Accade così, in tutti i convegni, feste di amici, re-union scolastiche, c'è sempre qualcuno che per primo inizia a trafficare nel portafogli. Tre secondi e via che scivola il suo biglietto da visita "dott/ing/gran.figl.di../ecc" da mostrare agli amici come testimonianza dell'achievement nel campo lavorativo.
A cui segue il balletto di biglietti da visita. Cardiologo, Criminologo, Urologo, Tecnico degli impianti di spurg.. [no forse questo no..] Tutti uguali nella loro forma rettangolare, nei loro caratteri corsivi, e nel loro layout di stampa. Peccato che alla fine, con le tasche piene di carte, nomi, indirizzi e numeri di telefono, non si sia in grado di attribuire ad ognuna di esse l'identità a cui sono collegate.
E deve essere proprio per questo che ad Emerson Taymor è venuta l'idea di creare un biglietto da visita pop up, che lo raffigurasse per intero.
L'effetto "vuoto di memoria" è scongiurato.
L'effetto boom, con giovani neo-laureate "casualmente" ritratte in pose
ammiccanti e brazilian bikini...
Giuseppe Corvino