistenze e barrire da parte dei poteri attuali (politici, economici etc.) saranno sicuramente poste in essere.
L’esito finale, secondo il professore, dello scontro tra il vertice della piramide e la sua base potrà mostrarcelo soltanto il prossimo futuro.