..."Viaggi di corpo e viaggi di testa: lo spazio dell'avventura si dilata e regala emozioni senza confini. Si può essere on the road sulle strade sterrate del Pakistan come entro la selvaggia savana simulata da un software.
Nel terzo millennio c'è ancora spazio per i globetrotter solo che, adesso, preferiscono autodefinirsi cybernomad, mutanti in viaggio nella Rete delle reti così come su un'autostrada degli States o lungo le coste del Cile.
Steve Roberts è il loro antesignano.
E' cittadino americano ma non ha fissa dimora, non ha un indirizzo postale ma ne ha uno su internet..."
Chi è un cybernomad?
e il neotecnologo, l' investigatore olistico e il tecnoarchitetto?
Arianna Dagnino ci offre un identikit chiaro e lucido dell'odierno nomade globale.
Per scelta o per casualità, un numero sempre maggiore di persone ha a che fare con una vita fatta di continui spostamenti: sono giornalisti, fotografi, scrittori, artisti, informatici, designers, ecc. per i quali le nuove tecnologie costituiscono uno strumento di lavoro e di comunicazione indispensabile.
"..Sono coloro che, per stile di vita, amano attraversare frontiere (fisiche o psichiche non fa differenza), si fanno contaminare da saperi e linguaggi diversi, rifiutano di radicarsi in un'identità fissa, costrittiva e infelice.
Sono i pionieri di un nuovo modo di intendere il lavoro (mobile), la carriera professionale (multipla), il modo di relazionarsi con gli altri (vero, senza diaframmi).
Cos'è Internet per loro? Una Rete che, invece di imprigionare, apre insperati orizzonti di libertà..." così ci dice l'autrice.
Il libro si presenta come una sorta di manualetto filosofico per chi nomade già si sente o vorrebbe sentirsi.
Aiuta a far luce su chi sono questi nuovi eroi e quali legami di parentela hanno con quelli di un tempo: i beduini del Sahara, gliaborigeni australiani , i boscimani del Kalahari .
Oggi è anche in ebook - cioè nella sua forma ideale.